Bomberismo

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Davide Moscardelli, Messia incarnato sulla Terra per salvare il Chievo dalla retrocessione e per salvare noi dai barbieri.
« Moscardelli nostro, che sei in panchina, sia santificata la tua barba, venga il tuo elastico, sia fatta la tua rabona, come in campo così in tribuna. Dacci oggi la nostra ignoranza quotidiana e offri a noi una birra, come noi la offriamo ai tuoi sostenitori, e non ci indurre in tentazione ma liberaci da Pistocchi. Zio porcone. »
(La preghiera del vero Bomber)
« Ma alla fine tutta sta storia del bomberismo non è solo una stupida e totalmente sbagliata adorazione della totale ignoranza dei calciatori e della loro mancanza di qualsivoglia buon gusto? »
(No, direi proprio di no)

Il bomberismo è una corrente religiosa che mette insieme la dottrina stoica di Seneca, l'estasi mistica del Buddhismo e l'ubriachezza molesta di Paul Gascoigne. Nata in una serata mistica "da Mimmo" a cui erano presenti Bobo Vieri, Davide Moscardelli, Dario Hubner e Ighli Vannucchi, essa si diffuse rapidamente in tutto il mondo principalmente grazie all'ignoranza del genere umano. I canali divulgativi usati più spesso dai profeti del bomberismo sono i social network: Facebook, Twitter e Instagram, a testimonianza di come il bomberismo sia una religione al passo coi tempi, a differenza del Cristianesimo o del Partito Democratico.

Il Bomber

Il seguace del bomberismo è denominato Bomber. Ma non stiamo parlando di campioni del calcio in grado di segnare un sacco di goal per le loro squadre come Cristiano Ronaldo, Messi o Moggi ai tempi in cui comprava un paio di rigori a partita. Non si tratta assolutamente di meriti sportivi, il bomber vero è un incrocio tra la sobrietà di Formigoni, la predicazione aristotelica dei Club Dogo, la nerchia suprema di John Holmes e la panza da birra di Ronaldinho.

Le origini di questo mitico personaggio si perdono nella notte dei tempi, una notte in cui ci mancava poco che non si fumassero anche tutta l'erba di San Siro.

Una delle primissime testimonianze della nascita del bomberismo: Adriano ad una conferenza sulla teoria di campo unificato.

Storia del bomberismo

La ricerca dell’origine del Bomberismo è ardua e potrebbe rivelarsi alla fine uno sforzo inutile. Noi crediamo che il bomberismo sia sempre esistito nel Bel Paese. Dai tempi di Sentimenti IV e forse anche prima. Il bomberismo è parte di noi, della nostra Italia. Ma cosa si intende per BOMBERISMO e BOMBER? Il termine “bomber” nasce in Italia per indicare le doti realizzative di attaccanti prolifici. Quello che in Argentina è il Matador, in Inghilterra lo Striker, il Panzer in Germania, in Italia è il BOMBER. I primi bombers vennero riconosciuti in leggendari calciatori della Serie A.

Ma chi può chiamarsi bomber per noi?

Il numero 9 che gioca in una squadra di amatori o massimo in terza categoria, fascetta per tenere la lunga chioma alla Batistuta, pancia alcolica che lo trasforma in un improbabile centravanti di sfondamento. Quell'attaccante da 3 gol a campionato, ma che si sente un leader alla Ibrahimovic. Lui che vive in un paesino di massimo diecimila abitanti e che la domenica dopo la partita va a fare l'aperitivo nel bar più importante della zona con la tenuta sportiva e il borsone e agli amici che lo sfottono per aver fatto cagare, risponde stizzoso: "Non mi passano la palla come si deve, per forza...".

Ecco che nei bar di tutta Italia compaiono i Bomber Senza Apparenti Meriti Sportivi. Tutti noi ne conosciamo uno. Gente chiamata bomber dagli amici che non farebbe gol nemmeno buttandola dentro con le mani. Persone definite dunque con un termine mitologico NON per meriti calcistici ma per altri meriti. Ecco, questi sono gli dei venerati dal bomberismo.

I cardini del culto

Come ogni religione che si rispetti, anche il bomberismo ha i suoi rituali sacri e i suoi dogmi:

  • Lo "Spaccarsi ammerda": come la Messa per i cristiani, lo Shabbat per gli ebrei o il test antidroga per Carrozzieri lo spaccarsi ammerda è il rito di culto ufficiale che ogni buon bomber deve osservare almeno una volta a settimana. Esso potrebbe sembrare agli occhi dei non-adepti del tutto analogo all'uscire il sabato sera, sfondarsi di alcol e/o droghe leggere come il passo di Lucio, farsi delle foto in pose che violano le Convenzioni di Ginevra o con le mandibole a spasso e metterle su Instagram. E in effetti è proprio così, ma ci sono molte più bestemmie.
  • L'ignoranza: condizione necessaria all'essere bomber è l'ignoranza. Nell'ambito del bomberismo questa parola assume un significato ben più ampio di quello comune. Essa traspare da un gesto, da un look, da una minchiata scritta su Twitter, da una cicca fumata nell'intervallo tra primo e secondo tempo, da una rissa scoppiata a bordocampo, in tribuna, per strada, in casa: insomma, l'abito non fa il monaco ma l'ignoranza fa il bomber.
  • La figa: la figa è centrale nella dottrina bomberistica. Il bomber è tenuto a mettere "Mi piace" alle foto di qualche figa illegale almeno cinque volte al giorno (mattina, mezzogiorno, merenda delle quattro, sera, sega di mezzanotte).
  • Le foto: un bomber che si rispetti è solito regalare ai suoi seguaci almeno due icone al giorno. Le foto che i bomber divulgano sono spesso scattate nei luoghi sacri del culto: l'ascensore di un albergo, il cesso di una discoteca oppure il vicolo dove stanno i pusher. Spesso il bomber è attorniato da suoi adepti spaccati ammerda come o più di lui, oppure da sobrie chierichette in bikini.

Tipi di Bomber

Rarissimo esemplare di bomber totale: il maestro Tatanka col suo maglioncino da pusher polacco rappresenta in un solo scatto tutto quello che c'è da dire sul bomberismo.

Classifichiamo ora la fauna bomberistica in base al grado di ignoranza e/o sobrietà.

Bomber elegante

Il bomber elegante è una razza in via d'estinzione: sempre perfetto in completo e cravatta e ciuffo laccato, anche quando scatta sulla fascia per rincorrere un lancio lungo (o la bella figa seduta al primo anello). Egli è un esempio per tutti sia dentro che fuori dal privé, non cadendo mai nella tentazione di scendere in campo col rischio di rovinarsi la pettinatura. Accessori che danno quel tocco di brio in più al look del bomber elegante sono il fazzoletto bianco nel taschino e l'immancabile cobra vivo indossato a mo' di sciarpa. Uno dei più famosi esponenti di questa categoria è Nicklas Bendtner.

Bomber stiloso

Il bomber stiloso è un'evoluzione del bomber elegante, tipicamente la trasformazione avviene dopo il quinto Long Island. Diversi esemplari di questa specie sono considerati fuorilegge per il livello di zarritudine pericolosamente alto. Condizione necessaria all'essere un bomber stiloso è l'avere un qualcosa di fluorescente addosso, siano degli improponibili occhiali da discoteca, sia una cintura in vera pelle di stegosauro, siano i capelli pettinati con la tipica cresta, siano i peli pubici anch'essi pettinati con la tipica cresta. Tra le altre cose il bomber stiloso possiede un campionario intero di magliette da coccobello di Tropea, bianche a maniche lunghe e con lo scollo con i bottoncini che fa tanto immigrato ucraino. Come ogni bomber vero, anche lo stiloso si circonda di donne, solo che quest'ultime ricalcano pari pari il suo stile sobrio: non è raro che abbiano tre tette, i labbroni con tanto di pompetta ad aria compressa incorporata o dei tacchi da trampoliere. Mentori di questa categoria sono Emmanuel Adebayor e Felipe Melo.

Bomber autista

Il bomber autista vive dentro un box auto. Infatti egli sembra compiere qualsiasi azione quotidiana, dal lavarsi i denti allo scollarsi lo scroto dal cavallo, dentro, sopra o in presenza di una macchinina di quelle che per comprarle uno stronzo qualsiasi deve vendere la famiglia, tre polmoni e i sentimenti. È probabile che il bomber autista le intinga nel latte al posto dei biscotti per la colazione. Massimo luminare dei bomber autisti è Djibril Cissé.

Bomber da acchiappo

Cristiano Ronaldo dopo essere andato in doppia cifra con i vodka tonic.

Il bomber da acchiappo è maestro nell'arte del trombare. Prodotto del vivaio tipicamente italiano, questo bomber prende le mosse dall'opera di gente come Fabio Galante e Francesco Coco, ma ovviamente il più grande profeta di tutti è l'insostituibile Bobo Vieri, detto lo sciupaveline per l'incredibile continuità con cui è riuscito a metterla dentro sia alla mora che alla bionda. Sulla scia del Bobone nazionale si muove bene Alessandro Matri, fortunato pene standard d'accoppiamento di Federica Nargi, non esattamente una brutta. Non possiamo poi non citare Davide Bombardini, che con quel cognome solo quello poteva fare.

Bomber spaccatoammerda

Il bomber spaccatoammerda fa dello spaccarsi ammerda la sua ragione di vita, molto più di quanto non facciano altri bomber. Arriva a sostituire il Gatorade nelle borracce con gin tonic. Le sue giornate si svolgono in maniera più irregolare di un'entrata a coltelli uniti sulla giugulare dell'arbitro di porta, tanto che è solito far colazione con Pan di Stelle e Sambuca. Con ghiaccio, perché la mattina si beve leggeri. Le foto che lo ritraggono sono spesso caratterizzate da mandibole delocalizzate dalla loro sede canonica e da sguardi degni del peggior Aquilani. Atavico capostipite della specie il mai banale Paul Gascoigne. Le nuove generazioni sono ben rappresentate da talenti della Grey Goose come David Luiz e Frank Ribery.

Bomber totale

Un vero maestro di vita. Mai, mai banale nell'ostentare la sua tremenda ignoranza a suon di battutacce, di cicchetti al baretto di fianco allo stadio e di partite ai videopoker. Non è pensabile descrivere scientificamente un bomber totale, poiché il coinvolgimento affettivo prende il sopravvento di fronte a questi guru. A costo di essere ripetitivi possiamo solo elencarne alcuni: Dario Hubner, Ighli Vannucchi, Eric Cantona e la barba di Moscardelli.

Voci correlate