Basilisco
Nei bestiari e nelle leggende greche ed europee, il Basilisco è il sovrano assoluto di tutti i serpenti ed è talmente brutto che chiunque lo vede ci rimane di sasso.
Storia e caratteristiche
A rendere noto questo essere fu... no, di nuovo lui? Ebbene sì, fu Plinio il Brillo: latino noto per le visioni animalesche che aveva durante il delirium tremens. Il basilisco ha le dimensioni di un lombrico grande quanto una biscia, possiede un potente veleno che provoca mal di denti, può lanciare fiammate orali di potenza pari a quella di un fiammifero e, come sopraccitato, può uccidere chicchessia con il suo sguardo, inducendolo a darsi fuoco da sé o pietrificandolo, dandogli però il tempo di mettersi in una posa plastica. Usa quest’ultima fantastica capacità (chi non la vorrebbe) per decorare il proprio giardino con scoiattoli di pietra. E non è tutto: questo verme vivrebbe nel deserto da lui stesso creato grazie alla capacità di seccare piante, corsi d'acqua e pomodori per le conserve. Questo misterioso e impervio luogo non è ancora presente sulle mappe satellitari, poiché, date le dimensioni della bestia, s’ipotizza possa trattarsi di uno spazio grande quanto una lettiera per gatti.
Il basilisco è riconoscibile grazie ad una macchia bianca che ha sulla testa. Questa macchia ha scatenato la curiosità degli zoologi: taluni pensano si tratti del diadema del re dei serpenti, talaltri pensano sia un chip sottocutaneo creato apposta per plasmare le nostre menti e talaltri ancora pensano che sia solo una macchia di muffa.
La riproduzione di questa magnifica creatura è quantomai complicata: per dare vita ad un basilisco non ci vogliono mamma basilisco e papà basilisco - come ci insegnano a scuola - ma un ignaro vecchio cappone che si ritrova a deporre un uovo sferico per motivi ancora sconosciuti a tutti i biologi, e un rospo che passa di lì per caso dopo che il gallo è scappato in preda al terrore e al bruciore anale. Il rospo sarà inspiegabilmente preda di un violento istinto materno e coverà l’uovo per ben nove anni, annullando la propria vita sociale. Dopo questo lungo periodo il gallo si vedrà recapitare una lettera con la richiesta di contribuire al mantenimento del piccolo basilisco e si getterà da una rupe. Recentemente, è stato scoperto che anche da un rapporto occasionale tra due galli carcerati può nascere un basilisco; a condizione, però, che l’uovo venga covato da due rospi ergastolani per il tempo di nove ergastoli consecutivi.
Il basilisco è una creatura immortale, ma di recente le sua aspettative di vita si sono abbassate drasticamente per colpa del Foglionco, l’unico animale capace di digerirlo senza problemi.
Voci sul Basilisco
Oltre al vecchio Plinio ci sono state anche personalità più sobrie a parlare del basilisco. Silvestro il Coglione destro, storico dell’epoca classica, era convinto che le ceneri di basilisco potessero trasformare l’argento in oro. Tuttavia, questa diceria venne smontata da Berto il Mangione, storico del basso medioevo: egli ne acquistò cento grammi da un indiano in spiaggia, ma non ebbe nessun effetto sull’argenteria di sua madre, a parte far infuriare la vecchia. Riuscì però ad ottenere un mosto decente. Nel corso dei secoli il basilisco è stato oggetto di speculazioni da altri emeriti testoni, che lo ritrassero anche come un pollo-lucertola in grado di farsi ricrescere la testa.
Voci di corridoio sostengono che il basilisco abbia appreso la capacità di sputare fiamme dal padre di Grisù e le vie della forza, come il lato oscuro, da Darth Vader.
Tra le tante straordinarie capacità, s’ipotizza che questa creatura sia anche in grado di penetrare e distruggere, con la velocità di un fulmine i “metalli imperfetti”. Utilissimo se si vuole scoprire che cosa ci sta vendendo veramente il nostro gioielliere di fiducia.
Il basilico rappresenta la sensazione fisica di energia che sale dal perineo, a cui seguono le sensazioni del pellicano e della fenice [1].
Qualcuno sostiene che i suoi nemici giurati siano le donnole; ma qualcun altro ribatte che non è possibile perché, se è vero che per essere contagiati dal veleno velenosissimo del basilisco basta che esista un minimo contatto (sia fisico che non), anche le donnole stesse sarebbero condannate.
Similmente, il basilisco medesimo potrebbe specchiarsi e pietrificarsi da solo.
In conclusione, il più grande nemico del basilisco è il basilisco stesso.
Il basilisco oltre la leggenda
In era moderna ci sono stati avvistamenti che hanno confermato il basilisco non come una mera creatura leggendaria, ma come un essere realmente esistente. Anzi, esistito; infatti, l'unico esemplare è stato trovato appiccicato sotto la scarpa di un escursionista tedesco, anch'esso morto per via del veleno a trasmissione tattile del basilisco.
Dal 2008 un equipe di ingegneri genetici guidata dal Dott. John Hammond sta cercando di far accoppiare polli e rospi per ottenere qualche basilisco e scongiurare l'estinzione della specie, ma finora i due animali sono mai riusciti ad arrivare dopo la cena al ristorante.
Curiosità
- In Harry Potter e la Camera dei Segreti, il generoso Tom Riddle alleva un cucciolo di basilisco, che però appare decisamente sotto l’effetto di steroidi.
- Nel videogioco Metal Gear Solid: Peace Walker un ricco basilisco riesce a farsi costruire un gigantesco mech che aumenta a dismisura i suoi poteri e può anche fare il caffè.
- Anche in Devil May Cry 4 c'è una creatura piuttosto brutta chiamata Basilisk, ma a giudicare dal suo aspetto l'autore del gioco deve aver pescato un nome a caso, o magari non si ha ben chiaro quello che egli volesse dire.
- Uno dei pochi animali a non cadere mai vittima dello sguardo del basilisco è il catoblepa, che per timidezza guarda sempre in basso.
- In Italia il basilisco viene tradizionalmente usato per condire la salsa di pomodorso.
Note
- ^ …ehm…what?!
Vocine correlate
- Medusa: quella della mitologia. Dolce fanciulla con i capelli formati da serpenti vivi, nota per tramutare in sasso chiunque la guardasse. Che relazione c'è?, chiederete. Gli antichi Greci ne erano convinti, che vi fosse una relazione, e loro ne sapevano più di voi.
- Catoblepa: già citato nella pagina. Altro animale da non guardare negli occhi. Non che sia facile. Se ci riuscite, non lamentatevi del risultato: ve la siete cercata!
- Coccatrice: pollo demoniaco con il potere di tramutare in pietra con lo sguardo ecc.ecc. Mostro assolutamente superfluo.[1] Il basilisco lo ha già citato in tribunale per violazione del copyright. È tuttavia riuscito a fare un'apparizione nella serie dei minipony e in alcuni giochi D&D.
- Angeli piangenti: basilischi al contrario. Non appartengono alla mitologia ma sono dei mostri della serie "Doctor Who": se li guardate, loro si trasformano in pietra.[2]
Noterelle
- ^ Borges afferma che tale mostro è nato da un errore di ortografia dell'antico scrittore Godfrey Chaucer, che, scopiazzando a lume di candela il "Decamerone", scrisse "basiliscoccodé".
- ^ Di conseguenza pensano che voi siate il basilisco - e loro Harry Potter! Guardateli, e verrete schiantati con la spada di Grifondoro!