Bucentauro
Il bucentauro è un animale mostruoso della mitologia classica. Vabbè, mostruoso... non è che l'Idra di Lerna possa definirsi un cucciolotto puccioso, ed anche Steve Buscemi quanto a paura fa il suo. È che manca proprio il senso della misura, del valore delle parole, a volte è facile stare sul pulpito e dire che quello è brutto, quello fa schifo, ma vi siete mai guardati allo specchio?
Ma di diamine stavo parl... ah, si!
Diversamente dal Minotauro, che presenta caratteristiche toro-uomo mischiate a cazzo di cane, in questo caso vi è una distinzione netta data dal corpo di bue, dal busto umano e dalla testa di cazzo.
In effetti è più simile al centauro, ma con un carattere veramente pessimo.
- Studentessa : Professore, come faccio a distinguerlo dal centauro?
- Professore : Il bucentauro ha più corna, il centauro più minchia.
Tra tutte le creature mitologiche è la meno studiata, facendo un parallelismo forzato a bestia: se fosse una squadra di calcio, sarebbe il Calangianus del campionato di Eccellenza della Sardegna. Occupa il quarto posto della classifica Cose che interessano a meno dello 0,1% dell'umanità, esattamente tra il "Rituale di accoppiamento dell'eterocefalo glabro" e il "Titolo di studio che possiede Fiammetta Cicogna".
Araldica
Il nostro Comune vanta origini antiche, ha scelto questo simbolo sullo stemma perché il bruc... la bucc...
Assuntina che roba è quella cosa sullo stemma? »
La raffigurazione araldica di un bucentauro è rarissima, da un lato perché a sapere della sua esistenza non si è mai andati sopra il 2% della popolazione mondiale, ma anche perché non si conoscono doti di rilievo del bestio che possano costituire vanto araldico. Per il "valore e animo nobile" si sceglie il cavallo, per sottolineare che la famiglia "c'ha du' palle così" in genere si predilige un toro, per le doti di "eloquenza e persuasione" si sceglie la sirena. A questo punto è logico supporre che, adottando il bucentauro femmina, si volesse evidenziare l'insieme di tutte queste cose. L'alternativa è inquietante, accomunare attributi da toro e tette porta inesorabilmente verso il travestito brasiliano, di cui non si ha menzione in araldica ma che campeggia sul biglietto da visita di un'ex presidente della regione Lazio.
I vari modelli
Per far fronte alle richieste di una clientela in costante aumento, e sempre più esigente, la fabbrica dei bucentauri ha ampliato l'offerta con modelli in grado di soddisfare anche i palati più raffinati.
- Bucentauro: versione base, un idiota che va in giro con un paio di ruote e altrettante corna.
- Baucentauro: accessorio opzionale del precedente modello, un tocco di classe che meriterebbe una toccatina di paralisi[1].
- Bùcentauro: destinato al simpaticone di turno, è identico alla versione base ma con meno corna e più stronzaggine.
- Brucentauro: ideale per animare le feste notturne. Acquistando a parte mezza quintalata di tritolo si ottiene l'amatissimo Bum!centauro.
- Buecentauro: destinato al mercato estero. In Italia non ha ottenuto le necessarie autorizzazioni, purtroppo non era stata depositata la prevista documentazione indispensabile per ottenere il nulla òsta.
- Blucentauro: versione economica per gli operai. È realizzato in cartongesso, plastica e corda, il tutto tenuto assieme da abbondante colla vinilica e preghiere.
Note
- ^ al padrone