Animale da compagnia
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L'animale da compagnia, Pet, o più semplicemente schiavo, è quel tenero essere vivente che i bambini si divertono a far morire lentamente con torture e trattamenti nazicomunisti.
Tipologie
Vi sono molte tipologie di animaletti da compagnia. I cani ad esempio. Questa specie si divide in molte razze, tra cui l'Ingegner Cane, lo Schifoso Cane o il Silvio Berlusconi™.
Un altro tipo di pet molto diffuso è il gatto, di cui il più famoso esemplare è accudito negli studi di Sarabanda. Poi vi sono i conigli: alcuni sono docili, come il coniglio assassino o il coniglietto suicida, mentre altri, se non vengono segregati nelle apposite gabbie, possono recare gravi danni. Pure il criceto è un altro pet molto diffuso. Esso viene utilizzato soprattutto nelle centrali elettriche per la sua peculiare capacità di far girare qualunque oggetto a forma di ruota (turbine comprese) a velocità pazzesche, ma questo non ci interessa. A prescindere dalla sua specie e dal trattamento ricevuto, prima o poi il vostro animaletto morirà. In questo caso vi sono gli appositi cassonetti dell'immondizia, dove i pet indesiderati o morti vengono gettati senza il rischio di recar danno alla natura o all'ambiente.
Trattamento
Nel 75% dei casi, i bimbiminkia sono ignari di essere i carnefici dei loro amati animaletti batuffolosi, e spesso li sovraccaricano di abbracci e coccole ebeti, credendo di fare la felicità dell'animale. Nella loro beata idiozia, ignorano che le povere bestie sono invece terrorizzate da tale comportamento. Il trattamento di un animaletto da compagnia di solito si divide in queste fasi:
- Il padrone si ricorda di avere un animaletto, dopo essersi scordato di nutrirlo nelle prime due settimane.
- Il padrone prepara quantità di cibo da stordire Galeazzi.
- Il sadico ingozza l'animale con detto cibo.
- Lo ingozza ancora.
- E ancora.
- Dopo averlo riempito, l'animale non è più in grado di muoversi per il troppo mangiare, e di conseguenza non può più difendersi.
- Il padrone inizia a coccolare il suo animale, in genere con carezze sulla testa e sulla nuca.
- Lo forza e la persistenza dello sfregamento causa, il più delle volte, la lacerazione della pelle dell'animale e/o una grandissima carica elettrostatica da rendere i peli dell'animale così irti da fare invidia ai chiodi di Pinhead.
- Il padrone si decide per un approccio più intimo e prende a tastarlo con l'indice in vari punti: in mezzo agli occhi, sulle orecchie, sulla pancia ecc.
- L'animale incomincia ad accusare i primi sintomi di malessere.
- Il bimbominkia ripete il trattamento di cui sopra in media 24718 volte al giorno.
- Il bimbominkia non prova alcuna pietà nel farlo.
Eliminazione
Dopo aver raggiunto un adeguato livello di sfinimento da sevizie, l'animale è pronto a ricongiungersi ai suoi antenati nei verdi pascoli dell'aldilà (o dove cazzo vanno a finire gli animali morti). Vi sono vari tipi di eliminazione; di seguito segnaliamo le più terrificanti: [vietato ai deboli di cuore]
Morte per tortura creativa
Il padrone decide di giocare col proprio animale in modo creativo. Se si tratta di un criceto, lo infila in un labirinto di cartone. Il povero roditore, dopo essere stato terrorizzato con le precedenti coccole, ha un attacco acuto di claustrofobia e muore di infarto. Se invece è un animale grosso, tipo un cane, questo viene legato tramite il guinzaglio allo specchietto di una macchina, che parte all'improvviso a 100 km/h e decapita il cane all'istante.
Morte per soffocamento
Questo tipo di eliminazione accade spesso durante l'alimentazione del povero animaletto. Il padrone, per paura che l'animale muoia di fame, lo riempie di cibo senza dargli neanche il tempo di ingoiare. Il pet allora si ritrova le vie respiratorie invase dai croccantini, al che consegue blocco della respirazione, cianosi, insufficienza di ossigeno, arresto cardiaco e morte, non necessariamente in quest'ordine.
Morte per avvelenamento
L'eliminazione tramite avvelenamento molto spesso è legata al cibo. Il bimbominkia, infatti, tende a nutrire il proprio animale con i cibi e le bevande più disparate: nel migliore dei casi si tratta degli spaghetti alla carbonara avanzati il giorno prima, ma l'ebete non risparmia nessun esperimento culinario al suo disgraziato compagno di giochi e finisce spesso per servirgli manicaretti come caramelle già ciucciate, meduse morte (talvolta vive), feci di provenienza misteriosa, gessetti, pezzi del Lego, antrace, uranio impoverito e qualunque altra cosa gli si pari davanti. Il povero animale muore perciò fra atroci dolori di stomaco. Un altro tipo di morte per avvelenamento avviene quando il padrone, nel tentativo di abbellire e rendere più grazioso il proprio Pet, lo improfuma con un intera boccetta di Renato Balestra o Axe, per poi truccarlo pesantemente con pennarelli e colori a tempera. La creaturina morirà quindi per intossicazione delle vie respiratorie, avvelenamento della pelle e atroce vergogna.
Morte per denutrizione
È il modo più comune con cui un animale va all'altro mondo. In questo caso, accade che il premuroso padrone di 7 anni, fuori per una gita scolastica, lasci ai suoi genitori il compito di accudire il proprio animaletto. Questi ovviamente, approfittando dell'assenza del pargolo per sedute non-stop di sesso selvaggio, se ne fregano, riducendo l'animale pelle e ossa; il pet, nel disperato tentativo di sopravvivere, inizierà a rosicchiare le sbarre della gabbia, se si tratta di un criceto, oppure il guinzaglio nel caso di un cane, per poi mangiare la sua stessa pelle. Morirà, se è fortunato, nell'arco di una settimana.
Morte artistica
Il nostro caro Giovanni Muciaccia ci spiegherà come fare:
«Salve ragazzi! Siete pronti per un nuovo Art Attack?! Bene! Oggi impareremo come fare sculture di animali. Aprite la gabbietta e prendete il vostro criceto. Per non farlo agitare potete spruzzargli sopra un insetticida. Fatelo fare ai vostri genitori però! È tossico! F-fatto? Bene! Ora che è caduto in catalessi potete stenderlo sul tavolo di lavoro. Prendete un pezzo di cartone fregato
sotto casa vostra e mettetelo sotto la bestiola per fare il basamento. Le dimensioni devono essere di 20 centimetri per 30. Se l'animale sporge, non c'è problema: tagliate le parti in eccesso. F-fatto? Bene! Ora prendete un bel po' di colla vinilica mischiata ad acqua, mettete sopra al criceto dei pezzi di carta igienica (usata), e spalmateci sopra la colla. Lasciate ad asciugare per qualche giorno, e il vostro animaletto rimarrà rinchiuso dentro a un involucro... PAM-PAM ...duro come il mio pene una roccia! A questo punto... Eh? Cazzo! È morto!».
Morte per suicidio
Può capitare a volte che il bamboccetto, recandosi verso la gabbia/cuccia/boccia della propria sventurata bestiola, già pregustando le nuove e fantasiose sevize da infliggerle, ne scorga il corpo inanimato e teso in un ultimo disperato spasmo. Ebbene sì, piccolo, il tuo triste amichetto peloso/pennuto/squamato ha deciso di porre fine autonomamente alla sua squallida vita. Un buon motivo per diventare emo.
Cosa fare quando l'animale da compagnia si decide a tirare le cuoia
Quando, inevitabilmente, il fanciullo si troverà di fronte alle spoglie mortali dell'oggetto del suo stupido sadismo, non troverà niente di meglio da fare che mettersi a frignare, turbato dal mistero della morte e dal non avere più un cazzo di divertente da fare. Nella maggior parte dei casi il pianto isterico spingerà i genitori del nazista in erba a procurargli una nuova cavia da esperimento. Nei restanti casi, il bimbo potrà sempre ripiegare su soggetti reperibili nella pubblica via e su cui nessuno avrà niente da ridire (formiche, piccioni, cani randagi, clochard ecc.).
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Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media. È stata miracolata come tale il giorno 8 giugno 2008 col 45% di voti (su 20). Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto. Proponi un contenuto da votare · Votazioni in corso · Controlla se puoi votare · Discussioni |