Bagni della scuola

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Una tipica coppia di fattoni rintanati nel cesso della scuola.

Utilizzo dei bagni

I bagni della squola sono un ottimo esempio di museo di arte povera. Infatti, ormai, l'espressione "bagno" a scuola non ha più la connotazione strettamente legata all'espletamento di certuni bisogni personali, ma è più legata a:

  • Fumare
  • Accoppiarsi o, più facilmente, farsi una sega
  • Mangiare
  • Spettegolare di tutto e tutti
  • Piastrarsi i capelli
  • Distrarsi dalla lezione
  • Pensare al senso della vita
  • Assecondare i bisogni comunicativi primordiali dell'uomo
  • Cazzeggiare
  • Messaggiare con il cellulare
  • Fare rissa all'intervallo
  • Copiare i bigliettini
  • Cagare a causa di un improvviso attacco di diarrea causa strizza pre-compito in classe o interrogazione. Al ritorno in classe, l'alunno che vuole allontanare da sé i sospetti dei compagni, potrà sempre dire "Che schifo! Avete visto cosa c'è in bagno??"
  • Prendere aria, sperando non sia troppo inquinata.

Praticamente sono utilizzati per tutto tranne che per lo scopo per il quale erano stati originariamente concepiti.

Fumare

Molti allegri figlioli sapendo che contribuire a rendere irrespirabile l'aria di montagna dei bagni senza calarsi i pantaloni attira molte desiderabili studentesse, agiscono di conseguenza, fumando interi pacchetti di sigarette, tutti ancora sigillati. Le giovani pollastre, d'altro canto, dopo essere corse al bagno per vomitare l'abbondante colazione a base di due carote bollite e urina di gatto, si accorgono della conturbante presenza di un figone che fuma. A tal seducente visione non possono far altro che seguire il cervello e iniziare il rito d'accoppiamento, accendendo anche loro una sigaretta. Dopo svariati tentativi in cui la nipote di Einstein ha incendiato una penna, un cellulare, la sua amica Manola e un contenitore d'azoto liquido, la fanciulla dà il via alla riproduzione tra bimbiminchia, lasciando cadere la sigaretta appena accesa nel gabinetto, ad arricchire il paesaggio.

Accoppiarsi/Farsi una sega

Il bagno è un ambiente molto confortevole e arrapante, saranno l'imperituro aroma di violetta del Timbuctu e lo splendido panorama comprendente gabinetti finemente strisciati e assorbenti usati pittorescamente arricciati nei caloriferi, che lo rendono uno degli sfondi più amati nel sesso e uno dei più stimolanti nella masturbazione. Inoltre, piacere carnale e bagno a scuola vivono in simbiosi: i bagni, con assorbenti usati in vista ricordano ai giovani di usare il preservativo - che viene poi abbandonato per terra, come monito ai posteri - e i giovani segaioli danno una mano di bianco alle pareti, con un intonaco biologico al 100% e assolutamente non cancerogeno.

Mangiare

Mangiare è una delle molte attività per cui i bagni vengono utilizzati. In realtà, i maltrattati studenti vorrebbero concedersi un meritato spuntino in classe, ma non possono a causa delle rigide regole scolastiche che permettono agli insegnanti di torturare i poveri bambini che, per la loro immensa imprudenza, venissero colti nell'atto di mangiare velocemente un piatto di caponata. Per cui, i poveri alunni sono costretti a rifugiarsi in bagno per gustare la pizza che hanno ordinato con molta fatica. Insomma, questi piccoli eroi devono gettarsi a capofitto in imprese letali, sia per telefonare alla pizzeria d'asporto più vicina sia, successivamente, per ristorarsi con la merce introdotta clandestinamente fra le mura scolastiche, rendiamoci conto del sopruso!

Piastrarsi i capelli

È un'altra attività bandita in classe eppure necessaria alla sopravvivenza dei bimbiminchia. Dunque, ogni 10 minuti, questi poveri esserini devono fingere un feroce attacco di interesse per i bidelli per poter sgattaiolare tra le braccia della loro ragione di vita. Nessuno degli insegnanti si è mai chiesto perché ogni 10 minuti il decerebrato di turno sparisca per 20 minuti buoni e torni con i capelli alla Renato Zero.

Scaccolarsi

È un'attività che né le Circolari Ministeriali né quelle emesse dal Provveditore proibiscono esplicitamente di svolgere in aula, ma che è comunque sconsigliato praticare davanti ai compagni di classe (per non andare incontro a cali di popolarità) o davanti allo sguardo troppo severo e sensibile di qualche insegnante che, cinicamente, antepone i suoi bigotti princìpi di buona condotta alla vostra salute nasale. È infatti assodato che lo scaccolamento aumenta l'apporto di ossigeno ai polmoni e all'organismo, fino addirittura a migliorare le capacità di apprendimento[citazione necessaria], in particolar modo se effettuato 2 o 3 volte al giorno; e uno degli orari più propizi (dal punto di vista del beneficio arrecato) cade proprio tra le 9 e le 11 del mattino (quindi in orario scolastico). I bagni sono pertanto il luogo più indicato in cui svolgere tale attività, essendo l'unico posto dell'edificio scolastico che permette di svolgerla al riparo dagli sguardi di tutti coloro che non volessero assistere allo spettacolo prodotto. Inoltre, le porte dei bagni sono più che adatte per appiccicarci sopra le secrezioni nasali, magari disponendole a distanze ed angolazioni non casuali le une dalle altre, permettendo al giovane scaccolatore di dare sfogo anche ad un suo eventuale senso artistico.

Assecondare eccetera eccetera

Da sempre l'uomo ha cercato di comunicare, dapprima con le incisioni rupestri, poi preso da puro progresso ha iniziato a pasticciare i vasi finché si è giunti alla scrittura. Ma noi, che siamo i più fescion, i fighissimi bimbetti house, abbiamo trovato un nuovo modo di esprimerci! È a metà tra lo stantio e il moderno, tra Tarzan e Batman, tra l'inutile e il palloso c'è... il vandalismo! Ebbene sì, scrivere sui muri è il nuovo modo di comunicare dei giovani. Dunque sulle porte dei cubicoli dei gabinetti, sui muri e su qualunque cosa stia ferma abbastanza a lungo, i fighetti scrivono numeri di telefono, promettendo rapporti con tutti (per inciso tutti chiameranno questo numero), citazioni shakespeariane come "panino alla merda o peretta gigante questo è il problema", drammi esistenziali quali: "TROMBO POCO!" nonché le avventure sessuali di chiunque con tua sorella.

Distrarsi dalla lezione/Cazzeggiare

A volte , gli alunni vanno al cesso per distrarsi giustamente da quel rompipalle del prof. Mentre per altri è una scusa per andare in giro per la scuola in totale cazzeggio a fare l'assoluto nulla.

Tuttavia non c'è da incolpare gli incompresi studenti, se i bagni sono un ambiente inadatto per mingere e defecare, in quanto composto da 3 cubicoli di cui uno sempre guasto, uno sempre occupato e uno sempre senza carta igienica (vabbè che ci sono le mani ma...). In compenso, stare con le mutande calate per lunghi periodi dà l'entusiasmante opportunità di provare eccitanti malattie molto trendy che chiunque adorerebbe, quali: sifilide, gonorrea, herpes, AIDS, epatite, rabbia, meningite, salmonellosi e tutte le altre malattie di cui ci hanno parlato in "Esplorando il corpo umano".