Alan Jones

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Alan Jones mentre si scatena col suo attacco migliore contro i nemici. Mai fare incazzare Alan, mai!
« Se quell'uomo in minigonna ha vinto il titolo e quel clown punta al titolo, io ce la farò a diventare campione del mondo  »
(Alan mentre si affaccia al mondo della formula uno)
« È così cattivo nei miei confronti! »
(Carlos Reutemann su Alan Jones)
« Quel cretino del mio compagno di squadra mi ha fatto perdere il secondo titolo, ma io lo ammazzo con l'ascia da guerra che voleva seppellire dopo la gara »
(Alan Jones dopo aver perso il titolo contro il clown)
« Aiutooooooooooo »
(Carlos Reutemann che scappa)
« Cinque secondi dopo la partenza sono da voi »
(Previsioni azzeccate di Alan sulla durata della sua gara)

Alan Jones conosciuto nel circolo come Se si arrabbia sono cazzi amari per tutti è stato l'unico pilota a saper guidare un canguro usando solo un cambio, quattro ruote e un volante che cambiava ad ogni gara. Plausibilmente prendendolo in prestito dalla prima macchina che trovava parcheggiata fuori dal circuito.
Ha regalato le prime soddisfazioni alla piccola del signor Williams (Senna lo ringrazia molto per questo...) e ha fatto avere incubi orrendi al suo compagno di squadra e ai suoi meccanici quando perdeva la pazienza per qualsiasi motivo che ritenesse valido. Cioè qualunque motivo.

Vita

Alan, agli esordi della carriera, mentre si allena sotto la guida del padre

Alan nasce in mezzo ai canguri durante l'unica gara vinta dal suo papà proprio nel circuito di casa. Infatti il padre viene ricordato per aver illuso i tifosi facendogli credere che stava nascendo una stella che avrebbe reso famosa l'Australia non solo come terra colonizzata da koala, eucalipti e patria del famoso dodo.
Visto che il padre non si poté considerarlo un campione, Alan non venne preso in considerazione come figlio di papà: non c'erano sono prove per dimostrare che i figli di papà in formula uno esistessero già a quei tempi e così il ragazzo cominciò a lavorare e a vincere le famose gare di salto col canguro nonché quelle illegali di nuoto con coccodrillo.
Dopo aver guadagnato abbastanza soldi, comprò un piccolo macinino da corsa ricavato da un trattore e vinse la sua prima gara, guadagnandosi un posto in formula uno. Certo dopo aver spaventato a morte gli altri possibili rivali che volevano fregargli il posto...

Formula 1

Arrivato in Formula uno, piuttosto che perdere tempo a fare le gare, pensa a un team che possa portarlo dritto al suo obbiettivo. Nel secondo anno si ferma nell'Ombra vedendo la sua prima vittoria e sperando che a questa possa seguire anche il titolo. Ma le sue speranze falliscono miserabilmente e Alan scatena la sua prima rissa all'interno dell'ambiente.
Dopo aver bastonato tutti, decide di andare nel team Williams: piccolo e nuovo gruppo governato da un Frank Williams in cerca di successi e di fama nel mondo della formula uno. I primi rapporti sono vere e proprie battaglie per discutere della macchina che sembra un ferro da stiro.
Il secondo anno riesce ad arrivare quarto, ma non contento della prestazione vuole a tutti i costi battere quel tizio dai capelli afro che aveva vinto con un cavallo impazzito: gli viene data ragione, visto che riesce finalmente ad agganciare il titolo.
L'anno dopo vuole ripetersi ma il compagno di squadra decide di prendersi il suo posto e Alan si trattiene: infatti organizza una vendetta con i fiocchi solo dopo cinque minuti. Riesce a far perdere il mondiale al compagno di squadra e Bidet vince il suo primo titolo iridato, andando a festeggiare con tutto il suo harem nel primo hotel fuori dal circuito.
Alan si ritira, ma come molti altri piloti decide di tornare sentendo la nostalgia della formula uno e vedendo finalmente il suo nemico giurato fuori dalle palle; purtroppo si trova nelle scuderie più inesperte e la sua voglia di corsa crolla.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Fu l'unico a cambiare tre scuderie nel suo primo anno in Formula Uno.
  • Durante il mondiale si portava delle asce artigianali per colpire il compagno di squadra.
  • Appartiene al gruppo di Facebook "Uccidiamo i nostri compagni di squadra"
  • Esiste un pittore italiano che è un suo omonimo: infatti nessuno conosce le sue opere.

Voci correlate