Boris Nikolaevič El'cin
Eltsin mostra tutta la sua stima e il suo affetto alla Vodka | |
'Zaя di tutte le Яuššie' (1991-2000), Primo Ministro (1990-1991) | |
Mandato 1991-2000 | |
Preceduto da | URSS |
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Succeduto da | Vladimir I |
Partito politico | RU (Russia Ubriaca) |
Tendenza politica | Putinismo, Alcolismo |
Nascita | Putingrado 1930 |
Morte | 2008 |
Coniuge | La Vodka |
Religione | Umbriachesimo |
Anche se non funziona, anche se non funziona... »
Boris Nikolaevič El'cin (in russo Спирты Водка) è stato un piazzista (nel tempo libero Presidente della Russia Sovietica) che riuscì a vendere il proprio Paese alla mafia in cambio di un bicchiere di vodka, dimenticando però di farsi fare lo scontrino.
Biografia
Infanzia
Eltsin nacque in un distilleria di Volgograd nel 1931. Studiò Economia alla Luiss di Mosca, lavorando per mantenersi gli studi e le bevande esibendosi come cantante sulle navi da crociera insieme al suo fedele amico, Marianj Apićellovic. Dopo la laurea si mise in affari e fondò una socetà tutta sua, la Фининвест.
La Lunga Marcia
Passò i successivi cinque anni vendendo spazzole e frullatori porta a porta per le strade di Kiev, spendendo in vodka tutto quello che guadagnava ubriacandosi e vaneggiando nel suo delirio etilico di essere l'Unto dai Kulaki per salvare la Russia. Ma la grande occasione si presentò davvero quando il suo compagno di bevute Fidelj Confaljonerichka gli chiese di aiutarlo a fanculizzare Gorbaciov e prendere il potere.
In breve, i due comprarono tre televisioni e scesero in sovchoz con una campagna elettorale basata su temi quali il taglio delle tasse sulla prima Dacia, la riforma della Nomenklatura e la lotta all'immigrazione clandestina dalla Cecenia. Formò un'alleanza con i Menscevici giudati da Yurijnko Fienev e i secessionisti della Kamchatka di Ümbeert Božki, e con loro riuscì a prendere il potere cacciando a calci in culo Gorbaciov che si ritirò in Georgia a ciucciarsi la Glasnost.
Lunga vita al Presidente!
Come capo della Grande Madre Russia, Eltsin mise subito in atto il suo piano riformista: sciolse l'Armata Rossa sostituendola con i più efficienti poliziotti di quartiere, privatizzò l'Aeroflot grazie a una cordata che comprendeva Flavio Briatore, Fidel Castro e Topo Gigio, e combatté i giudici contro-contro-rivoluzionari che tentarono invano di incastrarlo per reati inesistenti o comunque già prescritti. In politica estera allacciò relazioni amichevoli con Bill Clinton, che comunque già conosceva per averlo incontrato anni prima in un locale per scambisti.
Tabula rasa alcolizzata
Ma non era tutto rose e fiori: prima di ogni decisione importante infatti Eltsin si rivolgeva al suo più fidato consigliere, una bottiglia di vodka, e questo iniziava a intaccare la sua salute. Il suo fegato lo aveva già lasciato anni prima, e un brutto giorno anche la milza lo abbandonò, lasciandogli un biglietto in cui lo informava che andava a vivere con un entomologo kazako astemio. Nel 1993 venne ricoverato per una crisi epilettica che lo colse dopo aver conosciuto un tale Massimo D'Alema a una Festa dell'Unità. Nel 1996 subì un nuovo intervento, stavolta per asportarsi la cravatta. Sembrava essersi ristabilito, ma nel 2007, mentre si trovava in Bosnia a cazzeggiare con il fraterno amico Slobodan Milosevic, bevve per sbaglio un bicchiere di cedrata della figlia di questi, scambiandola per centerbe. Il contatto con l'analcolico fu fatale per il suo cuore, e lo stroncò.
Il Libretto Rosso di Eltsin
In esclusiva, la lista dei cinque peggiori nemici e dei cinque migliori amici di Boris Eltsin:
Amici
- Vodka
- Tenero Coniglietto Rosa (in realtà allucinazione etilica prodotta da quanto di cui sopra)
- George Best
- Vladimir Putin
- La cagnetta Laika
Nemici
Curiosità
- C'è chi afferma che Boris Eltsin fosse alcolizzato[citazione necessaria]. Secondo altri, consumava quantità di alcol normali per un uomo di etnia russa.
- È uno dei pochi russi il cui nome non sembra uno scioglilingua
- Malgrado le apparenze, la serie Boris non è dedicata a lui
Voci correlate
Preceduto da: Mikail Gorbaciov |
Zaя di tutte le Яussie 1991-1999 |
Succeduto da: Vladimir Putin |
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