Cazzo di cane
GIOITE, GIOITE!
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L'espressione cazzo di cane (in latino ad mentulam canis[1]) indica il comune risultato che i giovani d'oggi[2] portano in essere dopo una qualsiasi richiesta. Essi potrebbero, anche senza fatica, ottenere un buon risultato ma una serie di motivazioni e cause li porta a fare appunto le cose alla cazzo di cane, anziché bene.
Tale espressione deriva da un segno zodiacale dell'oroscopo cinese, il cazzo di cane appunto. I nati sotto questo segno si distinguono per l'elevata incapacità in qualsiasi campo, da cui la frase fare le cose a cazzo di cane.
Il suo contrario è fare le cose a culo di gatto, ma quest'espressione non è altrettanto diffusa, segno secondo alcuni studiosi della propensione degl'italiani a fare le cose nel primo modo.
L'origine
Le cose un tempo o si facevano bene o non si facevano. Così ti raccontano i nonnini: ai miei tempi. Questo ovviamente non è vero, nell'antichità le cose si facevano, molto spesso, male non per cattiveria o apatia ma per una triste e comune ignoranza. Considerato che la stragrande maggioranza della popolazione era costituita da braccianti e miseri vaccari, poco si poteva chiedere. Eppure richieste assurde: unite gli stati italiani in un singola entità nazionale, risolvete il problema del Mezzogiorno oppure eliminate l'influenza della chiesa erano all'ordine del giorno.
Con la scolarizzazione di massa si pensava che tutto questo fosse finito: adesso la gente SA, quindi farà le cose per bene. Poveri illusi: venne il ventesimo secolo, il boom economico, il relativismo culturale filosofico, si abbassò il costo di droghe e alcool, il femminismo portò all'emancipazione della vagina e a un conseguente rilassamento dei costumi. Tutto questo unito alla presenza di catalizzatori del fancazzismo, in primis gli ovetti Kinder, portò le varie generazioni a un generale porsi la domanda: ma le cose devo farle bene ora?
La risposta
Ovviamente non poteva che essere NO. Però, non si poteva più dire che era colpa dell'ignoranza, ignorantia legis non excusat come recitano i latini, che Dio li stramaledica. Quindi si doveva risolvere la questione tornando agli assiomi.
Non bene o male: ma alla cazzo di cane, così si sarebbero dovute fare le cose.
E cioè?
Le cose, dicono, si possono fare bene o male. Oppure non fare del tutto. Esiste però anche una quarta opzione: farle alla cazzo di cane. Tale modalità non è avvicinabile al concetto di farla male, in quanto fare male le cose implica un'insita ignoranza e incapacità patologica nel portare in essere l'oggetto della richiesta. Quindi se vi chiedono di fare una riproduzione del David col pongo, voi non la farete alla cazzo di cane, ma male, visto che non fate di nome Michelangelo e anche nella sicuramente difficile ipotesi che voi facciate di nome Michelangelo il vostro cognome sarà Rossi, Bianchi, Berlusconi o al massimo Galli della Loggia. Nella pressoché impossibile ipotesi che voi risultiate all'anagrafe "Michelangelo Buonarroti", è 'sicuro' che non sareste in grado di riprodurre il David neanche con il solo pensiero, figuriamoci con un materiale infido come il pongo! Invece, se vi chiedono di portare la sorella alla mostra di vasi di vetro per esporre le sue opere, fra cui un preziosa ed estremamente delicata riproduzione della crocefissione del Cristo, voi ovviamente la porterete sulla vostra rombante Fiat Regata verde topo malaticcio dell '87 prendendo la strada più lunga che passa per le montagne, piste bianche, crateri lunari, in ritardo e facendola vomitare qualora la croce sia rimasta integra, sopra il vetroso golgota. Il tutto mentre ascoltate Gigi D'Alessio.
Nella serie televisiva Boris è stato (davvero!) ben spiegato come vengono girate le fiction e ciò è coinciso perfettamente con l'autodescrizione dello stile del regista stesso, cioè con lo stile "a cazzo di cane".
Esempi tratti dalla vita di ogni giorno di cose fatte alla cazzo di cane
- Esempio numero 1
- Primo appuntamento
Ciao, allora passi alle 8, che andiamo a mangiare in qualche posto carino? ...Povera stolta.
- Se si arriva, minimo 15 minuti di ritardo: Scusa cara, ma lo zebrallo mi ha morso le scarpe ed è scappato perché ero sfinito dal gin, per non parlare dell'autobus, il bottone per prenotare la fermata era rotto e mi sono fatto avanti e indietro tra i capolinea 4 volte prima di poter scendere.
- Già, non ti sei lavato, anzi nemmeno cambiato: la canotta bianca\maglietta di Elio e le storie tese\tuta da metalmeccanico\divisa da SS puzza di sudore di sfintere di cane con la lebbra e alcool denaturato
- fortuna che mi sono messo il deodorante sotto le ascelle: dio benedica l'arbre magique.
- Fiori? Regalino? Mmmmm...se vuoi ti do un biglietto per entrare gratis alla mostra sui rettili mangiatori di uomini
- Dai sali in macchina...ovviamente una fiammante (qualche stronzo l'ha innaffiata di kerosene e poi ha lanciato un fiammifero) decapottabile (non c'è il tetto -> meno peso -> minori consumi) del 1989 (non è usata: è vintage)
...Quello è un preservativo usato? Ma che dici? Non vedi che non c'è il nodino?
- Perché ristorante? Andiamo a casa mia...mia madre ha lasciato i sofficini di ieri
- Che c'è da bere? Vediamo: grappa, sherry, rum...se vuoi c'è anche assenzio
- Vuoi il dessert? Ma sei una golosona di merda, c'hai na panza che se ti vede un norvegese ti scambia per una balena
- Cosa vuoi nel caffè? Una spolverata di cacao? Ma vaff...guarda al massimo c'ho lo zucchero filato e usa il cucchiaino che c'è nel secchio, sì quello di legno che ho usato per togliere il sangue dalla carne ...
- Esempio numero 2
- Come preparare un esame universitario da sessantadieci crediti
- Rigorosamente si frequenta ogni lezione (sempre che l'orario non combaci con partite di calcetto, feste, partite di D&D o vivaci discussioni sulla politica economica del Gabon).
- A lezione si ascolta musica, senza le cuffie; molto meglio le casse portatili
- Se felici usufruenti di un iPod touch o di una PSP si guardano le puntate di Neon Genesis Evangelion, ovviamente urlando di giubilo ogni volta che un fottuto angelo esplode in un gigastrofica nucleo-termo implosione.
- Ad ogni pausa se si fuma, si fuma, altrimenti caffè; se di Padova ovviamente spritzettino. Non è detto che un'opzione escluda le altre.
- Aria scazzata e stanca da uomo vissuto che ha visto e fatto di tutto... altro che i bastioni di Orione. Che palle svegliarsi la mattina. Anche se sono le quattro di pomeriggio.
- Importunare i vicini di corso giocando a tressette, oppure organizzando un informale gruppo vocale gregoriano.
- Copiare male e con una matita senza punta gli appunti. Coprendo la parte più importante del corso con tabelle del sudoku
- A meno un mese all'appello, pensare ancora: Tanto manca tanto tempo, torniamo a guardare la tv
- A meno tre settimane, rifletterci un po' e infine dire: ancora 20 giorni, leggo tre volte il libro con sto tempo, torniamo a leggere i fumetti porno...
- A meno due settimane, rendersi conto che il libro è un po' più lungo del previsto: e tornare a giocare ad Ogame...altri 5 minuti dai
- A meno una settimana dirsi che è inutile farsi prendere dal panico: E poi ci sono i film su Bud Spencer e Terence Hill sul 4
- La notte prima trovarsi il libro ancora incartato e che profuma di stampa e di inchiostro nuovo, illibato come una novizia e sospirare: Speriamo di copiare