Belluno
(Stemma) | |
"Sani e grathie!" (Motto) | |
Posizione geografica | Persa per sempre |
Anno di fondazione | Flavio Ostilio, ubriacone romano in preda ad un overdose di ectasy |
Abitanti | 30.000 belumat, 5.000 vacche e un branco di mufloni ingrifati |
Etnia principale | Homo alcool sapiens, ceterum nescens |
Lingua | In genere una. A volte biforcuta nelle femmine di mezza età note come babe |
Sistema di governo | Magistrato alla legna e ai boschi (a volte in provincia di Bolzano) |
Moneta | Baratto e spriss |
Attività principale | Tirar nòt al bar |
Belluno (inglese: Beautiful One) è un agglomerato urbano che si erge fra le Prealpi e le bellissime Dolomiti e che taluni si ostinano a chiamare città nonostante presenti ancora le caratteristiche di un paesetto montano. È sostanzialmente una località in culo al mondo, tanto che neppure nelle province limitrofe si è a conoscenza della sua esistenza.
Storia
Dalla preistoria fino al 1404 i bellunesi controllano il settore import-export dei traffici di ferro con l'oltralpe, imparando a masticare la pirite e sputare acciaio. Sono rinomate le spade bellunesi dette "brandi sputacchini".
Dopo l'annessione alla Serenissima, Belluno è diventata una piccola colonia veneta, utile per la fornitura di legname. I tronchi, imballati in zattere prefabbricate con sofisticate macchine a poliuretano espanso, venivano trasportati lungo il corso del Piave da mitologiche creature chiamate Zattieri. I viaggi titanici di questi strani esseri sono narrati su tavolette di pietra in caratteri cuneiformi Sumeri rinvenibili da chiunque direttamente sul greto del fiume ormai sempre in secca. Sebbene siano così ben conosciute le loro imprese per la consegna del legname a Venezia, rimane avvolto nei sette misteri gaudiosi il loro ritorno tra le montagne. Dopo aver studiato le orme dei tronchi lasciate lungo il corso del Piave, Piero e Alberto Angela hanno concluso che molto probabilmente gli zattieri tornavano a Belluno nuotando contro corrente alternando lo stile libero allo stile salmone. Per la loro grande puntualità nelle consegne, gli zattieri godono ancora oggi di grande fama nella città che, nonostante si siano estinti, li festeggia ogni anno in un derby del cuore "Partigiani vs Zattieri". Il legname consegnato serviva per l'arsenale veneziano, per il pagamento di tributi e per farsi bruciare in nome della difesa contro Carlo IV d'Asburgo.
Bellunesi degni di nota
Renato
Renato (1911 - ?) conosciuto anche come Renny o rozzamente il "Re di Marghera" è un buffo vecchietto originario di Marghera (Nigeria) immigrato a Belluno nei primi anni Duemila. Nacque da Knifga Ahmed Mohamed Al-Behadi, forzuto pigmeo di colore, figlio di Nelson Mandela e Natasha, un travestito (infatti dai, Natasha è proprio un nome da transgender). Si può dire che quindi nel 1988, quando l'eterno giovine rampollo Renato aveva solamente settantasette anni, venne espulso da Marghera poichè fu scoperto a correre nudo per le strade urlando la celebre frase divenuta ormai un tormentone: "Marghera, Marghera, Marghera, cazzoo!". Esule quindi dalla sua patria natìa e ripudiato dal padre fu costretto ad imbarcarsi sui celebri "barconi" o "navi negriere" che partono da Marghera e, attraversando il Mediterraneo giungono in Italia. Dopo aver conosciuto Ulisse e Enea durante il suo viaggio sbarcò a Lampedusa, dove picchiò a morte Salvini e sputò in faccia ai volonari di Save The Children che cercavano di medicarlo. Ricercato dall'esercito si nasconde nella piccola città di Belluno, dove lavora sino al 2003, quando venne licenziato per aver esibito il suo membro maschile ad una cliente che stava tranquillamente consumando il suo pasto.
Abitò quindi in una casa abbandonata sottostante al Ponte degli Alpini, sino a quando questa, nel 2019, prese misteriosamente fuoco. Visse quindi nel quartiere di Mussoi, accolto dai frati, dove seguì una dieta ferrea a base di pollo e cocaina. Nonostante la sua dimora (occupata abusivamente) ridotta a qualche brandello di muro incenerito, il buon Renny continuò a girovagare la notte in alcuni locali e ad infestare alcune maifestazioni pubbliche, il tutto picchiando quà e là qualche poliziotto. FInito in carcere più e più volte, in seguito a delle lamentele per furto nei locali del centro Renato viene rapito dai servizi sociali e rimpatriato su volere di Salvini il Grande nella sua terra d'origine, ossia Marghera. Attualmente il suo destino è incerto.
Il Conte
Il Conte (1956 - 1998), conosciuto anche come "Cònte" è un signorotto stravagante che trascorre le sue giornate ad ubriacarsi di Tavernello, dormire sulle panchine, socializzare con i cocainomani ed urinare sui gazebo delle più note sagre delle valli. Alcune fonti citano che sia il figlio illegittimo di Silvio Berlusconi, mentre altri lo considerano semplicemente una persona mai nata biologicamente, bensì un ominide la cui età cerebrale è bloccata a quella di un sasso. La Bibbia cita che questo personaggio venne messo al mondo nel 1956 e che fu proprio lui a firmare, assieme a zio Adolfino e Benny Sassolino le leggi razziali che determinarono la deportazione e lo sterminio di 4 persone, cioè tutte quelle persone che votano il PD.
La sua vita caratterizzata di eccessi e pisciate nei pantaloni terminò a breve, infatti nel 1998, dopo l'ennesima bevuta, fa a botte con un rozzo contadino addetto alla pulizia dei gazebo delle sagre e viene mandato al creatore. Viene sepolto in una grotta per poi resuscitare tre giorni dopo, non perchè fosse santo, bensì perchè nessuno lo desiderava nell'aldilà, si può quindi dire che il Conte è immortale. Appare al rozzo contadino, suo aguzzino, e lo convince a fondare una nuova religione basata sull'alcolismo e sulla patata, e sì, anche sullo pisciare sui gazebo delle sagre.
Geografia antropica
Per un tempo assai lungo la città è stata una zona di confine fra il mondo veneto e quello tedesco, tanto che ancora oggi molti turisti sono convinti che appartenga alla provincia di Bolzano; i terroni sono profondamente convinti che tutto il Veneto sia in provincia di Napoli; i cortinesi invece sostengono che è in provincia di Cortina: non è raro vedere le due fazioni prendersi rispettivamente a immondizia e a palle di neve mentre ne discutono amichevolmente.