Bomba Molotov

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Una Molotov al limone, per signore.
« Noooo! »
(Alcolista dopo il lancio di una Molotov.)

La bomba molotov (semplicemente molotov per gli amici) è una delle tante argomentazioni usate dai manifestanti per fare rispettare i propri diritti in certe situazioni e convincere il mondo ad ascoltarli quando le parole di pace e speranza non bastano.

Le origini

Fino a qualche anno fa si pensava che il nome molotov fosse stato dato durante la guerra civile spagnola, dai nazionalisti di Francisco Franco che le utilizzavano per contrastare i carri armati sovietici (il nome Molotov veniva usato per indicare il bersaglio delle bombe incendiarie)…e invece no! Grazie a un’ importante ricerca condotta dall’ Università di Kabul, gli illustri scienziati hanno scoperto che il nome Molotov e il suo utilizzo non c’entrano niente con la guerra. Nelle alture sperdute dell’Afghanistan è stato ritrovato un antico manoscritto che straordinariamente ci documenta l’utilizzo di questo simpatico oggetto. Dopo anni di accurate traduzioni si può affermare con certezza che l’uso della bottiglia incendiaria è nato in Asia Minore circa 1000 anni fa. Gli abitanti della zona erano soliti festeggiare i matrimoni o la nascita di un primogenito facendo una gran cagnara e feste che duravano giorni interi. Ebbene alla fine dei festeggiamenti con l’alcool avanzato nelle brocche (ben poco), era usanza avvolgerle nelle mutande degli invitati entrati in coma etilico e lanciarle accese sulle case o sulle greggi degli abitanti che non si erano presentati ai festeggiamenti. Ma che simpatici! Pare invece che sia stata chiamata Molotov dal nome dell’ideatore soprannominato così dai suoi amici. Questo termine deriva dall’unione delle due parole Mol=scemo e Tov=villaggio, il cui significato è ancora avvolto nel mistero e sulla quale gli scienziati non sanno ancora darsi una risposta concreta e soddisfacente.

Oggi

Un bel lancio...

Oggi queste simpatiche armi vengono usate come passatempo dagli ultrà italiani che, a fine partita, si divertono a scagliarle sui tifosi della squadra avversaria o sui poliziotti per poi arrostire, sopra i cadaveri semi carbonizzati, delle succulente salsicce. Questo tipo di arma è stato inoltre inserito nel videogioco Metal Slug, in cui i soldatini nazisti prendono fuoco meglio della benzina grazie a questa pratica arma. Alcuni scienziati ritengono che questo tipo di arma deve essere usata in guerra ma nessuno finora li ha presi sul serio.

Come costruirla

Centro!

Perfino Stephen Hawking riuscirebbe a costruirne una, ma come? Domanda astuta piccolo vandalo. Procurati in modo lecito o no queste semplici cose:

  • Una bottiglia, possibilmente di vetro (quella che tuo padre usa per alcolizzarsi il lunedì mattina va benissimo).
  • Liquido infiammabile (guarda nel serbatoio della macchina di papà ce ne dovrebbe essere un po’).
  • Qualcosa a cui dare fuoco (le tue mutande, non quelle pulite).
  • Un accendino/fiammifero.

Ora mettete il liquido infiammabile dentro la bottiglia dopo averla accuratamente svuotata del contenuto (fatelo scolare pure a vostro padre, non rifiuterà) e richiudete il tutto con le mutande che serviranno da miccia. Hai l’accendino nell’altra mano? Et voilà! Tutto è pronto per seminare il panico tra gli incauti manifestanti o farti diventare l’attrazione della festa per il battesimo di tuo cugino.

Usi frequenti

Spesso quest’oggetto è associato a guerriglia urbana e violenza. In effetti non poteva essere più azzeccato. Nell’inventario del buon palestinese è immancabile che manchino le istruzioni per preparare una molotov sotto la voce “Come attaccare gli Israeliani”. Oltre alle più comuni pietre non viene disdegnata neanche questa alternativa. Durante l’annuale G8 ogni manifestante deve saper preparane una pena l’estromissione dalla manifestazione e il ritiro della tessera di No Global. Anche nell’altra sponda i Naziskin si danno da fare con bottiglie e accendini per dare voce alle loro idee e sentirsi parte integrante del sistema. Il bersaglio delle bombe molotov può essere variabile: dai carri armati con le stelle a sei punte incise,alle uniformi della polizia (coi poliziotti dentro), auto dei professori di matematica… insomma un po’ tutto, niente e nessuno è al sicuro da questa graziosa invenzione.

Vedi anche