Alfabeto runico
L'alfabeto runico nasce da un forte desiderio di ribellione e d'espressione artistica di un Writer vichingo, che diede vita ad un movimento di ribellione giovanile, in cui i giovani si riunivano ad imbrattare i muri e le lucide carene dei "borghesi" Drakkar con i loro simboli di appartenenza politica, che divennero più avanti un articolato sistema alfabetico-fonetico-numerico-binario-HTML[1] di lettere chiamate in gergo del ghetto "rune", e cominciarono a scrivere sui muri delle loro capanne frasi prese dalla poetica gioventù guerriera come «Scemo chi legge».
Etimologia
Il sostantivo norreno rún[2], ha il significato letterale "segreto, ma non troppo" oppure "bisbigliare alla persona sbagliata". Va inoltre detto che le prime iscrizioni runiche sui tesserini dei vari Vespa club sparsi per i paesi germanici, dimostrano che erano accomunati da una lingua locale, quindi la presenza di un paese unitario testimonia stranamente[citazione necessaria] l'inesistenza del partito della Lega Nord.
Esecuzione
Con solo 24 rune[3], si possono comporre una serie infinita di frasi: infatti le rune fanno riferimento ad un complessissimo codice, che si avvale anche del numero delle rune uguali (Ergo non essissttonno le doppie).
Esempio: Prendiamo la runa che tradotta letteralmente vorrebbe dire "asd" "rotfl" "Lol". Aggiungendo un'altra runa sig , il significato cambia in: Heil, mein Führer!
Il cantico di odino re delle rune e delle ...[4]
Purtroppo grazie all'ignoranza degli storici, la traduzione del cantico è alquanto lacunoso.
Collegamenti interni
Note
- ^ E chi più ne ha più ne metta
- ^ No! Non è un liquore
- ^ 27 se avete Mediaset premium
- ^ Traduzione mancante