Calciatore
Il calciatore è quel tizio semianalfabeta che guadagna una barca di soldi per prendere a calci un pallone. È una delle specie viventi più bizzarre della galassia.
Caratteristiche fisiche
Il calciatore medio è alto, bello, palestrato e (a eccezione di Ronaldo, Adriano e Cassano) super atletico.
Riesce a correre dalla mattina alla sera senza stancarsi. Per mangiare, segue una dieta regolare che non lo fa ingrassare (sempre con l'eccezione di Ronaldo, Adriano e Cassano). Come i tennisti, che presentano una sproporzione tra le braccia in termini di biomassa muscolare a seconda dell'arto dominante (anche se, secondo i risultati di uno studio condotto su un campione di visitatori abituali di siti porno, 20-30 seghe al dì lontano dai pasti, usando l'arto controlaterale, dovrebbero ribilanciare il tutto), i calciatori mostrano una leggera ipertrofia a uno dei due, anzi tre arti inferiori, di solito quello usato come appoggio non nel calciare la palla come pensano i maligni, bensì nel passo a due della famosa "danza del basso ventre" che i calciatori sono soliti concedersi la domenica sera dopo probanti e avvincenti partite di campionato (tuttavia spesso e volentieri anche il martedì, il mercoledì, il mercoledì delle ceneri, il mercoledì da leoni, il mercoledì da colibrì, il giovedì santo, venerdì 13 terrore a Molfettan, e i rimanenti 360 giorni dell'anno) nei locali più in delle città in cui risiedono.
Non troppo infrequenti sono le vistose alterazioni della normale pigmentazione cutanea che, sempre i più maligni, sono soliti erroneamente definire "volgari tatuaggi", e che invece si rivelano essere a una più coscienziosa osservazione i lividi e i segni del loro duro e faticoso mestiere.
Caratteristiche psichiche
Al calciatore medio non capita spesso di pensare.
Quando lo fa tuttavia, i suoi pensieri più frequenti sono: «pallone, partita, campionato, gol, Play Station, contratto, rinnovo, mister, velina, sesso».
A causa di questa sua non abitudine al pensiero il calcatore ha problemi anche a infilarsi le scarpe nel modo corretto a inizio partita. Allacciarsele poi potrebbe richiedergli ore di impegno.
Il calciatore pensa inoltre di conoscere tutto il regolamento del calcio. Invece non è vero. Il calciatore conosce la minima parte dell'1% del regolamento calcistico, ovvero: «gol, palla fuori, area di rigore, fuorigioco, fallo (e quell'omino giallo che rompe i maroni, l'arbitro)». Durante la partita il calciatore pensa solo a bestemmiare contro l'avversario, contro il suo compagno, contro l'arbitro, contro il pubblico e - perché no? - anche contro gli emo.
La sua massima felicità è quando segna una rete o quando la squadra vince. Mai e poi mai mettere in dubbio la loro virilità (rivolgersi a Vieri per ulteriori delucidazioni): l'effetto sarebbe quello di innescare una reazione veemente che porterebbe all'esecuzione, peraltro sgraziata, di un calciorotante all'angolino basso delle tue mutande.
Comportamento in partita
Il comportamento del calciatore, dal momento in cui entra in spogliatoio, a quando finisce la partita, si divide in 5 fasi.
- 1ª fase: spogliatoio. Appello dell'arbitro. Il calciatore fa il falso perbenista e lecca il culo all'arbitro. «Buon giorno signor arbitro», «Grazie arbitro», sono le frasi tipiche che avvengono in spogliatoio.
- 2ª fase: entrata in campo. Stretta di mano tra i calciatori e l'arbitro. Altra leccata di culo. Stretta di mano con l'avversario (leccata di culo obbligatoria).
- 3ª fase: inizio partita e fischio d'inizio. Qui cambia la mentalità. Il bel bambino tutto gentile che leccava il culo all'arbitro si trasforma in un rompipalle di prim'ordine, che fa fallacci spacca-gambe agli avversari. Tira bestemmie, insulta l'arbitro, l'avversario, il pubblico, i compagni. Quando segna, torna il bravo bambino di prima per circa 5 minuti, ma poi ritorna assatanato. Si incazza quando l'arbitro lo richiama, si incazza di più se l'arbitro lo ammonisce, tira bestemmie se viene espulso.
- 4ª fase: fine partita. Se il calciatore a fine partita è incazzato (nella maggior parte dei casi) si mette a protestare contro l'arbitro e l'avversario. Talvolta questa protesta sfocia in una mega-rissa generale, dove volano pugni, calci, sputi e testate.
- 5ª fase: rientro in spogliatoio. Al rientro, l'idea della squadra è: «Bella partita ragazzi». E tutto diventa acqua passata.
Tecnica di conquista
I calciatori sembrano intenzionati a raggiungere un obiettivo originale e nuovo: la conquista del mondo. Lo vogliono vincere perché è a forma di pallone. Per farlo hanno iniziato a spargere negli acquedotti e nell'aria il malefico virus dei nani di cui i nani sono inconsapevoli portatori e diffusori geneticamente programmati allo scopo.
Gli effetti di questo virus sono paragonabili solo alle armi chimiche: in sostanza agendo sull'ipotalamo e sull'ippocampo illude le persone, specialmente le femmine, che i calciatori non siano degli esseri totalmente inutili e parassiti, bensì dei maschioni ben adatti al buio ghei. Le femmine colpite da questo terribile virus tendono a scopare con i calciatori facendo venire l'ulcera agli idioti che solo perché fanno un lavoro vero e hanno studiato credono di poter avere un po' di figa.
Riproduzione
Generalmente il calciatore, per riprodursi e, quindi, per poter mandare avanti la sua stirpe, si accoppia con la velina di turno.
Classici sono gli esseri geneticamente strani creati dalla coppia calciatore + velina.
Ma il calciatore, dopo un breve periodo, si stufa della sua compagna, e quindi torna alla caccia di un altro essere di sesso femminile, ovviamente «velina».
Obiettivi secondari
Il calciatore, al di fuori del terreno di gioco, si può paragonare a un truzzo: è vestito alla moda, con capi firmati e cuciti su misura per lui. Egli stesso crea linee di abbigliamento, o profumi e cazzate varie. Strano ma vero, ogni tanto riesce anche a pubblicare un libro. Però c'è da segnalare una cosa. Il libro non lo scrive lui, ma una persona delegata. Ovvero, il nostro calciatore butta giù idee confuse (vedi sopra: "pallone, domenica, partita, campionato, gol, mister, velina, sesso") e lo scrittore (non si sa ancora come) ne scrive un libro che venderà una discreta quantità di copie.
Windows Football Player 10
Date le limitate capacità mentali dei calciatori che danno origine a incapacità comuinicativa, gli scienziati di Milan Lab hanno equipaggato dal 1993 tutti i calciatori con il software Windows Football Player, un programma in grado di decodificare la comunicazione verbale umana per generare risposte alle domande dei giornalisti. Ciò si è reso necessario quando la gente ha iniziato a smettere di segarsi sulla Canalis (o Mughini) a Controcampo e quindi era necessario riempire le 3 ore di spazi vuoti con le cosiddette "interviste" ai giocatori di Milan, Inter, Juve e marginamente, di qualche altro sfigato. DI seguito sono riportate le risposte implementate nel software
Risposte di default
- Sì, è stata una partita dura ma alla fine meritavamo di vincere
- Sì, è stata una partita dura ma alla fine non meritavamo di perdere
- Non era questa la partita da vincere
- Il campionato è ancora lungo
- Abbiamo sofferto molto, soprattutto sulle fasce
- Sapevamo che [nome squadra qualsiasi] gioca un buon calcio
- Sapevamo che con [nome squadra qualsiasi] non sarebbe stata una partita facile
- Si parte zero a zero e 11 contro 11
- Sì, sono molto felice di aver segnato ma a me comunque interessa solo fare il bene della squadra
- No, il Poggibonsi e la San Filippese sono avversari temibili, quindi ci dobbiamo preparare al meglio
- No, quella nella foto accanto a me non è una montagna di coca, è che serviva la farina per le pizze
- Sì, ora dopo l'infortunio sto molto bene, ma la scelta di farmi giocare o no spetta sempre al mister
- Non so se domenica gioco, dovete chiederlo al mister
- Se il mister ha deciso di non farmi giocare significa che c'era qualcuno che meritava più di me il posto da titolare (Traduzione: ma 'sto coglione schifoso sono 8 giornate che non mi fa giocare! Mi inculo tua figlia, capito bastardo?? Possa un dobermann azzannarti le palle!)
- Giocare nel [nome squadra qualsiasi] è sempre stato il mio sogno
- Fin da piccolo tifavo per il [nome squadra qualsiasi]
- Sì, ora stiamo trovando un accordo con la società (Traduzione: questi pezzenti mi vogliono pagare 2 milioni di euro l'anno, ma andate a fanculo, guadagno di più facendo l'idraulico!)
- Per me i colori non fanno differenza (per colori si intendono quelli del Porsche Cayenne)
- Laif is nau (ascrivibile al più corretto "life is now" ma a tale scopo sono richiesti almeno un telencefalo a 32 neuroni, e il 99,9% dei calciatori a cui è stato implementato il software non possiede purtroppo tale dotazione )
- Se il ginocchio di [nome calciatore qualsiasi] è al 100% anche [nome calciatore qualsiasi] è al 100%.
Voci correlate
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