Caccia al cristiano
La caccia al cristiano, sport tra i più antichi, è presente in tutto il mondo da quasi duemila anni, progenitore di sport più recenti come la caccia alla volpe e quella al nusbari, rimane una delle attività ludiche preferite di tutte le religioni mondiali, tranne, ovviamente il Cristianesimo.
Nel 2008 la caccia al cristiano venne proposta come sport olimpico ma venne rifiutata agli ultimi secondi perché la commissione olimpica predilesse, con una decisione molto controversa, lo sport della lippa; questo portò non pochi disagi ai commissari che vennero assaliti più volte dai praticanti dello sport.
Storia
La caccia al cristiano nasce approssimativamente intorno al 33 d.C.; il precursore dello sport fu Giuda insieme a tutto il suo popolo, gli ebrei, che in quell'anno perseguitarono e mandarono a morte il primo di tutti i cristiani, Gesù Cristo. Nonostante l'uccisione di Cristo per i cristiani quei tempi erano abbastanza rosei: vivevano di rendita grazie ai vari strozzinaggi che avevano fatto quando erano ancora ebrei e potevano godere di un loro staterello che non era ancora minacciato dai musulmani cattivi perché protetto dall'Impero Romano. Le cose cominciarono a degenerare quando l'imperatore Nerone, grande artista e sportivo, diede fuoco a Roma per allenare i romani al salto in lungo sulle travi infuocate e la corsa, sport che si sarebbero svolti nelle ormai prossime olimpiadi in Grecia; i risultati furono però disastrosi, i romani non solo non riuscirono a conseguire risultati validi ma se la presero pure con l'imperatore, che dovette trovare al più presto un modo per togliersi da quell'impiccio; l'unica soluzione sembrava quella di trovare qualcuno su cui scaricare tutte le colpe. Il problema però era trovare questo scaricabarile, allora Nerone tirò fuori dal cassetto della sua scrivania il minidizionario del cinico - versione 1° secolo D.C. e, consultando la voce capro espiatorio, trovò tra i sinonimi del termine la parola "cristiano" e, uscendo dal balcone di Piazza Venezia, tuonò:
Da quel momento la caccia al cristiano diventò lo sport di stato, rimanendolo fino ai primi anni del '900 sostituito poi dal calcio, a sua volta spodestato nei primi anni del duemila dal tiro al terrone.
I tempi di Nerone furono l'età d'oro della caccia al cristiano che, secondo le cronache dell'epoca, se adeguatamente lavorato poteva diventare anche un combustibile alternativo. In quei tempi nella Roma imperiale si diffuse in maniera capillare la praticissima torcia al cristiano che sfruttava l'incredibile infiammabilità dei religiosi per poter creare luce ed energia a basso costo che perdurava anche intere giornate.
Dopo il periodo di Nerone si ebbe però una flessione di questo sport, che venne ripraticato per poco sotto la corte prima di Domiziano ,che tentò di rendere più elitario lo sport cacciando solamente cristiani che tentavano di congiurare contro di lui, e dopo sotto Traiano, considerato uno degli imperatori più deleteri per lo sport: infatti diede la possibilità ai cristiani di scampare alla morte in caso abiurassero la propria religione; questa regola venne ben presto abolita dall'imperatore Marco Aurelio perché considerata antisportiva. Marco Aurelio fu uno dei maggiori atleti della caccia al cristiano, inventava personalmente le scuse più fantasiose come "aveva i calzini spaiati" oppure "non ha messo il basilico sulla pizza" per far processare e uccidere i cristiani; questa sua passione durò poco, annoiato da questo sport decise di darsi al bungee jumping senza fili dando perciò inizio a una nuova lotta per la successione al trono dell'Impero Romano e conseguente cambio di regole dello sport. Infine si ebbe l'ultima ma grandissima spinta di questo sport sotto l'imperatore Diocleziano, che riempì i fondi dei club della caccia sparsi in tutto l'Impero, dando nuove possibilità ai cacciatori che si dotarono di tutte le armi più all'avanguardia come gli archi con ottica e le lance radiocomandate.
Recentemente
Recentemente la caccia al cristiano dopo anni in cui venne quasi dimenticata è ritornata ad avere consensi sopratutto nei paesi a maggioranza islamica. Un esempio di questo può essere l'Iran che dopo l'insediamento a capo del governo di Ahmaninejad ha elevato la caccia al cristiano come sport nazionale oppure in Iraq dove si gioca una variante del gioco chiamata "Caccia al cristiano esportatore di democrazia". Curioso capire i processi culturali che ci sono dietro alla diffusione di questo sport nei paesi medio orientali. Sociologi di fame mondiale affermano che potrebbe essere una sorta di vendetta nei confronti delle crociate dove, più che la caccia al cristiano, si praticava quella al musulmano. Altre teorie elaborate da un summit di studiosi capitanati da Eva Angelina e Rita Dalla Chiesa supporrebbero che il vero motivo della diffusione dello sport in quei paesi sia semplicemente la voglia dei musulmani di sparare a qualcosa che non siano le proprie mogli.
Ancora più recentemente
Questa voce o sezione è così recente da soffrire sicuramente di recentismo (...e di aerofagia). Nel modificarla considera gli eventi recenti, nonostante siano sicuramente meno recenti di questi in una prospettiva storica, poi fai un respiro, fregatene, e continua a scrivere; meglio ancora se assurdità totalmente false (ma comunque meno recenti di queste). |
Ancora più recentemente in India si tentò di far conoscere alla popolazione questo sport che riscosse successi degni di nota sopratutto nelle regioni indiane più religiosamente intolleranti. Venne infatti creata una federazione, la F.I.C.A.C. (Federazione Indiana Caccia Al Cristiano) e vennero organizzati più tornei sportivi. Il declino in queste zone si ebbe quando gli abitanti capirono che avrebbero potuto far del male alle mucche colpendole accidentalmente con colpi mirati ai cristiani oppure direttamente coi cristiani! Dopo queste rivelazioni la F.I.C.A.C. decise che sarebbe stato meglio bloccare lo sport fino a data da stabilirsi.
Regolamento
Ritenuto uno sport a tratti violento, ci sentiamo di smentire vivamente queste voci. Qualsiasi persona può infatti leggere nel regolamento specificato nella legge della Sharia che il sangue versato è sempre sotto il controllo dei giudici di gara.
Per giocare non serve molto, un coltello, un macete, una pistola o qualsiasi altra arma approvata dal consiglio degli Ulema.
Qui di seguito sono riportate le regole base della caccia al cristiano:
- I fratelli musulmani possono uccidere i cristiani solamente nei giorni dispari
- I fratelli musulmani non possono solamente ferire la loro preda
- L'utilizzo di un'arma non approvata dal consiglio degli Ulema può provocare l'annullamento della licenza di caccia e, in casi più gravi, la detenzione
- Non è possibile cacciare i cristiani nelle zone di ripopolamento chiamate mondo occidentale
- È infine sconsigliabile attaccare i cristiani le domenica mattina quando sono in branco
Modifiche al regolamento
Negli ultimi anni sono entrate in vigore nuove modifiche al regolamento. Ad esempio se il Papa si azzarda solo a pronunciare la parola Islam, automaticamente la regola del giorno dispari decade è si può andare a caccia anche nei giorni pari, oppure la regola che dà la possibilità ai fratelli musulmani di utilizzare armi non approvate dal consiglio in caso un cristiano si stia muovendo verso di lui in direzione opposta.
Curiosità
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- Maometto è terzo nel ranking mondiale della caccia al Cristiano, preceduto da Erode e da Nerone. Si trova al primo posto a parimerito con Nerone, Dio, considerato come fautore delle peggiori stragi, anche cristiane, del mondo.
- In Italia fece scandalo quando Ahmaninejad mise una maglietta con sopra riportata una vignetta con Maometto che metteva sul caminetto la testa di Calderoli come trofeo.
Voci correlate
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