Caronte
Caronte è il figlio illegittimo di Satana, avuto da un rapporto con un collega. Così Satana, per coprire lo scandalo, lo mandò in un riformatorio a fare il traghettatore di anime per la Tirrenia. Per arrotondare d'estate trasborda clandestini sulle spiagge pugliesi, alla faccia della Lega.
Giovinezza
Caronte, di nascosto dal padre, mise su uno spaccio di indulgenze con l'aiuto di Virgilio. Purtroppo quando fu scoperto da Malacoda (la guardia del corpo di Lucifero) si ritrovò costretto a traghettare le anime del suo riformatorio.
Il suo primo animaletto e lo sfortunato incidente
Lucifero ne aveva fin sopra i maroni di quel suo figlio che pensava solo a provarci con le anime (sia maschi che femmine), anziché traghettarle. Così, per il 700-esimo compleanno del figlio, quel furbacchione di Satana gli regalò un bel cagnone di ventordici metri munito di tre comode teste, che quello sciagurato di Caronte chiamò Cerbero. Cerbero era però disubbidiente: nonostante tutti i tentativi di addestrarlo esso continuava a pisciare nel girone degli iracondi e a mordere il padre Lucifero.
Da questo episodio Satana imparò due lezioni:
- Non comprare per tuo figlio un cane gigante a tre teste.
- Il vomito di cane infernale fa schifo.
Adolescenza
Dopo il trauma di Cerbero la sua vita rimase segnata: ad ogni parola, per ben 5 anni, sentirà il "melodioso" ruggito del suo Cerbero. Grazie a questo imparerà a parlare con i cani che saranno la sua unica consolazione fino ai settecentoseidici anni.
The first love (il primo amore)
Proprio a settecentosedici anni incontrerà la sua "fiamma", Barbie[1]. I due vivono una passionale storia d'amore, fatta di pugni, strilli, calci, morsi e rimproveri (da parte di Barbie, ovvio).
Questo infernale meraviglioso[citazione necessaria] amore terminerà bruscamente con la morte di lei ad opera del "dolce" Cerbero, durante una gita nel cerchio dei Golosi (la cuccia del Cane).
L'amore per la danza
Il povero traghettatore, caduto in depressione, decise di farla finita: decise di lasciarsi affogare nel suo fiume, il Checcaronte. Proprio quando stava per suicidarsi vide qualcosa che lo illuminò: non una lampadina, ma bensì un'anima che stava facendo danza classica con un tutù rosa come punizione. E, allora, sentì crescere in sé una strana sensazione, calda e piacevole, che risaliva dallo stomaco fino alla bocca: la cena dell'altra sera sgorgò dalla sua bocca, cadendo sulla testa della sventurata anima ballerina. Approfittando del temporaneo svenimento del dannato, Caronte gli rubò il costume rosa che gli piacque subito. Così lo sfigato traghettatore intraprese, all'insaputa del satanico padre, la via della danza.
Il malvagio zio Belzebù e la pubblica umiliazione
Quando l'ormai settecentoventenne Caronte decise di mostrare al padre la propria vocazione per la danza, arrivò a casa lo zio del povero traghettatore-ballerino: Belzebù! Il malvagio zio lo costrinse ad esibirsi come ballerino sulla sua barca, davanti a Beatrice, in transito per il Paradiso, e a tutto l'Inferno. Caronte decise, allora, di abbandonare la danza e a ricominciare a traghettare.
Età adulta
L'Incontro con il padre[3]
Caronte, all'età di 734 anni, conobbe finalmente la padre\madre: Ade, venuto a trovare il suo ex-amante Satana. La cosa fu un vero shock per il traghettatore che capì improvvisamente di essere nato da una relazione (apparentemente) gay.
La svolta
Caronte, traumatizzato dall'incontro con la madre, si rifugia nel Limbo dove incontra Virgilio, suo vecchio compagno di merende. Con lui passerà una notte di fuoco, prima che Malacoda mandi in coma il poeta con un pugno[4]. Caronte, dopo aver assistito alla rissa, organizza una rivolta di anime per deporre il padre.
L'Esilio
La rivolta fu soffocata dopo un petosecondo. Lucifero decise di esiliare quella fonte di guai sul fiume Checcaronte. Così al povero traghettatore non restò che rassegnarsi a vivere su una barca e ad urlare frasi in volgare ad ogni anima che incontrava.
L'Incontro con Dante
Il traghettatore continuò a fare il suo lavoro. All'età di 989 anni incontrò Dante e la sua ex-fiamma Virgilio. Caronte, distrutto dal dolore, vuole impedire ai due di attraversare il fiume per proteggerli. I due se ne fregano degli avvertimenti e attraversano il fiume Checcaronte. L'incontro con il suo ex-amante riporta in mente a Caronte la giovinezza. Così il traghettatore decide di scappare dall'Inferno per allontanarsi dal malvagio padre.
Situazione attuale
Caronte, adesso, ha messo su un sushi-bar in Molise. Satana lo ha sostituito con il collega Flègias e ha mandato sulle sue traccie Malacoda e Cerbero. Pare sia stato avvistato spesso anche in Veneto, esclamando in alcuni bar "mi son Caronte e tra le gambe a go un bisonte"
Note
Errore Lua in package.lua alla linea 80: module 'Modulo:No globals' not found. Categoria:Divinità Categoria:Satanismo Categoria:Forze del Male Categoria:Esseri mitologici Categoria:Trasporti