Anestesista rianimatore

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Un anestesista rianimatore nell’espletamento delle sue funzioni.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Anestesista rianimatore
- Anestesista: “Buongiorno, come sta?”
- Paziente: “Bip...bip...bip...”
« C'è un allungamento del QT all'ECG, BPCO, BMI>30, incremento della PA, del CPK-MB, di ALT e AST, decremento dell'INR, rischio di IRA, TIA, ESA, necessito di accertamenti EGA, ERCP, TAC con MDC, EEG, PTA, EMG, consigliabile infusione EV di CS, AB, INF, ASA oppure una Fanta, grazie. Con ghiaccio. »
(Anestesista rianimatore a chirurgo che gli aveva chiesto se era tutto pronto per operare)

Anestesista e rianimatore sono Due Facce della stessa medaglia. L’uno ti fa avvicinare come non mai alla morte, l’altro riesce a riportarti in vita quando sei già con entrambi i piedi nella fossa.

Le funzioni dell’anestesista

Un anestesista rianimatore mostra orgoglioso le denunce ricevute.

Non sai come mai il paziente si lamenta mentre gli stai asportando un braccio? Prova a chiamare l’anestesista.
Il tuo paziente ti guasta le feste mentre gli stai facendo un semplice intervento di resezione testicolare andando in arresto cardiaco? Chiama l’anestesista.
Hai bisogno di qualcuno che ti tenga il dito sul nodo per incartare meglio un pacco regalo? Chiama l’anestesista.
La nipote minorenne del tuo collega egiziano è stata arrestata? Chiama l’anestesista.

Insomma: l’anestesista è colui che ti risolve ogni situazione, il tuttofare, ma soprattutto quello a cui dare la colpa se qualcosa va storto.

Anestesia

« Prevenire è meglio che curaro! »
(Motto degli anestesisti)

La scoperta dell’anestesia ha apportato rivoluzionari miglioramenti alla chirurgia: quei pazienti che si divincolano mentre stai tagliando loro una gamba ti rovinano proprio tutto il divertimento. L’anestesia può essere:

  • Locale: utile per l’unghia incarnita o la ceretta all’inguine.
  • Loco-regionale: nessuno ha mai capito cosa sia, ma si vocifera derivi da un antico rito Voodoo.
  • Totale o generale: serve per gli interventi maggiori, come l’intervento di sbriciolamento della gabbia toracica o l’intervento di trasformazione dell’aorta in una pompa da irrigazione. Causa la perdita di coscienza del paziente e ciò rende il tutto molto più libero e divertente: mentre il paziente giace addormentato nel lettino operatorio possono avere luogo attorno a lui orge e rave party senza che nessuno ne venga mai a conoscenza, al sicuro della sala operatoria. Per l’anestesia generale si fa uso di farmaci molto potenti che vengono somministrati per via sistemica: determinano un interessamento di tutto l’organismo, con la muscolatura che si rilascia e il cervello che parte per lidi lontani.

L’induzione dell’anestesia avviene facendo dire al paziente: 10 9 8 7 6…

Pur essendo il solo che conosce il mistico ed esoterico segreto dell'anestesia totale, l'anestesista sembra restio a somministrarla ed inventa scuse tra le più strampalate per evitare di portare il paziente in sala operatoria. Se, e sottolineo se, il paziente riuscisse per qualche miracolo ad entrare in sala operatoria, questo avverrà soltanto dopo ripetuti esami tanto invasivi quanto inutili, ma che sembrano essere l'unica strada percorribile per raggiungere la beatitudine dell'onirico oblio anestesiologico. Qualcuno sostiene che questo possa essere dovuto alla fobia che l'anestesista rianimatore ha per gli avvocati, sempre pronti ad assecondare le denunce di omicidio se qualcosa va storto, ma questa teoria sembra essere solo una delle tante leggende metropolitane sugli anestesisti, proprio come quella secondo cui essi sarebbero i medici che più spesso spacciano sostanze.

Un soggetto terminale.

Rianimazione

Hai presente quando su Dr House o ER un paziente viene defibrillato (cioè in ogni puntata)? Ecco, il rianimatore fa proprio quello. Quando sembra che la tua scorzaccia mortale si sia decisa a lasciare questo putrido mondo, lui è lì per riportarti indietro. Dannato guastafeste.

Il rianimatore si dà tante arie perché si crede Dio e ha una malsana passione per tutte quelle manovre invasive e truculente che vengono fantasiosamente giustificate dal fatto che dovrebbe salvare vite, niente popò di meno. In realtà il rianimatore trova nell'estrema sofferenza altrui l'occasione per sfogare tutto il suo sadismo represso con tracheotomie, intubazioni, cateterismi, iniezioni, ascolto di Gigi D'Alessio.

Terapia intensiva

Qui, dove mondo e aldilà si toccano, si accede in genere attraverso spesse porte tagliafuoco che si aprono solo mediante un codice segreto o un badge esclusivo.

Tipica giornata in terapia intensiva: il dottore se la spassa con la sua compagna di giochi.

Oppure fingendo di morire. Vi sono ricoverate le cause perse, che stazioneranno qui fino alla dipartita, che avverrà più o meno quando l’anestesista decide che non vale più la pena di dividersi tra la vita e la morte e va a fumarsi l’ennesima sigaretta nel vano scala o nel seminterrato dell’ospedale. Il lavoro dell’anestesista qui è semplificato dal fatto che ogni paziente è attaccato, mediante svariati fili e tubi, alle più complesse macchine che fanno di lui un cyborg zombie. Quando infatti qualche paziente osa tentare di risvegliarsi dal coma farmacologico, solitamente emettendo un fioco "Uuuh", l'anestesista si affretta a schiacciare dei pulsantini o a girare delle rotelline che calibrano la dose di farmaco per farlo tacere: aah, che pace, finalmente un po' di silenzio, solo il placido e regolare bip di quel coso che non mi ricordo più come si chiama.

Le regole da ricordare

Postulato 1

Gli anestesisti rianimatori nel corso della carriera sviluppano una doppia personalità riuscendo a passare dall’umore puccioso all’umore nero in 2 petosecondi. Ne deriva che:

  • Gli anestesisti sono dei burloni, o almeno ci provano: fanno sempre battute ciniche che capiscono solo loro, sghignazzando e ammiccando a colleghi e infermieri basiti. Ebbene sì, talvolta anche ai parenti dei pazienti.
  • Mai, mai far arrabbiare un anestesista: potresti ritrovarti privo di sensi in un fosso e senza un rene.

Postulato 2

Se vuoi drogarti con il massimo del divertimento e il minimo degli effetti collaterali vai da un’anestesista. Dunque, ricorda:

  • Fatti amici gli anestesisti e chiedigli se per caso gli sono avanzate alcune di quelle pastiglie che ti avevano fatto tanto bene…

Promemoria

  • Finché non stramazzerai a terra pallido e rantolante, senza battito cardiaco ed emettendo schiuma rosa dalla bocca, per un anestesista e rianimatore sarai sempre il ritratto della salute.
  • Non ti mentirò: non ci sarà nessuna luce bianca e nessun cancello dorato, l’immagine dell’anestesista sarà probabilmente l’ultima che vedrai prima di morire. Mettitela via.

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Voci correlate