Bisso Galeto
Il Bisso Galeto è una creatura leggendaria delle valli veronesi.
Prima viveva nella zona di Bressanone, ma ci faceva un freddo della Madonna e quando parlavano non si capiva una sega.
È per buona parte gallo e per quella cattiva serpente, ma è il solito luogo comune, in realtà è un insopportabile bastardo in tutta la sua interezza.
La sua dimensione è piuttosto ridotta, ma il bestio può aumentare e diminuire la lunghezza del proprio corpo a piacimento.
- Giovane ragazza : Mamma, ieri avevo per le mani una specie di serpente che si ingrandiva ed allungava. Secondo te era un Bisso Galeto?
- Madre ostile al fantasy : Sciafff!!!
Il mito
Secondo gli esperti in Qualcosa ha corpo e testa di gallo, con una grande cresta rossa, ali piene di spine e coda di serpente. È l'unica forma di vita che alla nascita di un piccolo esclama: "Eccheccazzo!". La prole verrebbe spurgata fuori da un uovo deposto da un gallo vecchio[1] e covato da un serpente, o da un rospo, per nove anni. Quando nasce settiannino[forse] è comunque una schifezza, ed è già velenosissimo.
Vive nei boschi ma ama nascere in casa, evento letale per gli abitanti che vengono uccisi dal suo fiato venefico e da altre esalazioni provenienti dalla parte opposta dell'animale. È sconsigliabile tentare di ferirlo con armi bianche: "i cavalieri che lo colpivano con la lancia morivano perché il veleno risaliva l'asta e raggiungeva la mano, diffondendosi per il corpo e passando perfino al cavallo, con effetto letale per uomo ed equino"[2].
Gli unici predatori del Bisso sono le donnole (che crepano subito dopo per le esalazioni e quindi si guardano bene dall'attaccarlo) e i galli con il loro canto (ma solo se intonano Gelato al cioccolato in fa bemolle).
Lo sguardo del Bisso Galeto può seccare le piante, contaminare l'acqua, far crescere il prezzo della benzina, trasformare in onesto un politico, distruggere i radicali liberi e far diventare stitici i piccioni.
Il bestio potrebbe effettivamente impedire ai piccioni di smerdare le persone ma poi, essendo infido per natura, farebbe volare le vacche.
Una variante del mito vorrebbe che il siero contenuto nel suo veleno sia in grado di modificare l'umore e la personalità, rendendo i soggetti morsi dall'animale totalmente diversi da come erano. Questo spiegherebbe sicuramente Giuliano Ferrara, Vladimir Luxuria e i capelli di Antonio Conte.
Un'altra leggenda locale vorrebbe che il Bisso sia stato causa dell'epidemia di sifilide diffusasi nel Veneto nel XV secolo. Secondo i bene informati incolpare il Bisso fu un espediente, atto a proteggere tale Rasmunda Piegafava dalle ire del vescovo di Belluno, che l'accusava di essere una ninfomane che la dava via a cani e porci in cambio di nulla, e invece da lui voleva essere pagata, parecchio.
Curiosità
- Ha molte caratteristiche ricorrenti con il basilisco, per questo viene a volte confuso con esso e messo su 'a pummarola.
- Se il Bisso vede la propria immagine in uno specchio muore, lo specchio invece diventa una vasca da bagno.
Note
- ^ fanculando le normali regole divine che implicano il coinvolgimento di una femmina
- ^ tradizione orale dei frequentatori di osterie di Belluno