Atalanta
L'Atalanta B.C. o Atalanta Bergamasca Calcio è un dopolavoro di muratori, operai e vecchi bergamaschi che, a causa di un errore (ai primordi la lettera "C" stava per cazzo), col tempo ha assunto le sembianze di una squadra di calcio.
Storia
La fondazione e il nome
I bergamaschi, dopo le molte ore di lavoro, volevano trovare un modo per distrarsi che assommasse i loro due principali interessi: picchiarsi tutti insieme senza alcun ordine e alcun motivo e tentare di procacciarsi una qualche sorta di pertugio femmineo che allietasse le loro solitudini. Fu così che scelsero per la loro associazione il nome Atalanta, secondo i più una dea, secondo i più acculturati una ninfa, in una diatriba che ha sempre caratterizzato la popolazione cittadina.
Nel calcio che conta
A forza di menare calcinculo e non solo, la società comincia ad affermarsi in scala nazionale, fino ad arrivare in serie A. La partita d'esordio nella massima serie vide ospite allo Stadio Brumana nientemeno che la famosissima Juventus, grazie al cui arrivo anche l'Atalanta decise di munirsi di palloni da calcio e di menare quelli.
Da allora e fino ai giorni nostri l'Atalanta alimentò la sua fama e, grazie al suo bel gioco e alla correttezza dei suoi giocatori diventò uno dei sodalizi più rispettati nel panorama italiano.
L'impostazione societaria
Da sempre la società dell'Atalanta ha un suo credo: allevare giovani promesse del vivaio fino a renderle dei campioni affermati, venderle a peso d'oro ai grandi club e riprendersele quando ormai sono nella fase conclusiva della carriera. Ciò ha dato adito ad alcune voci sulla ipotetica parsimonia della presidenza, non così propensa, secondo tali voci, a effettivi investimenti sul mercato.
Quest'impostazione ha fatto sì che nell'Atalanta crescessero Angelo Domenghini, Gaetano Scirea, Antonio Cabrini, Roberto Donadoni, Domenico Morfeo, Pippo Inzaghi, Bobo Vieri, Pazzini e Montolivo,Il talismano Padoin, Holly e Benji, i gemelli Derrick, i Gemelli Diversi, Bruce Willis, Babbo Natale, Barrichello e Pippo Baudo, tutti poi diventati celebri a vario titolo lontano da Bergamo.
In compenso ogni estate alla società, dopo aver venduto i suoi gioielli di stagione, vengono sempre accostati gli stessi nomi quali Mario Balotelli, Emanuele Giaccherini, Carlo Ancelotti e Rosetta Ermete Bindi Realacci.
Il tifo
Atteggiamento verso la squadra
I tifosi non fanno mai mancare l'apporto ai loro beniamini, con alcune punte di eccesso verso alcuni soggetti quali Glenn Stromberg, Claudio Caniggia, Jack lo squartatore, Mario Borghezio e recentemente l'attuale capitano Alejandro Gomez. In compenso non mette in agitazione quei giocatori che per qualche motivo si ritrova a prendere di mira, come dimostrano i seguenti esempi:
- Filippo Inzaghi ,relegato a tempo indeterminato in panchina a Parma dalla vecchia volpe di Carlo Ancelottivinse la classifica di capocannoniere della serie"A" con 24 reti, successivamente passo alla juv....segnando 1\4 delle reti. *Sandro Tovalieri, dopo aver sbagliato due gol nella finale di Coppa Italia del '96 retrocesse con tre squadre diverse nei successivi due anni e poi si ritirò dal calcio in lacrime.
- Gianni Comandini, capocannoniere del Vicenza, all'Atalanta segnò ogni anno sempre meno, poi si infortunò e non si riprese più, ritirandosi a 25 anni. L'hanno visto di recente lavorare in una miniera di carbone.
- Luca Saudati, proficuo goleador di Empoli e Perugia, fu espulso dopo tre minuti alla sua prima apparizione, non segnò mai ed è autistico da allora.
- Davor Vugrinec, che col Lecce aveva giocato bene e segnato nei due anni prima, dopo due anni e zero gol nell'Atalanta tornò in Croazia con un lancio di pomodori che passò alla storia.
- Michele Paolucci, giovanissimo attaccante passato per caso da Bergamo, da quando è andato via non somiglia più a un bambino prodigio ma a Freddy Krueger e non segna quasi più.
- Acquachi? Acquafresca?...
- Facundo Parra, che a Bergamo arrivò in mongolfiera osannato da 10000 tifosi, tornò in argentina dopo il linciaggio da parte di 10000 tifosi.
- Alberto Paloschi, che con il Chievo segnava a raffica, a Bergamo si è fatto rimpiazzare da Andrea Petagna, e dopo un anno, con zero gol e sfiorando la vittoria del Bidone d'oro è stato ceduto alla SPAL.
Atteggiamento verso la società
I tifosi hanno un buon rapporto con la società, con la quale spesso si confrontano sollevando in maniera civile le proprie opinioni e talvolta obiezioni.
I tifosi più anziani solitamente sono d'accordo con le scelte societarie, anzi, vorrebbero che i giovani fossero ancora più giovani (in alcuni casi nemmeno nati) e che tornasse gente ancora più anziana (tipica nei Bar Sport l'esclamazione "Se tornasse il Savoldi lui sì che li farebbe i gol"). I più giovani invece, conoscendo le idee della società, sperano sempre in qualche acquisto proveniente da qualche squadra di quartiere e spesso sponsorizzano un amico ("Prendete Rota della Grumellese e vi risolverà i problemi sulla fascia sinistra") che nella maggior parte dei casi si rivela essere lui stesso.
Gemellaggi e rivalità
Gli Ultras dell'Atalanta sono persone pacifiche, che non farebbero male a una mosca e per questo motivo sono amatissimi e gemellati con molti altri collettivi: ad esempio la Ternana... E poi... E poi...
Ah sì! Un gruppo di tifosi tedeschi e un gruppo di abruzzesi che peraltro non ha niente a che fare con il calcio.
In compenso hanno feroci rivalità con Bresciani, Veronesi, Napoletani, Genoani, Romanisti, Intertristi, Milanisti, Juventini, Fiorentini, Laziali, nazicomunisti, Metallari, Testimoni di Geova, Spartani, Stronzi, Chirurghi e la marmotta che confeziona la cioccolata.
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