Calcutta (cantante)

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Chi giustamente non ha idea di chi sia 'sto qui su Wikipedia trova una parodia di questa voce in Calcutta (cantante).
« Calcutta chi? »
(Matteo Renzi su Calcutta)
« Sono contento che Calcutta abbia vinto la targa Tenco »
(Luigi Tenco prima di spararsi nuovamente scorticandosi poi i genitali)

Calcutta, nome d'arte di Edoardo d'Erme, anagramma di deodora merde, è un cantautore dopolavorista finito alla ribalta nazionale in modo inspiegabile, come tante cose che avvengono nella vita. Nasce a Latrina lo stesso anno di Madre Teresa, a cui il giovane sarà per sempre legato finendo per adottare come nome d'arte(quale?) quello della Beata.

La giovinezza

Il giovane ragazzetto di provincia cresce a pane(eucaristico) e canzoni di chiesa(quelle con 4 accordi), scoprendo le proprie innate doti canore e compositive. Decide così di scrivere canzoni come "Mangio una pizza", "Leggo il giornale" e "vado al cesso", in quest'ultimo caso alcuni studi recenti hanno messo in luce un plagio della canzone "resta qui con noi". Il ragazzo è un artista che divide, nel senso che causa la sindrome dell'arto mancante, il quale preso dal panico scappa scindendosi dal corpo d'origine. A causa di questo boom di casi di menomazioni degli arti, tetrapegia isterica cocleodiarroica e non solo, il giovane si rimette in contatto con Madre Teresa.

L'esperienza indiana

Raggiunta l'India, il ragazzetto riesce a rivedere la propria amica d'infanzia, toccando con mano l'ortodossia medica e eugenetica della futura santa. Facendo presente alla Santa il problema ormai dilagante(c'erano stati casi anche di dissenteria intrauricolare con interessamento dell'orecchio interno) nel bel Paese, la Santa, con occhi orgogliosi si complimenta con il cantautore dicendogli che la sua azione era nei piani di Dio e che ben presto un nuovo uomo sarebbe nato. Era tutto un unico disegno che puntava a sterminare coloro i quali possedessero ancora una cultura musicale che andasse di poco al di fuori di Jovanotti, Ligabue e l'innominato Biasco. Il ragazzo aveva un destino, uccidere definitivamente la già moribonda musica cantautorale italiana perchè la K@st@ discografica sapeva che produrre merda è più facile rispeto a produrre cioccolata e che il piano eugenetico portato avanti da decenni di televisione generalista oltraggiosa anche per il cervello dei primati, stava per compiersi definitivamente.