Blue Öyster Cult

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In hoc signo vinces, la croce uncinata apparsa a Sandro Pirla dallo spazio, adottata poi come simbolo dai BÖC (che ovviamente non vinsero mai un cazzo).
« Chi?! »
(Un terzo del genere umano alla domanda “Conosci i Blue Öyster Cult?”)
« Non li conosco molto bene, mi piace soltanto “Rain” »
(Un altro terzo del genere umano alla stessa domanda)
« Ah, sì, i Blue Oyster. Ma non si chiamavano Blues Brothers? »
(L'ultimo terzo del genere umano alla solita domanda)

Con Blue Öyster Cult, il Culo dell'Östrica Blu, o più semplicemente BÖC[1], si è soliti indicare la più grande band di jewish-hard rock dell'antico testamento metal.

Örigini

I BÖC infatti non solo furono i primi ad utilizzare nel nome della band la dieresi, primato poi ignominiosamente millantato dai Negramarö, band di gentili neri, ma, dietro consiglio del loro storico manager/padrone assoluto/tutor universitario Sandro Pirla, furono i primi a parlare a casaccio di invasioni aliene, e questo già nei tardi anni sessanta, quando cioè il Pirla venne rapito dai marziani e ne scrisse poi un articolo scientifico di dubbia qualità ma di indubbia veridicità. Allora si facevano ancora chiamare Bianchi, leggeri e non molto belli, ma i contenuti dei loro testi rimanevano arcani, tanto che nessuno riusciva a capire cosa diavolo blaterassero, non essendo ancora andato in onda Mistero. Per questo motivo decisero - decise il Pirla - di cambiare nome, e scelsero il meno intuitivo e un po' più scuro Blue Öyster Cult, riducendo ulteriormente il numero di fan.

Il loro fu fin dall'inizio un incomprensibile coacervo di rock progressista, psichedelia conservatrice e ortodossia ebraica, mascherata da tematiche visionarie e misteriose simbologie esoteriche tratte dall'album da disegno dell'asilo del Pirla, i cui scarabocchi e paciocchi diventeranno poi le inquietanti copertine dei BÖC.

La förmazione cult

All'occorrenza i BÖC potevano suonare tutti la chitarra, anche se senza sezione ritmica ognuno andava un po' per i fatti suoi (da notare Albert Bugiard in tenuta sadomaso).

I BÖC, avendo origine dall'antico testamento ed essendo quindi come gruppo relativamente anziani, figuriamoci come membri, hanno nel corso dell'evoluzione cambiato più volte formazione - quasi sempre per colpa degli incazzosi e menzogneri fratelli Bugiard che passavano la maggior parte del tempo a litigarsi gli strumenti e la cameretta - tanto che l'attuale, la N. 5773, viene utilizzata soltanto per fare qualche concerto ogni tanto nei garage degli amici, quando questi non ci sono. Ma ciò non interessa a nessuno, in quanto i veri padri fondatori, coloro che furono realmente cagati dalla mente distorta di Sandro Pirla e dal culo dell'ostrica blu, erano i rigorosamente newyorkesi brooklyniani:

  • Alieno Laniero, alle tastiere, alle dieresi, di tanto in tanto alla chitarra, occasionalmente amante di Patti Smith.
  • Ericchio Bloom (poi gentilizzato in Blu, sostituì il vocalist originale ed ebreo ultraortodosso Les Braunstein), alla voce, di tanto in tanto alle tastiere, occasionalmente amante di Patti Smith.
  • Donaldo “Buco di Dharma” Roeser (o Röser con l'umlaut), alla chitarra, di tanto in tanto alla voce (poca), occasionalmente amante di Patti Smith.
  • Joe Bugiard, al basso, di tanto in tanto alla batteria e ai bonghi e occasionalmente, dice lui, amante di Patti Smith.
  • Albert Bugiard, alla batteria e ai bonghi, di tanto in tanto al basso e occasionalmente, dice lui, amante di Ericchio Blu (ma, essendo bugiardo al pari di suo fratello, non si sa chi dei due fosse davvero ricchione).

Come si può chiaramente notare tutti cinque i membri erano strumentalmente intercambiabili, per cui i BÖC erano l'unico gruppo al mondo che, senza cambiare line-up, poteva sembrare tutto un altro gruppo - e per loro ciò era di importanza fondamentale. Erano inoltre intercambiabili anche nel letto di Patti Smith, senza tuttavia che lei se ne rendesse conto, a parte quando c'era Albert Bugiard.

I singöli

In mezzo alla sterminata, anzi, visto il contesto, cosmico-siderale produzione blueöystercultiana vanno per forza di cose citati alcuni dei loro più grandi successi: i celeberrimi e sicuramente conosciuti da tutti, soprattutto dagli adolescenti, Ferrovie andate all'inferno, Scala per la stalla, Sei pronto per il rutto?, Non aver paura della morte, tanto devi morire col suo riff nauseante, Godzilla vs Gerald Ford, Il vigile, Le mie mutande stanno prendendo fuoco per te, A' stronzo! Miii, Untermenschen (poi diventato Subumano per ragioni razziali) e la rarefatta, ovvero quasi fatta Veterano delle guerre psichiche, scritta da Blu nel suo periodo arancione, vale a dire quando Ericchio si svegliava la mattina dopo un'intera notte passata a fare a botte con uno strano alieno che cercava di insegnargli a cantare senza usare quell'irritante tono da bambino.

Inculösaurus Erectus

L'evocativo inculösaurus erectus.

Un cenno, o un ceffone, a parte merita indubbiamente questo album del 1980, forse davvero il peggiore di questa band vittima sacrificale perseguitata non solo dagli alieni ma anche dai neonazisti. Si tratta semplicemente di un viaggio allucinato dal ritmo sincopato e dalle struggenti atmosfere iperrealistiche sconfinanti in sfere di puro godimento sessuale trabordante nell'estasi più profonda: una sega. E in effetti l'ascolto di questo album può portare all'eiaculazione metaforica orale grazie a quei veri e propri obelischi dell'hard rock che sono Mostri (autobiografico di Albert Bugiard e sua sorella), Ragazzi arrapati (sempre loro), Lama nero (scritta da Ericchio Blu e un amico tibetano di colore) e soprattutto la disturbante, per la sua ipnoticità paranoica e anche abbastanza fastidiosa, Vento divino, partorita dal Buco di Dharma.

Critica

I BÖC furono perennemente criticati dalla critica per la scelta, quale ispirazione, del paranormale soprannaturale, per aver cambiato più volte stile, per la dubbia tecnica musicale, per il dubbio gusto del loro abbigliamento di scena (soprattutto A. Bugiard), per lo spreco di watt di energia elettrica nei loro supershow galattici e soprattutto per la glacialità che li contraddistingueva in studio, per cui non ne fecero mai una giusta, e ciò conferma la tesi secondo cui, nonostante tutto, la critica li vedeva soltanto come degli ebrei.

La fine della störia

Effetto di tale persecuzione fu lo scambio di manager con i Black Sabbath, che dall'altra parte dell'oceano venivano massacrati invece per aver scelto come leitmotiv satanismo leggero e droghe pesanti, per cui il Pirla andò a Birmingham e Martino Bircio venne a New York, cagionando appunto l'uscita del sabbathiano Inculösaurus Erectus, di un live depresso con i cugini inglesi, chiamato “Nerazzurro”, e soprattutto di A. Bugiard dalla società, il quale sarebbe poi tornato giusto per dire ancora due cose al fratello e andarsene per sempre, sbattendo la porta della cameretta. Disgustato dall'atmosfera troppo terrestre che si era venuta a creare, se ne andò anche Laniero, si dice a scrivere sceneggiature per X-Files, seguito a poca distanza da J. Bugiard, diventato ormai troppo bugiardo. Ma Alieno tornò poco dopo, schifato dall'alito di Fox Mulder, e venne così pubblicato l'ultimo album prima di un decennio sabbatico di riflessione, durante il quale i BÖC si guardarono tutte le serie di X-Files e, tra una puntata e l'altra, andarono in giro per Long Island a suonare i campanelli. Quindi, ormai del tutto rincoglioniti, riuscirono a incidere ancora un paio di album, prima di entrare definitivamente in una casa di riposo di Brooklyn per rabbini alienati.

Discögrafia

Così Ericchio Blu arriva ai suoi concerti oggi.
  • Il culo dell'ostrica blu (1971)
  • Tirannia e masturbazione (1973)
  • Secrezioni tragiche (1974)
  • All'impiedi o da dietro (1975, vivo)
  • Agenti di commercio (1976)
  • Spettri specchiati (1977)
  • Certe notti incatenate (1978, vivo)
  • Specchi spettrali (1979)
  • Inculösaurus Erectus (1980)
  • Fumo di origine sconosciuta (1981)
  • Metallo Pesante (1981, colonna sonora di Metallo pesante)
  • Extraterrestre vivo (1982, vivo)
  • La rivöluzione si fa di notte (1983)
  • Ninja Football Club (1986)
  • Immagino di no (1988)
  • Cattivo canale (1992, colonna sonora di Canale 5)
  • Paradiso proibito, inferno libero (1998)
  • Bestemmia alla telecamera nascosta (2001)
  • La breve notte di un lungo giorno (2002, vivo)

Oggi, proprio adesso, stanno suonando nella cantina di Woody Allen, dopo avergliela svuotata.

Curiösità

Si dice a Brooklyn che Blue Öyster Cult non sia altro che l'anagramma oscuro di Cully Stout Beer, “Birra Culo Storto”, ma tale odiosa accusa, rivolta ai BÖC ormai da decenni, è assolutamente gratuita e infondata, in quanto, come chiunque avrà notato, la “o” di Stout non ha la dieresi, e quindi significa tutta un'altra cosa.

Altri espönenti del jewish-rock

Nöte

  1. ^ letto böc, con la “o” a culo di gallina e la “c” dolce, ovvero buco.

Cöntatti