Battaglia di Legnano
La Battaglia di Legnano è un evento del folklore leghista, mai avvenuta realmente così almeno dice la mia prof, Esposito, quella che ha il bersaglio di sputi con Berlusconi, che viene festeggiata il 29 maggio in ogni circolo della Lega Nord. Dal 2013 è ufficialmente festeggiata in Lombardia, nell'ambito di un progetto di gravissima eversione atta a danneggiare l'unità nazionale, tornare ad esprimerci a grugniti e tornare alla situazione del 1500.
La storia
Dopo il Giuramento di Pontida i comuni lombardi formarono un esercito, nonostante le rimostranze di Humbaertus Bossi sulla necessità di formare un governo civile lombardo guidato dal noto mercante meneghino Silvius Phigophilo detto "El Berlusch", lo strabico, per la sua abitudine di guardare due ragazze contemporaneamente.
Pochi giorni prima della battaglia Alberto da Giussano accumulò le truppe, provenienti da tutta la Lega Lombarda. Poche ore prima della battaglia arrivarono le truppe della Lega Veronese, guidate da Lucus Tsaia, commerciante veneto.
La battaglia
La mattina del 29 maggio del 1176 le truppe lombarde incontrarono quelle imperiali a Legnano.
Le truppe lombarde, amucchiate attorno al Carroccio, presero rapidamente il sopravvento, tanto che nelle retrovie i lombardi iniziarono a cucinare la polenta e a commentare i bilanci delle proprie società.
Al termine della battaglia il Barbarossa venne arrestato dalle truppe lombarde con l'accusa di concussione, corruzione, abigeato e truffa ai danni dello Stato. Mentre venne portato via disse "Hanno creato un clima infame", in quanto scoprì del suicidio del suo fido amico Benedictus Cracsium.
La pace di Costanza
L'Imperatore andò subito agli arresti domiciliari, ma dopo poco la vita lombarda lo stancò, principalmente per la mancanza di belle ragazze, cui la corte germanica era ricca
Convocò pertanto i Lombardi che accettarono di rilasciarlo in cambio di:
- Rispetto dell'autonomia dei comuni
- Fine della tassazione imperiale
Ma soprattutto di un carico di 250 prostitute germaniche pagate dall'Imperatore e pronte a fare tutto ciò che i lombardi desideravano, capitanate da Costanza da Lipsia, da cui prende il nome la Pace. Poco dopo il Barbarossa si tolse la vita, non riuscendo nemmeno a conquistare lo Stato Pontificio.
La donazione imperiale riavvicinò le varie città lombarde, anche quelle fedeli all'Impero: Lodi e Cremona ad esempio cambiarono vessillo e parteciparono al banchetto.
Anche Como si unì alla Lega, ma il Podestà Lissandor Manzon disse chiaramente che la città prima o poi avrebbe avuto la sua rivincita sui lombardi, e la ebbe poi con Alessandro Manzoni, che distrusse la lingua lombarda sotto gli inermi occhi dei cittadini lombardi.
La rinascita del mito
Umberto Bossi, appena dopo la riesumazione, disse a tutti che il 29 maggio avvenne questa gloriosa battaglia vinta dai Lombardi contro il Barbarossa. Nessuno gli credette sul serio, ma visto che una festa serviva e che il residuo fiscale della Lombardia è molto alto l'idea di secedere faceva gola a molti, il 29 maggio venne reso festa della Lombardia.
Recenti studi svolti da competenti storici da compagni del Trota hanno dimostrato che la Battaglia avvenne seriamente, ma noi, nel nostro progetto di deleghistizzazione tramite l'eradicazione della cultura lombarda non gli crediamo.
Tuttavia, ormai, a nessuno importa, perché la Lega Nord si è trasformata nella brutta copia di Donald Trump, e dunque a festeggiarla sono rimasti tre vecchietti che l'hanno vissuta.