Antica Grecia
L'Antica Grecia (in latino Antica Graecia, in greco si scrive con le lettere greche quindi non lo metto, in muto ...), è un periodo storico, culturale e geografico che spazia dal 776 a.C., data scelta a caso, al 146 a.C., anno in cui i Romani decisero di conquistare il territorio perché fare la guerra era la cosa che riusciva loro meglio, evidentemente perché sapevano fare solo quello.
Generalmente questo periodo è ricordato per:
- la scoperta dell'acqua calda;
- l'omosessualità dilagante;
- l'inesistenza dei cinesi.
Considerato anche periodo di nascita della democrazia, della filosofia e della pederastia, è diventato famoso dopo la splendida partecipazione agli europei del 2004 e ai Mondiali di Persia nel V Secolo a.c., dove i Greci vinsero in finale la compagine capitanata da Pierluigi "Gigio" Serse.
Nonostante le concrete argomentazioni a favore dell'esistenza dell'antica Grecia, essa non è mai esistita. Tranne che al liceo classico.
Storia
I primi abitanti della regione, esclusi gli Egei giacché è stato scientificamente provato che fossero cammelli, furono i Micenei. Questi, dopo aver acquistato 600.000 azioni dei titoli di stato minoici fallimentari, si adirarono e si diressero sulle coste dell'Ellenia, decisi a picchiare selvaggiamente i truffatori, i quali però già erano scappati da un bel pezzo alle Maldive. Oppure erano stati sterminati da un maremoto gigante, non mi ricordo. Compresa la situazione, decisero di mettere fine alla propria vita da nomadi e stanziarsi per sempre in quel luogo, commentando: "Ci è finita la benzina". Come prima cosa iniziarono a costruire città, villaggi, supermercati, palazzi, vicoli bui dove spacciare cicuta e chioschi dove bere il tè. Ma in quel periodo tuttavia non sapevano neanche cosa fosse il tè, così lasciarono quei chioschi abbandonati.
Il benessere economico testimoniato da trasmissioni televisive come Chi vuol esser un Miceneo milionario attirarono un'ondata di sporchi buzzurri chiamati immigrati. Per un tempo riuscirono a contenerli in gabbie e zoo, ma l'arrivo dei Dori, un popolo di vandali coi controcazzi, noti per saper rompere le noci con i denti, fece crollare la civiltà minoica, tramite saccheggi, battaglie e capocciate sulle gengive.
Il periodo successivo è chiamato Medioevo Ellenico per i seguenti motivi:
- Un black out spense tutte le televisioni in un colpo solo, facendo impazzire metà della popolazione.
- Vi fu un completo istupidimento generale delle persone: le capocciate dei Dori fecero il loro effetto e i Micenei si scordarono persino come si scrivesse.
Le poleis
Nel periodo successivo è rilevante la nascita delle poleis.
L'agglomerato urbano di una polis era costituito dalla città, solitamente circondata da mura. Queste però causavano innumerevoli problemi: non avevano un'uscita e inoltre i cessi pubblici si trovavano al di fuori. Il centro della città era l'Agorà, condotta da Gerardo Greco su Rai 3.
Le poleis non riuscirono mai a formare uno stato unitario, principalmente a causa della mancanza di aerei funzionanti, secondo gli storici. Secondo me non lo fecero perché proprio non gli andava, però vabbé, ognuno la pensa come vuole. Lo storico italiano Denzel Pipofreddo Mustacchietti ci fornisce, riguardo a questa unione mai avvenuta, le seguenti affermazioni:
Dai legislatori a Clistene
Dato che nel VII secolo a.C. le poleis vivevano nella totale anarchia, alcune persone sentirono il bisogno di auto-nominarsi legislatori e scrivere codici e papiri pieni di cazzate.
Tra i più celebri ricordiamo Dracone di Atene, detto Er Drago dagli amici, Gelone detto il gran coglione di Siracusa e Policrate di Samo, detto semplicemente Policrate perché come lo sfotti un nome simile?
Questi personaggi semi-leggendari scrissero roba così assurda da far impallidire la legge del taglione e le raccolte di barzellette di Pippo Franco. Secondo questi codici la severità della pena era inversamente proporzionale alla gravità del reato commesso, come ci dimostra un estratto del Regolamento del condominio, di Dracone:
Dopo i legislatori, pare che un fottuto vortice gigante abbia inghiottito tutte le fonti che testimoniano la vita nel VI secolo a.C. al di fuori di Atene, che però sappiamo fu governata da 3 importanti personalità (era schizofrenica), che si succedettero nel secolo:
- Solone: chiamato così per il fatto che indossava sempre scarpe molto grandi, va ricordato per aver abolito la schiavitù per debiti ad Atene; difatti prima di Solone se uno scolaro veniva rimandato a fine anno con qualche debito, dopo aver superato gli esami veniva fatto schiavo. Inoltre è anche famoso per la sua riforma timocratica. La spiegazione di questa particolare riforma può benissimo essere racchiusa in una celebre frase del professor Kevin Vecchiarutti:
- Pisistrato: famoso per aver scambiato i propri testicoli con delle palle da biliardo, fu l'unico tiranno di Atene, in quanto si impossessò del potere servendosi di un T-Rex. Durante la sua tirannia furono trascritti l'Iliade e l'Odissea, dei romanzi a fumetti ispirati dal film Troy. Gli succedettero i figli Ippia e Ipparco, che furono subito spodestati perché non avevano i soldi per pagare il taxi che li aveva condotti all'Acropoli.
- Clistene: Clistene riformò completamente il sistema democratico ateniese. Divise infatti il territorio dell'Attica in tre zone: la zona urbana, la fascia costiera e la fascia fascista. Inoltre istituì la Bulè, il consiglio dei 500, ossia un'assemblea di 500 rappresentanti delle tribù. Purtroppo i capi tribù erano dei trogloditi, e non essendo in grado di esprimersi a parole, trasformavano la Bulè in un'orgia cacofonica di schiamazzi e urla disumane.
Guerre persiane
Come è noto a tutti, le guerre persiane furono delle feroci battaglie rap tra Persiani e Greci.
Guerra del Peloponneso
Dopo le battaglie con Dario, Serse e l'alcolismo derivato dall'abuso di birra per festeggiare la vittoria, Atene si sentiva padrone di tutto e di tutti, suscitando dunque grande invidia negli Spartani. Questi ultimi li sfidarono in un torneo di calcetto e, dopo una partita palesemente falsata dall'arbitro Pericle, dichiararono guerra agli Ateniesi e ai giornalisti sportivi per non aver ammesso le colpe della terna arbitrale.
Nella prima fase gli Spartani iniziarono a vandalizzare i campi, i raccolti di banane rosso fluorescenti ateniesi (gli Ateniesi erano nuclearisti convinti) e le cassette della posta degli abitanti dell'Attica. I loro piani tuttavia fallirono, perché si accorsero di aver sbagliato indirizzo quando si trovarono a suonare il campanello del faraone.
Gli ateniesi risposero con incursioni nel Peloponneso e ingenti lanci di pomodori; nemmeno la morte di Pericle (pare che avesse tentato di infilarsi una spada su per il retto) li fermò, anzi, l'esercito guidato dall'arconte Cleone sulla sua Fiat 600 multipla riuscì persino a investire 290 Spartani, tra cui 120 Spartiati, i preziosissimi spartiti delle canzoni folk Spartane.
Questi ultimi risposero arrestando Cleone per guida in stato di ebbrezza e mandando un messaggero a manomettere i segnali stradali che conducevano alla città di Anfipoli, paesello della provincia ateniese, non facendola più trovare dai turisti.
Per questo tale Tucidide, detto Tuccio, storico che non trovava successo a causa del suo stupido nome, fu mandato in esilio a Casablanca, per seguire le orme di Humphrey Boggart. Nel 422 Cleone tentò di riconquistare la preziosa città, ma sia lui sia Brasida caddero in battaglia, per non aver visto un enorme tombino.
Stanche entrambe, Atene e Sparta stipularono la pace di Nicia, perché facevano loro male le vesciche ai piedi. Nel 418, gli Ateniesi ruppero gli accordi: dissero infatti che il cibo spartano faceva schifo e si misero a bruciare in piazza le bandiere degli ex alleati; Sparta rispose con un raid aereo (si sa che l'antizanzare in testa fa un male cane). Fu stabilito un governo filo spartano, debole e guidato da un certo Lektas, che in pochi mesi fu rovesciato, come il vasino dei bisogni fu rovesciato sulla testa di Lektas.
Nel 415 Alcibiade tentò di conquistare la Sicilia, tentativo fallito durante un'abbuffata di granite, arance e cannoli per i quali fu portato di corsa al pronto soccorso di Trapani. Poco tempo dopo Alcibiade fu richiamato in patria per una visita della finanza, che aveva trovato in casa del comandante un Rolex d'oro massiccio e le teste di alcune statue che erano state private del membro. Pur di non perdere i suoi averi, Alcibiade si alleò con gli Spartani tradendo la sua città, meritandosi in tal modo l'appellativo di Grande testa di cazzo potesse morire quel traditore bastardo porca puttana!. Baciò persino la maglia dello Spartak Donetsk in conferenza stampa. Nonostante tutto, Atene ricostruì la flotta e l'esercito, infliggendo a Sparta una sconfitta durissima, ma ancor più duro fu quel che fu messo nel culo di Alcibiade.
Nel 407 (ma ci avete fatto caso in quel periodo gli anni si calcolavano al contrario? LOL), Lisandro sconfisse la flotta di Antioco, un capitano noto per il fatto che bevesse così tanto da riuscire a far svenire un elefante con un rutto anche a centinaia di kilometri di distanza. Nel 406 i comandanti della flotta ateniese riuscirono a sconfiggere Sparta presso le isole Arginuse, ma nonostante questo furono giustiziati per aver dimenticato le casse di birra a terra.
Dopo questa brillante mossa, gli Ateniesi non esitarono certo a compiere altre genialate:
- Fu bruciata la flotta perché di legno non ateniese
- Uccisero gran parte dei soldati perché erano cessi orripilanti
- Distrussero le mura di difesa dopo aver ascoltato The Wall
- Vendettero le armi per costruire un night club sotto il fondo del mare.
Queste mosse così geniali inspiegabilmente causarono la sconfitta degli Ateniesi a Egospotami, dove gli ultimi due soldati rimasti, armati di pannolini sporchi, furono calpestati da due enormi ippopotami, che si chiamavano incredibilmente entrambi Egos. In seguito Atene fu conquistata e fu instaurata la cosiddetta tirannia dei trenta:
I durissimi provini, molto più terribili di qualsiasi Grande Fratello, misero in mostra alcuni talenti politici come Teramene, l'uomo che era diventato famoso per aver infilato nel naso settanta matite; purtroppo morì poco dopo per aver iniziato a mettersele anche in bocca. Con le Lunghe Mura distrutte tempo addietro da quei gran strateghi ateniesi, fu sciolta la Lega Grecia Nord e Atene fu costretta ad entrare negli MPA Sparta. Poco tempo dopo anche Samo si arrese, attratta da alcune dicerie che dicevano che chi si fosse alleato con gli spartani avrebbe ricevuto venti fighe da paura come regalo. L'anno seguente Trasibulo di Atene, un bambino di due anni, mise in fuga i trenta tiranni armato di una spada giocattolo.
Sparta tentò un nuovo attacco, ma i vari soldati che si erano pure un po' rotti le palle e volevano andare in vacanza ad Ischia, pur di non andare finsero le scuse più assurde: devo andare a trovare mia zia a Salerno/mi è morto il molosso/ho perso le chiavi della cassa dell'armatura. Così Sparta rinunciò alla battaglia e terminò la cosiddetta Guerra del Pelo proteso.
Fine dell'Antica Grecia
Alle solite: arriva prima Alessandro Magno e poi i Romani che conquistano tutto. Ma perché sono sempre così guastafeste?