Giordano Bruno
Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) è stato un filosofo, un frate domenicano e un calciatore della Clericus Cup nelle stagioni 1592-1600. Pensatore innovativo, fu il primo uomo sulla terra a non credere in Dio. Proprio per questo, San Pietro scese dal Cielo e lo punì bruciandolo vivo col suo fiato mortale. O così dicono gli archivi parrocchiali.
In virtù delle sue teorie sulla reincarnazione, si è reincarnato nel XX Secolo in Bruno Giordano (Roma, 13 agosto 1956), ex-calciatore italiano, bandiera della Lazio, di ruolo attaccante. Verrà condannato anch'egli al rogo per un'inchiesta sul calcio scommesse.
Biografia
La giovinezza
Nato in un piccolo borgo dello Status quo, grosso modo tra l'Europa e l'Asia Argento, Giordano, detto Brunello, fu sin da piccolo segnato dall'esperienza del peccato. L'infanzia fu un periodo molto difficile, la madre morì prima che lui nascesse, e la gravidanza fu portata a termine da suo padre. Costui, uomo colto e di sani principi morali, tuttavia malato di omosessualità, fu bruciato sul rogo nei primi anni '60 dai giacobini. L'immagine del padre che arrostiva colpì profondamente il piccolo Giordano, che da quel giorno preferì essere vegetariano[1].
Temporaneamente ospitato presso l'asilo di Rignano Flaminio, fu poi avviato alla carriera ecclesiastica presso il monastero di San Giovese, ma con scarsi risultati. Chiese quindi il trasferimento all'Università Cattolica di Roma, ma mai lo ottenne. «Temperamento troppo focoso» dissero.
Trasferitosi a Berna, conobbe Italo Calvino e Martin Luther King, noti eretici protestanti, già ricercati dai servizi segreti vaticani.
Insieme ai due loschi individui, Giordano cominciò a frequentare cattive compagnie, che a poco a poco gli riempirono la testa di idee sconclusionate, come il fatto che la Terra girasse intorno al Sole o che l'uomo discendesse dalla scimmia.
In preda ad una profonda crisi filosofica[2] si rifugiò a Marina di Capodogliola, nell'Appennino svizzero, dove, in 12 anni di reclusione, non cavò un ragno dal buco. Quasi sull'orlo del suicidio, nel 1581, arrivarono finalmente anche in Svizzera i LIBRI, entità cartacee contenenti codici culturali, simili ai nostri elenchi telefonici. Giordano Bruno poté così sviluppare il noto pensiero filosofico che tanta fortuna gli procurerà negli anni a venire.
Gli anni di piombo
Tornato a Roma negli anni '80, trovò la città in grande fermento. Papa Giovanni GT aveva intenzione di approvare la Legge di Gravità, che impediva ai cristiani di spiccare il volo verso il Nirvana e li teneva coi piedi per terra. Si erano generate numerose manifestazioni di protesta tra la gioventù romana, tra cui spiccavano i girondini di Nanni Moretti e i fieti di Pepè Romeo.
Comprensibilmente era l'occasione migliore per diffondere i propri ideali eretici, e Giordano Bruno non si lasciò sfuggire l'occasione. Intorno a lui si formò una nutrita schiera di ex-ciellini, delusi di sinistra e olandesi volanti. Per non parlare di quei porci degli anticlericali, che osavano mettere in dubbio persino l'autorità del Santo Padre! Bruno organizzò numerose manifestazioni non autorizzate, e la notizia non tardò ad arrivare alle avide orecchie del terribile Cardinal Ruini, capo dei servizi segreti vaticani e ministro di tutto.
Lo scandalo scoppiò tuttavia nel 1592, quando Giordano dichiarò pubblicamente che gli era apparsa in sogno la Madonna[3]. La Santa Vergine, oltretutto, non si era limitata a portargli lo Spirito Santo, ma era comparsa attraverso uno Stargate in compagnia di due extraterrestri verdi, rivelandogli che suo figlio era in realtà un alieno e viveva tranquillo sul pianeta Pingo.
La reazione della Chiesa
Non tardò a tuonare il contrattacco dell'Ortodossia. In quegli anni era asceso al soglio pontificio Papa Tenochtitlán, implacabile avversario dell'eresia, che ordinò di arrestare tutti i sovversivi e i vandali che avessero osato sfidare l'autorità del divin pastore.
Il 4 luglio in Vaticano, durante i festeggiamenti per l'Indipendence Day, il cardinal Ruini stese un verbale sul Caso Bruno, di cui uno stralcio:
Il giorno seguente, fu dunque notificata a Bruno la Scomunica e il BAN a vita dai territori di Vatikan.org. Un drappello di guardie svizzere lo prelevò dalla sua casa e lo spedì in confino a Gorizia sul Reno.
Troppo determinato era tuttavia il carattere di Giordano, che dopo 8 anni di esilio, 3 mogli, 2 figli e un cane, decise di avere la sua rivincita sul Pontefice. Entrato nell'iperspazio, si teletrasportò a Città del Vaticano, eludendo la sorveglianza delle suore paoline.
La filosofia
Ci tocca a questo punto trattare dell'articolato pensiero filosofico di Giordano Bruno. Un uomo molto controverso, che formulò un'originalissima dottrina ideologica, talmente complessa che richiederebbe almeno due pagine di spiegazione. Noi tuttavia siamo per il metodo Pallemberg[4] ovvero la teoria del disimpegno, e tratteremo l'argomento solo per sommi capi.
In particolare, ci si rifà al compendio del professor Gianni Cattolicone, uscito insieme all'inserto moda dell'Almanacco della Casalinga, tra febbraio e marzo del 1939.
Secondo Cattolicone, Giordano Bruno era uno che sostanzialmente voleva farsi bruciare. Questa è l'unica teoria plausibile che possa spiegare come sia nato il suo pensiero tanto irriverente. Le principali idee della sua filosofia erano così blasfeme che perfino oggi sarebbe messo al rogo, senza che nessuno potrebbe dar torto alla Chiesa. Le teorie da lui supportate infatti erano:
- la non verginità della Madonna
- la non divinità di Gesù
- l'inutilità della Trinità
- la reincarnazione dell'anima
- l'infinità dei mondi
- Dio aveva l'aspetto di merluzzo
- i Re Magi erano froci
Insomma, voleva proprio farsi bruciare.
Per peggiorare la sua reputazione, la chiesa lo racconta come un uomo dissoluto e peccatore, così depravato da osare addirittura bere il latte scaduto. L'Inquisizione apprezzava che Bruno ogni volta ricusasse, ma c'era una cosa che davvero non gli perdonava: pisciava seduto. Quella fu davvero la scintilla che fece traboccare il vaso di Pandora.
La morte
Tornato a Roma, l'otto 8bre 1600, Giordano Bruno chiese di poter avere un'udienza con S.S. il Papa, citofonando ripetutamente alla Basilica di San Pietro. Il Santo Padre tuttavia, che ben poco voleva aver a che fare con l'insistente eretico, ordinò che fosse arrestato e condotto in carcere.
A quanto dicono gli archivi vaticani, le milizie pontificie lo trovarono nella chiesa di San Paolo IMI, intento a rubare alcune ostie dal tabernacolo.[citazione necessaria] Una volta circondato, Giordano si calò le brache e strillò: «ve lo dimostro io se son Bruno o no!»
Fu condotto con la forza presso il tribunale dell'Inquisizione, le accuse nei suoi confronti erano pesanti. Citiamo a mo' di esempio alcune di esse: "Fautor di vilipendio alla religione", aver proclamato: "che Cristo è un cane becco [...] ed alzando la mano faceva le fiche al cielo"[5], "Contrabbando di Estathè" e "New York, New York".
L'Inquisizione alla fine riuscì a incriminarlo per Atti osceni a casa sua e Libertà di pensiero. Così, grazie a facilitazioni legali, velocizzarono il processo di cremazione. Tutto il resto è storia, Amen. Cenere alla cenere e Giordano alla polvere.
Le opere e gli scritti
Teologo di rilievo e soprattutto grande cuoco, Giordano Bruno scrisse parecchi libri e saggi sulle verità del mondo a lui contemporaneo:
- Gli Eroici furori: lo scritto più importante di Bruno, tradotto in più di due lingue: il francese, il birmano e l'origami. Raccoglie l'intera teologia del filosofo e il rapporto completo dei suoi viaggi interstellari attraverso lo Stargate. La narrazione comincia quando Bruno e il colonnello Jack O'Neill della serie TV Stargate decidono di compiere un mirabile viaggio verso il paese di Salcazzo, a incontrare Marco Polo, lo scopritore del Polo. Perdutisi tuttavia nella selva oscura, comprendono di aver sbagliato libro ed evitano fortunosamente i malvagi demoni Copyright. Il romanzo si conclude con una famosa disquisizione filosofica dell'autore, contro il malcostume e le superstizioni della Chiesa, giusto per avere un minimo di mercato presso i fricchettoni anticlericali.
- Ars memoriae: interessante trattato sul corretto utilizzo dei post-it. Pare che nel libro fossero elencate le principali tecniche per la memorizzazione visiva, uditiva e intestinale, con ampi commenti e note dell'autore. Purtroppo Giordano si dimenticò di pubblicare il libro, che è quindi andato perduto.
- De Magia: manuale di magia e prestidigitazione per piccoli stregoni. Completo di formule incantate e divertenti immagini da colorare, è stato usato per anni come testo scolastico al liceo classico H.O. Gwarts.
- De Magistris: biografia del giudice Luigi De Magistris, in vista della sua candidatura a sindaco del Regno delle Due Sicilie.
- De Barbiere Siviliae: elenco minuzioso dei migliori parrucchieri per signori nella città andalusa. Tutti meravigliati per la straordinaria nerezza dei capelli di Giordano, in molti si offrono per tagliarglieli, ma la sua terribile fobia per le punte non arrotondate impedisce a chiunque di acconciarlo.
- Summa terminorum metaphysicorum: opera di carattere mistico-matematico, affronta il tema della metempsicosi senza però spiegare cosa la parola significhi.
- Quando ho dato merda al Dalai Lama: cronaca dello storico incontro avvenuto tra Bruno e la quintordicesima reincarnazione del Budda. Considerato un Vangelo per tutti gli umoristi moderni, come Luttazzi, Benni o E.A. Poe, Giordano racconta di aver assistito ad una conferenza del Dalai Lama sull'apertura delle serrande, e di essere intervenuto pubblicamente con affermazioni piccanti e irriverenti. All'invito da parte del santone di allontanarsi dall'aula, Bruno decide di defecare davanti a tutti, affermando poi che il pudore è il più spregevole dei vizi.
- Album figurine Panini '68/'69: raccolta integrale di adesivi del più famoso album del Medioevo.
- Il nuovissimo Testamento: creduto per anni un'opera eretica in polemica con il libro fantasy: La Bibbia, raccoglie invece le ultime volontà di Bruno. Nelle prime pagine esprime il desiderio di essere cremato. Il suo errore sarà di non aver aggiunto "dopo la mia morte".
- La cena delle ceneri: opera postuma.
Bruno Giordano
- Giornalista da bar del FC Messina : Mister la squadra è penultima in classifica.
- Giordano Bruno prima di essere bruciato per l'ennesima volta : E allora? Dov'è il problema?
Nel 1956, proprio grazie alla reincarnazione delle anime in cui fermamente credeva, Giordano Bruno rinasce sotto forma di contadino laziale, di nome Bruno Giordano, dopo essersi reincarnato in:
- un castoro
- Papa Clemente IX
- un cactus
- Voltaire
- Toro Seduto
- Sigmund Freud
- il XIII Dalai Lama
- una muffa
Sotto le spoglie di Bruno Giordano diventerà calciatore della Lazio e la aiuterà a sprofondare nel baratro del calcio scommesse. Per tale motivo il giudice sportivo lo ricondannerà al rogo. Successivamente la pena fu comminata in una permanenza forzata nelle serie minori del calcio italiano come allenatore, pena tuttora in atto che l'ha portato ad essere esonerato anche dal Tivoli FC in Serie D ed al fallimento della Reggiana. Tra le sue imprese di questa vita citiamo anche l'approdo in Trinacria, dove ha portato ad una tranquilla retrocessione il FC Messina, facendolo pure fallire l'anno seguente.
Note
- ^ Il Veget-arianesimo era una nota teoria di supremazia razziale diffusa dai Saiyan in Germania
- ^ Contrasse infatti una diarrea fulminante.
- ^ Niente popò di meno che.
- ^ Si ringraziano i docenti Aldo, Giovanni e Aldo
- ^ Citazione assolutamente reale, fonte Wikipedia
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