Bassotuba
Il bassotuba è uno strumento musicale facente parte del gruppo degli ottoni, che è sempre bullizzato per essere il più basso. Come tutti gli strumenti della sezione, si suona soffiandovi e sputacchiandovi all'interno, possibilmente non vicino alle orecchie di un malcapitato. Per questo motivo si trova il più lontano possibile dal pubblico e dallo stesso direttore d'orchestra.
Descrizione dello strumento
A differenza del sassofono, oboe, clarinetto, ecc. che sono strumenti ad ancia, cioè che suonano facendo vibrare una linguetta di canna, e dei flauti, la cui tecnica di suono ricorda il boccheggio trasverso, cornette, trombe, tromboni, corni, corna, bombardini e bassotuba sono strumenti a bocchino, cioè che suonano facendo delle pernacchie dentro un piccolo imbuto collegato allo strumento. Gli strumenti a bocchino possono essere liberi (corno naturale, trombe naturali), a tiro (tromboni a tiro, con uno stantuffo che raccorcia o allunga il tubo dello strumento) e a pistoni e cilindri (trombe, cornette, tromboni a pistoni, corno francese....ecc. e bassotuba). In sintesi, il bassotuba è uno strumento che emette pernacchie molto gravi, quasi offensive. Lo strumento è dotato di una campana finale della forma e della grandezza di un cesso molto grande, di tre pistoni e 5 marce. Si porta a tracolla, come una bandoliera ed è così pesante (pesa circa 400 Kg.) che tutti i bassotubisti soffrono di ernia. È stato calcolato che con l'ottone necessario per fabbricare un bassotuba si postrebbero costruire 2000 trombe, 500 bombardini, o, a scelta, un pene metallico cavo delle dimensioni desirerate dall'On.Luxuria.
Relazioni melodico-armoniche con il ruttofono
Il bassotuba, nell'orchesta, prende posizione in alto al centro, avendo alla sua sinistra il ruttofono, in quale, a sua volta, ha alla sua sinistra i contrabassi (tutta la sezione dei bassi, quindi).
Solitamente il crescendo orchestrale viene troncato di netto e, nel silenzio assoluto, il ruttofono emette la sua nota grave e modulata; allora entra in gioco il bassotuba che fa da contrappunto con una pernacchia cosiddetta a culo di vecchia, grave, prolungata, vibrata e che va finendo a fetecchia. Per migliorare l'effetto di questa combinazione di suoni, il bassotubista dispone anche di un bombola in cui sono concetrati gas petali, che viene aperta con un pedale mentre emette la nota. L'effetto è davvero sconvolgente.
Uso bandistico del Bassotuba
Nelle bande il bassotuba è molto utilizzato per rappresentare la parte dei bassi. Era molto utilizzato nella banda della Magliana, nella banda di Al Capone e nella Banda Bassotti. Recentemente si è visto un bassotuba passeggiare stranamente nelle aule parlamentari e, ancor più stranamente veniva leccato dall'On.Bondi; il mistero è stato chiarito dai commessi della Camera che ricordavano un caso analogo all'epoca di Amintore Fanfani; in entrambi i casi stavano sostituendo due ex Presidenti del Consiglio, cioè stavano facendo la parte dei bassi.
Nella bande, che notoriamente suonano camminando, il bassotuba entra in consonanza con le trombe di Falloppio, soprattutto delle suonatrici, e a maggior ragione se suonano strumenti a fiato dotati di bocchino.
Tecniche di esecuzione capitale
Le caratteristiche richieste ai bassotubisti sono grande volume respiratorio e robustezza del corpo (per reggere il peso), labbra molto pronunciate e morbide. Inoltre i bassotubista deve concetrare tutte le emissioni di fiato nello strumento e, quindi, per evitare altre perdite, deve tappare altri buchi da cui possano fuoriuscire i suoi fluidi o aria (naso) o gas (ano). Purtroppo i tappi sono molto dolorosi ed è perciò che il suono del bassotuba è triste. Il bassotuba fu crudelmente utilizzato per giustiziare condannati durante la guerra dei 500 anni. I disgraziati venivano indotti al suicidio dal suono ininterrotto dello strumento che eseguiva tutto il repertorio di Mariottide, senza interruzioni.
Imitazioni del suono del bassotuba
Il petofono o peretofono (uno scorreggiofono di uso nelle orchestre sinfoniche) viene a volte utilizzato quando non è disponibile il bassotubista. Naturalmente l'effetto è molto più smorzato e meno brillante; la scoreggia risulta fiacca, flaccida, moscia e aggrava di parecchio il lavoro del ruttofonista. Per trovare ispirazione i bassotubisti frequentano solitamente le stalle; il muggito e il peto di vacca sembrano essere i suoni originari che ispirarono l'inventore dello strumento; inoltre la puzza costringe a lunghe apnee, utilissimo esercizio per l'esecutore. Gli imitatori disertano questi indispensabili esercizi ed è perciò che, ad esempio, le esecuzioni del maestro Bondi rimangono incerte tra ruttofono e peto di vecchia, per quanto le puzze siano potenti e sufficientemente stomachevoli. L'imitazione del bassotuba ha portato a un'estesione di questo suono a molte attività umane. È noto che i sostenitori del Silvio lo innegino con una sorta di mugito collettivo che, sembra bovino ma in realtà è imitazione del bassotuba.
Effetti fisiologici del suono e applicazioni terapeutiche del bassotuba
È sperimentalmente accertato l'effeto petogenico del suono di bassotuba; un soggetto, sottoposto all'ascolto del suono dello strumento, spontaneamente comincia a comprimere il ventre, ad assumere una postura del corpo a 90°, a dilatare le natiche e ingollare aria. L'aspetto singolare del fenomeno è la bassa velocità di emissione dei gas petali, in modo da ottenere dalla vibrazione delle labbra dello sfintere un suono grave che, nel finale, ricorda lo scoppiettio di una motocicletta. L'effetto è sfruttato industrialmente, mediante il recupero dei gas di emissione, per la ricarica di bombole di gas anestetico di uso chirurgico.
Il bassotuba è utilizzato anche nelle cure della stitichezza; il paziente, ignaro del trattamento, viene improvvisamente investito dalla nota più bassa dello strumento. L'effetto terrifico, di solito, provoca defecazione sciordosa.
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