Bronzi di Riace
I Bronzi di Riace (conosciuti nel mondo anche come Sbronzi di Riace, Bonzi di Riace o Stronzi di Riace) sono due statue greche attualmente conservate nello sgabuzzino delle scope di Palazzo Campanella, a Reggio Calabria. I bronzi di riace sono dei bronzi in oro sbronzato con una cosiddetta bomba di Hiroshima che uccise trump nel 576 a. c. questo evento sconvolse il mondo, così venne deciso di chiamarli così.
Il ritrovamento
Nel lontano 1972 un sub dilettante notò sul fondale marino qualcosa che a prima vista sembrava la mano di un nero nell'atto di fargli il dito medio. Preoccupato chiamò i carabinieri, pensando che si trattasse di un vù cumprà buttato in mare da qualche bagnante disperato. Tutti furono sorpresi quando i sommozzatori trovarono solo due statue.
I carabinieri del nucleo sommozzatori cercarono di recuperarle, ma avevano finito le bombole dell'aria perché erano state usate tutte per gonfiare i palloni per il torneo di beach volley.
Allora i carabinieri dovettero sospendere il torneo, fregare i palloni e scappare da torme di bambini inferociti, per poi buttare i palloni in mare e legarli alle statue per farle risalire in superficie. Così venne finalmente recuperata la prima statua, che venne subito portata in ospedale per accertamenti. Le vennero diagnosticati reumatismi dovuti all'umidità.
L'altro bronzo fece un tuffo a bomba dai galleggianti appena uscito dall'acqua, con conseguente scarica di bestemmie da parte dell'equipaggio e ricerca di nuovi palloni.
Dopo il recupero il primo bronzo venne denominato con la lettera A (dim. di Ammazza che figaccione) e il secondo con la lettera B (dim. di Bonazzo).
Restauri
Il restauro venne affidato ad un team di fancazzisti sottopagati. Vennero grattate via dalle statue una quantità industriale di frutti di mare, che vennero usati per pagare il vitto ai restauratori. Successivamente venne rimossa una quantità di sale che bastò a condire le insalatine del team per una settimana. Tempo dopo il team di restauro finì per rovinare l'intera strumentazione a forza di sgusciare via cozze, per cui le statue furono mandate a Firenze. Lì i restauratori finirono il lavoro, dopo 5 anni, 50.000 vongole grattate via e 5000 bicchieri di vino bianco, che con le vongole ci sta benissimo.
Ipotesi e seghe mentali varie
Dati certi
Un team di grecisti riunitosi a Riace, dopo due settimane di discussioni, intimidazioni e attentati sull'autostrada, hanno concordato all'unisono che le due statue sono fatte di qualcosa e sono state certamente scolpite da qualcuno.
Il loro stile di costruzione è detto Severo, perché se sbagliavi a scolpire le statue il maestro di scultura si incazzava non poco.
Materiali
Secondo un'ipotesi in realtà i bronzi furono forgiati con le monetine da un centesimo di Euro perché gli antichi non sapevano cosa farne. Altri pensano che i bronzi siano stati un modo degli antichi per riciclare una vecchia batteria di pentole. Qualcuno pensa ancora che i bronzi siano fatti di bronzo, ma nessuno ci crede perché sennò sarebbe troppo ovvio.
Durante il restauro si è scoperto che alcuni denti dei bronzi sono d'argento. Secondo l'ipotesi di mio cuggino sono la conseguenza dell'eccessivo utilizzo di dentifricio Silvercare nella loro igiene orale. La presenza di calcare nel bianco dell'occhio di entrambe le statue fa ipotizzare che i bronzi non curavano molto l'igiene personale, o semplicemente non utilizzavano Viakal.
Identità dei Bronzi
Qualcuno ha ipotizzato che le due statue raffigurino in realtà due uomini ubriachi: a confermare la tesi è la loro nudità e la posizione della mano sinistra, che può tranquillamente tenere in mano un boccale pieno di birra.
Secondo altri, i due bronzi non sarebbero altro che due partecipanti ad un gay pride ritratti mentre facevano l'autostop per tornare a casa. Ipotesi più accreditate indicano i bronzi come nanetti da giardino personali di Pitagora di Reggio, o come manichini per le esercitazioni della Croce Rossa.
L'ipotesi più accreditata dice che i bronzi raffigurino Eteocle e Polinice, due fratelli che si odiavano perché entrambi andavano in giro nudi per cercare di rimorchiare e si fregavano le donne a vicenda finché un giorno si uccisero a vicenda durante una rissa al bar. Quest'ipotesi è infondata, in quanto se i due si fossero odiati così tanto di certo non sarebbero stati così vicini per 2000 e passa anni.
Attualità
Secondo una ricerca no profit i bronzi,nella realtà,servivano a delimitare uno stabilimento balneare "moderno", risalente al 500 a.C. circa, fatto da night club, spiagge per nudisti, club privè, pub. Infatti la mano destrà serviva a tenere delle torce accese al fine di segnalare la posizione di attracco per le navi. La mano sinistra, invece, l'asta per far svettare la bandierina blu. I bronzi hanno rappresentato l'ombelico del mondo della Magna Grecia. Con il giungere dei Romani la festa finisce. I Romani pretendevano che tutti dovevano pagare le tasse ma, secondo la cultura del tempo, emulata alla grande al giorno d'oggi, i proprietari dello stabilimento non ci stavano. Per non pagare i tributi annuali, più gli arretrati con tanto di interesse (IMUS compresa), hanno cancellato ogni traccia, prima che giungessero gli esattori, e buttarono le statue in mare. Le torcie sono state vendute al mercato nero. Fonti anonime affermano di averle viste ad Olimipia durante l'esibizione di giochi olimpici (stranamente con il giungere dell'impero Romano in Grecia hanno perso importanza). Le bandierine hanno preso una piega differente. Infatti sono diventate la moda del momento e tutt'oggi sono usate da tutti i paesi per gli usi più svariati. Secondo il ricercatore l'idea, per evadere l'erario romano, era buona. All'epoca affondare un qualcosa in mare voleva dire sprofondare nell'abisso (ignoravano che ci fosse un fondo).
Storia recente
Recentemente i bronzi sono scappati da Palazzo Campanella per motivazioni ignote. La più probabile è che si siano rotti le palle di stare immobili e abbiano deciso di farsi una bella vacanza in montagna. Sono stati avvistati l'ultima volta mentre strisciavano furtivamente sotto il banco informazioni del palazzo.
Curiosità
- La retina sulla testa dei bronzi obbligava ai bagnanti di usarla quando andavano nell'acqua evitando così di spargere capelli.
- I bronzi sono stati fonti la principale fonte di ispirazione per Bin Laden. Segni tangibili sono stati riscontrati nella sua lunga barba e nella volontà di essere sepolto in mare, alla sua morte.
- Il bronzo B ha perso l'occhio sinistro giocando a Briscola.
- Con i recenti tagli alla sanità, fatti dal Ministero della Salute, il bronzo B è ancora in lista di attesa per la cura della scogliosi. Il bronzo A, invece, per la cura della vistosa ernia all'inguine.