Campionato mondiale di calcio 2006
Mondiali di calcio Germania 2006 | |
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Partecipanti | 32 |
Organizzatore | Krukkia |
Vincitore | 1° Itaglia
2° Frociaria 3° Krukkia 4° Spagnogallo |
Incontri giocati | Tutti |
Kapò-cannoniere | Miroslav Klose |
Mascotte | |
Stadi | Auschwitz, Dachau, Birkenau, Buchenwald, Dortmund, Gelsenkirchen, Monaco, Berlino |
Motto | Die Welt zu Gast bei Freunden (trad. "Se non vinciamo noi vi facciamo tornare a casa passando per il camino") |
I mondiali di calcio Germania 2006 sono stati la diciottesima edizione dei mondiali di calcio, terminati con la vittoria ai rigori dell'Italia contro la nazionale delle colonie della Francia e la vittoria per KO di Zinedine Zidane contro Marco Materazzi.
Premesse
Favorita numero uno è la Germania, che gioca in casa e ha uno squadrone costruito con cura per vincere questo mondiale. Altra favorita d'obbligo è il Brasile, pieno di campioni come Ronaldinho, Kakà, Adriano e Ronaldo non più magro ma ancora non pronto per la macellazione, che però non ha mai vinto un mondiale in Europa, tranne che in Svezia.[1] Altre squadre quotate sono Argentina, con un giovanissimo Messi che ancora non ha avuto modo di rivelarsi un bidone quando gioca in nazionale, la Francia, con ancora molti dei giocatori campioni mondiali nel 1998 e europei nel 2000, e le solite squadre che si nominano sempre per fare numero e che non combinano mai niente, ovvero l'Olanda, il Portogallo, la Spagna e l'Inghilterra. L'Italia è reduce da una qualificazione agevole e molte vittorie incoraggianti in amichevole, tra cui un 4-1 proprio alla Germania, ma è nel caos per lo scandalo di Calciopoli appena scoppiato, che ha screditato il calcio italiano agli occhi del mondo e abbattuto il morale della nazionale e della nazione.[2] Inoltre a quattro mesi dall'inizio del mondiale gli azzurri hanno perso per infortunio Francesco Totti, cosa che verrà ricordata costantemente da giornalisti sportivi terrorizzati e simpatici spot in cui una governante tedesca di mezza età obbliga il giocatore romanista, costretto a letto, a trangugiare wurstel e crauti, non si sa se per curarlo o per dargli il colpo di grazia.[3] I punti di forza sono Buffon in porta, Cannavaro in difesa e Pirlo a centrocampo, mentre in caso di emergenza c'è sempre Materazzi per mettere fuori combattimento gli avversari più pericolosi. Dulcis in fundo, Bruno Pizzul è finalmente andato in pensione, e per andare sul sicuro la RAI lo sostituisce con due telecronisti, Marco Civoli e Sandro Mazzola, in modo tale che, se uno si fosse rivelato un portasfiga, l'altro avrebbe potuto diluire l'influsso iettatorio.
Risultati
Fase a gruppi
Gruppo A
Squadre: Germania, Ecuador, Costa Rica, Polonia
La Germania ha tutte le carte a proprio favore: gioca in casa, ha una squadra fortissima, il girone non è certo impossibile e in più c'è anche la Polonia e quando si tratta di battere la Polonia i tedeschi vanno sempre a nozze. Come prevedibile i panzer stritolano chiunque gli si pari davanti, mentre al secondo posto si qualifica l'Ecuador, o la Costa Rica, non ricordo, tanto siamo lì.
Gruppo B
Squadre: Inghilterra, Svezia, Paraguay, Trinidad e Tobago
L'Inghilterra e la Svezia passano agli ottavi pareggiando tra di loro e non giocando le altre partite, perché la FIFA, non essendo a conoscenza di nazioni chiamate Paraguay e Trinidad e Tobago, non ha lasciato entrare le squadre in campo.
Gruppo C
Squadre: Argentina, Olanda, Costa d'Avorio, Serbia e Montenegro
In quello che viene considerato dagli esperti (cioè chiunque, dato che si parla di calcio) il girone di ferro del mondiale si qualificano Argentina e Olanda con 7 punti ciascuna, mentre il Montenegro si separa dalla Serbia durante l'intervallo della partita contro la Costa d'Avorio facendo finire i balcanici ultimi nel girone.
Gruppo D
Squadre: Portogallo, Messico, Iran, Angola
In quello che viene considerato da esperti e non il girone delle merdacce passano agli ottavi Portogallo e Messico. I giocatori dell'Iran subiscono una fatwa al loro rientro in patria mentre gli angolati angolani preferiscono restare in Germania come venditori ambulanti piuttosto che tornare in Africa.
Gruppo E
Squadre: Italia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Ghana
L'Italia passa il turno con 7 punti insieme al Ghana secondo con 6, poi Repubblica Ceca con 3 punti e ultimi gli Stati Uniti che raccolgono un solo punto in classifica ma ben 15 di sutura in faccia al centrocampista McBride, colpevole di aver scambiato Daniele De Rossi per un giocatore della Lazio.
Gruppo F
Squadre: Brasile, Croazia, Australia, Giappone
Come da regolamento FIFA il Brasile supera il girone al primo posto, mentre per il secondo posto sembra favorita la Croazia, squadra sempre solida e rognosa. Qui arriva però la sorpresa quando a passare il turno è l'Australia: i croati si aspettavano una squadra composta da canguri e aborigeni, invece si trovano davanti undici bestioni, tutti originari di posti con nazionali di calcio coi controcazzi, tipo l'Italia o la Croazia stessa, e vengono così eliminati, arrivando terzi davanti soltanto al Giappone, che si consola con una nuova serie di Holly e Benji in cui il Sol Levante vince mondiali, olimpiadi ed europei.
Gruppo G
Squadre: Svizzera, Francia, Corea del Sud, Togo
Per lo sconcerto di tutti è presente anche il Togo, che fino al giorno prima tutti credevano fosse solo un biscotto al cioccolato e un'esclamazione del tizio sfigato di Camera Café. Si qualificano agli ottavi Francia e Svizzera, mentre la Corea del Sud, priva del suo miglior elemento dell'edizione precedente, Byron Moreno, non riesce a passare il turno.
Gruppo H
Squadre: Spagna, Tunisia, Arabia Saudita, Ucraina
Nell'ultimo girone la lotta per il primo posto è tra Spagna e Ucraina. Vince la prima perché gli ucraini, alla loro prima partecipazione mondiale, per l'emozione si confondono e non scendono in campo aspettando che arrivino i giocatori dalle altre nazioni dell'URSS. Il derby musulmano tra Tunisia e Arabia Saudita si conclude invece con un pareggio 2-2 e 16384 colpi di kalashnikov sparati in aria per festeggiare i gol.
Ottavi di finale
- Wehrmacht - IKEA 2-0: i tedeschi smontano gli svedesi senza difficoltà grazie a una doppietta di Podolski.
- Gauchos - Narcos 2-1: come tradizione dei mondiali la partita più pericolosa viene affidata a un arbitro svizzero (vedi USA-Iran del 1998). Gli argentini passano con un gol di Maxi Rodriguez al 98', il recupero esagerato è dovuto alla necessità di curare tutte le ferite da arma da taglio.
- Itaglia - Austrialia 1-0: gli azzurri giocano in dieci per quasi tutta la partita a causa dell'espulsione di Marco Materazzi, reo di aver minacciato un giocatore australiano scrocchiandosi le nocche. Al 95' Fabio Grosso entra in area di rigore e, mentre è indeciso se tuffarsi o provare a segnare onestamente, viene atterrato dal difensore australiano Neill. Totti segna il rigore e l'Italia passa ai quarti di finale.
- Cioccolatai - Badanti 0-0 (0-3 d.c.r): la partita più noiosa della storia, le due squadre non si avvicinano neanche all'area di rigore e i portieri si addormentano russando fragorosamente. Si arriva ai rigori e alla fine passa l'Ucraina perché il portiere ucraino si sveglia in tempo, mentre quello svizzero aspettava ancora il suono del cucù.
- Gli inventori del calcio™ - Equatore 1-0: l'Inghilterra segna con David Beckham che ammalia il portiere sudamericano con il suo fascino da macho. A fine partita i britannici per sfregio all'Ecuador, grande produttore di caffè, si siedono a bordo campo e bevono Earl Grey.
- Santuario di Fatima - Vetrine di Amsterdam 1-0: nella sfida tra le due grandi perdenti d'Europa vince il Portogallo perché più perdente, mentre l'Olanda almeno un Europeo l'ha vinto.
- Neri - Altri neri 3-0: i verdeoro battono gli africani per 3-0 con astuzia. Infatti vedendo il calcio-samba ballato dei brasiliani, ai ghanesi, che come è noto hanno il ritmo nel sangue, viene una voglia irrefrenabile di accompagnarli suonando i bonghi, consentendo così agli avversari di dilagare.
- Tortillas - Baguette 1-3: nell'ultimo ottavo di finale la Spagna offre la sua tradizionale prestazione insoddisfacente, nota anche come calcio interrotto. Infatti le furie rosse dominano la prima mezz'ora e vanno in vantaggio con gol di Villa su rigore per poi spegnersi come cerini immediatamente dopo permettendo alla Francia di recuperare e vincere.
Quarti di finale
- SS - SS latitanti 1-1 (4-2 d.c.r.): l'Argentina resiste più del previsto contro la corazzata tedesca, grazie a Messi in panchina a non fare danni e Carlos Tevez in campo a terrorizzare la difesa germanica con il solo sguardo. Ai rigori prevalgono i padroni di casa che con precisione teutonica non sbagliano neanche un tiro.
- Mafiosi - Papponi 3-0: dopo la vittoria in extremis agli ottavi contro l'Australia la nazionale italiana viene presa di mira dalla stampa tedesca che inizia a rosicare in anticipo, dimostrandosi profetica. La partita si risolve quando al sesto minuto Gianluca Zambrotta segna di sinistro da 30 metri, e per tutto il resto della partita l'Ucraina gioca come in sonnambulismo, probabilmente perché i giocatori non si capacitavano di come fosse potuto succedere. Una doppietta di Luca Toni nel secondo tempo chiude i conti. Nei due giorni successivi alla partita sono stati registrati in tutta Italia 10512 decessi di anziani per cause sconosciute.
- Tè delle cinque - Fado delle sette meno un quarto 0-0 (1-3 d.c.r.): come agli ottavi, anche ai quarti il Portogallo incontra un'altra storica perdente del calcio europeo, e come agli ottavi vince, perché l'Inghilterra il suo mondiale in casa l'ha vinto, con le buone o con le cattive. Mica come certa gente che si fa battere in casa dalla Grecia.
- Neri - Altri neri 0-1: Thierry Henry scende in campo con la casacca gialla e si fa passare per un difensore del Brasile, dopodiché sfrutta la prima occasione che gli capita per portare in vantaggio i suoi.
Semifinali
- Angela Merkel - Romano Prodi 0-2: la nazionale italiana dimostra che la Merkel, tra l'altro presente sugli spalti, non è una culona inchiavabile, mettendoglielo in quel posto in diretta mondiale. Dopo una partita combattutissima infatti Grosso e Del Piero segnano negli ultimi due minuti dei supplementari portando l'Italia in finale ai danni della squadra di casa. Si dice che nei dieci minuti successivi al termine della partita lo spread fosse arrivato a -200.
- Galli - Galletti 0-1: quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E dato che in entrambe le squadre di duri ce ne sono ben pochi, la partita è moscissima, e si risolve con un gol di Zidane su rigore.
Finale per il terzo posto
Tripla A - PIIGS 3-1: boh, dice che ha vinto la Germania.
Finale
Spumante - Champagne 1-1 (5-3 d.c.r.): la Francia ottiene subito un rigore a favore, provocato da Materazzi che alza la gamba apparentemente senza toccare l'attaccante francese Malouda, ma in realtà indirizzando verso di lui una letale scorreggia ai fagioli borlotti. Dal dischetto Zidane prova il cucchiaio, riuscendo quasi a sbagliare, ma la palla batte mezzo centimetro al di là della linea di porta, nonostante il disperato tentativo di Fabio Caressa di spingerla fuori con la voce gridando ripetutamente "Non è gol! Non è gol! Non è gol". Dopo dieci minuti Materazzi pareggia segnando di testa su calcio d'angolo e festeggia indicando il cielo, gesto interpretato dalla stampa come un saluto alla madre defunta, ma in realtà una minaccia a un piccione che lo aveva centrato pochi istanti prima. La partita scorre lenta fino ai tempi supplementari, quando si verifica l'episodio per cui questa partita è ricordata; dopo uno scontro di gioco Materazzi ricorda a Zidane che sua sorella non è tutta casa e chiesa, e il francese se la prende a morte, neanche avesse detto il falso. Quindi si gira, prende la mira e spara una testata sullo sterno del difensore azzurro, che cade a terra e, invece di rialzarsi e ridurre in poltiglia il pelatone come ci si aspetterebbe, resta giù capendo che si poteva rimediare qualcosa di utile alla squadra. Infatti Zidane viene espulso e senza il loro idolo i calciatori francesi si sgonfiano come la gola delle ranocchie, che amano tanto mangiare, dopo un gracidio.
Si arriva ai rigori, questa la sequenza:
- Pirlo: gol (occorre anche dirlo?)
- Wiltord: gol (colui che segnò il gol del pareggio all'Europeo del 2000 a 30 secondi dalla fine, evidente gesto scaramantico dell'allenatore francese Domenech)
- Materazzi: gol (e con questo fanno tre sfregi alla Francia in una sola partita)
- Trezeguet: traversa (colui che segnò il gol della vittoria all'Europeo del 2000, la scaramanzia di Domenech si ritorce contro di lui con somma goduria dei telespettatori italiani)
- De Rossi: gol
- Abidal: gol
- Del Piero: gol (colui che sbagliò tonnellate di gol nella finale dell'Europeo del 2000, Lippi della scaramanzia se ne fotte)
- Sagnol: gol
- Grosso: gol
Dopo il gol di Grosso i telecronisti francesi fingono di non saper contare e si chiedono "Abbiamo perso? Ma non c'era un altro rigore?". Per quanto riguarda le televisioni italiane, sulla RAI Marco Civoli fa un'osservazione meteorologica, ricordandoci che la Germania è più a nord dell'Italia, e per questo motivo il sole tramonta più tardi e il cielo sopra Berlino è ancora azzurro, Sandro Mazzola tenta la spiegazione tecnica di quanto è difficile tirare i rigori in un momento in cui non gliene frega niente a nessuno, mentre su Sky Fabio Caressa invita la nazione all'orgia spogliandosi e Beppe Bergomi, come sempre, commenta con un "È vero Fabio".
Inno
L'inno dell'edizione è stato Popopopopopopo, pezzo tratto dall'omonimo album dei White Stripes. Venne cantato dopo la fine della finale per una durata complessiva di quattro anni.
Curiosità
- Nell'incontro della fase a gironi Croazia-Australia l'arbitro inglese Graham Poll ammonì 3 volte il croato Šimunić prima di espellerlo. A fine partita dichiarò ai giornalisti: "Chiedo scusa a tutti, ho fatto il classico".
- Zinedine Zidane si ritirò subito dopo la finale per paura della vendetta di Materazzi.
- Nel 2006, come già nel 1982, l'Italia sconfisse in semifinale la squadra della nazione del papa. No, non nel senso del Vaticano.
- La Svizzera venne eliminata senza aver subito neanche un gol nei tempi regolamentari, la prima volta nella storia dei mondiali nonché l'unica volta che la regola "primo non prenderle" non ha funzionato.
- Per scegliere i calciatori da convocare al Mondiale, il ct francese Raymond Domenech si è affidato all'astrologia, quello italiano Marcello Lippi invece alla Gea World.
Note
Voci correlate
- Nazionale di calcio dell'Italia
- Nazionale di calcio della Francia
- Zinedine Zidane
- Marco Materazzi
- Fabio Grosso
- Popopopopopopo
Collegamenti esterni
Preceduto da: Brasile 2002 |
Campione del Mondo Italia 2006 |
Succeduto da: Spagna 2010 |
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