Bruno Pizzul

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Eccolo Bruno, i genitori decisero di dargli questo nome perché alquanto brunello...
« Secondo me ce la portiamo a casa! »
(Pizzul all'89° minuto di ogni partita importante dell'Italia)
« E ora il quadro psicologico si rovescia a nostro favore »
(Pizzul dopo il tiro di rigore realizzato da Evani contro il Brasile: da quel momento in avanti l'Italia sbaglierà i rimanenti rigori, e il Brasile li segnerà tutti vincendo il Mondiale)
« Questa nave è inaffondabile! »
(Pizzul sul Titanic)
« È l'89° ormai, cosa può succedere? »
(Pizzul 15 secondi prima del goal di Caniggia ai mondiali del 1990)
« Signori è il 90°, ormai è fatta ! »
(Pizzul 10 secondi prima del 1-1 della Francia agli Europei del 2000)
« ...e ora i supplementari, due quarti d'ora da quindici minuti l'uno »
(Pizzul prima dei tempi supplementari)
« Forse Trapattoni dovrebbe mettere qualche rigorista! »
(Pizzul poco prima del golden gol della Corea del Sud ai mondiali del 2002)
« Signori, Roberto Baggio, uno che i rigori non li sbaglia mai! »
(Pizzul prima del rigore di Baggio nella finale dei mondiali del '94)
« Eh sì, i mondiali sono oramai vostri! »
(Bruno Pizzul ospite ad una trasmissione francese)
« Merd! »
(i francesi toccano ferro)
« Sììì!!!Gollllll! L'Italia è campione del mondo! Una gioia indescrivibileeeeeeh! »
(Bruno Pizzul su frase che non è mai riuscito a dire)

Bruno Pizzul (nome completo: Brunello Pizzul - Montalcino, 1938) è semplicemente un infallibile iettatore.

Vita

Nato a Montalcino nel 1938 d.C. (dopo Chianti)[1], Bruno mostrò una particolare propensione a fare attraversare gatti neri per la strada, attirando una sfiga colossale a chiunque gli stesse vicino nel raggio di 30 metri. Questa sua capacità sembra che lo convinse a diventare giornalista sportivo e, dopo secoli di carriera, divenne nel 1986 telecronista ufficiale della Nazionale di calcio italiana. Dopo una serie di alti e bassi dovuta a delle pustole sul glande che gli si manifestarono durante il mondiale 1994, il nostro Bruno adesso lavora per LA7, sempre facendo il suo sporco lavoro di telecronista alticcio e iettatore.

È l'inventore del termine porta-sfiga "Lotteria dei rigori", grazie al quale nessuna squadra di calcio italiana - dai pulcini in su - è mai riuscita durante l'era Pizzul a vincere qualcosa ai rigori, nemmeno la Coppa del Nonno.

Carriera

La sua carriera di telecronista iniziò nel 1986 alla RAI, dove venne scelto per commentare le partite della Nazionale al mondiale, dove partecipava come campione in carica. Quell'anno l'Italia venne eliminata agli ottavi dall'Arcigay.

Quattro anni dopo fu la volta dei mondiali del 1990. Venivano giocati in casa, la squadra era fortissima, sembrava che non ci potesse essere Pizzul che tenesse, quel mondiale era destinato a noi. E invece no. L'Italia arrivò tranquilla in semifinale finché una minchiata del fino ad allora perfetto Walter Zenga regalò all'Argentina un gollonzo di cui ci vergogniamo ancora oggi. La partita andò quindi ai rigori, dove la sfiga mediatica di Pizzul potè liberarsi potente come il peto di un obeso.

L'Italia venne infatti eliminata, ai rigori fu decisivo l'errore di Donadoni. Da lì iniziò una serie di eliminazioni mondiali ai rigori a dir poco balorde. Nel 1994 arrivammo in finale contro il Brasile grazie alle già citate pustole sul glande che debilitarono la potenza iettatrice di Bruno, ma in finale, ai rigori, Pizzul ritornò alla grande, talmente alla grande che Roberto Baggio, uno che non sbaglia un tiro nemmeno se ci si mette d'impegno, calcia il pallone in faccia al venditore di noccioline sull'ultimo anello dello stadio, regalando così ai carioca l'ennesimo titolo mondiale. Nel 1998 l'eliminazione arriva ai quarti, sempre ai rigori e ancora per mano degli effeminati.

Ma è nel quadriennio 2000-2004 che Pizzul, prossimo al pensionamento, decide di dar fuoco alle polveri. Si comincia con gli Europei del 2000: l'Italia arriva in finale contro la Francia dopo aver compiuto un cammino degno di quello del profeta Mosè attraverso il deserto. L'Italia è in vantaggio, e dopo 93 minuti e 30 secondi di autentica sofferenza, la partita sta per finire. Pizzul non ce la fa più, e annuncia in diretta la tanto attesa vittoria, ed è lì che si consuma il dramma: le checche d'Oltralpe giocando d'astuzia attirano l'attenzione dell'arbitro con uno spogliarello integrale di Emmanuel Petit, e così riescono a ribaltare il risultato laureandosi Campioni d'Europa al posto nostro. Pubblico ammutolito, Pizzul non pervenuto.

L'ultimo mondiale di Pizzul è quello in Giapporea nel 2002 e anche questo, manco a dirlo, è una disgrazia. L'Italia passò per miracolo la fase a gironi, salvo poi essere eliminata da Byron Moreno (ops, scusate, dalla Corea) agli ottavi di finale. Il mondiale 2006 è stato il primo mondiale dell'era dopo-Pizzul. L'Italia vince la coppa del mondo. La maledizione è finita.

Postumi di sfiga

  • Nell'estate del 2007 l'emittente La7 richiama Pizzul in servizio per affidargli la telecronaca delle partite che hanno scandito il cammino iridato dell'Italia al mondiale di Germania dell'anno precedente. Stranamente, in questi Mondiali commentati in differita da Pizzul è la Francia e non l'Italia a laurearsi campione del mondo.
  • Nell' estate del 2010 viene chiamato dalla Sampdoria per presentare le maglie ufficiali per la stagione 2010-2011, in questa occasione Bruno compì uno dei suoi più grandi capolavori: la Samp, infatti, riusci a passare dall'approdo in Champions League dell'anno precedente alla retrocessione in Serie B.

Curiosità

Le prostitute brasiliane si avviano alla statua per esercitare la loro professione.
  • È stato eletto dagli italiani come il telecronista più avvinazzato della storia del calcio.
  • In Brasile dopo il mondiale del 1994 i carioca gli hanno dedicato una statua sotto alla quale abitualmente sostano le prostitute.
  • Il 5 maggio 2002 si narra che Bruno Pizzul si sia recato in una ricevitoria SNAI puntando 10.000 € sulla vittoria dell'Inter contro la Lazio. Sicuro della sua vittoria acquistò un'intera produzione di Brunello, come si può vedere dalla foto sopra.
  • La sua esclamazione più celebre è senz'altro "Gooooollllllaaa" (pronunciata con la "o" leggermente chiusa).

Altre frasi celebri: "cambia giuoco", "saltano in molti", "eeehhh giuoca bene la nazionale", "eeeehhhh.....", "sa-sa-sa ATTENZIONEEEE!!!!!!!!!", "parte il traversoneeee!".

  • Pizzul è l'unico commentatore televisivo al mondo che riesce sempre a sbagliare i nomi di tutte le persone in campo, incluso l'arbitro, i guardalinee e i raccattapalle.

Note

  1. ^ Dove, secondo una notizia circolata su Internet, pare che sia morto il 13 ottobre 2009.