Antonio Cassano
Nota: questo articolo va letto con forte accento pugliese. Per sapere come fare vedi la voce Lino Banfi. |
- Giornalista: “Cassano, come stai?”
- Cassano: “In piedi sto!”
Antonio Cassano (1982 - 2011) è un noto filosofo e pensatore barese prestato al calcio. Attualmente gioca nella dispensa della Sampdoria.
Vita
La nascita
Figlio di un vespone 50cc e di una peripatetica, Cassano è nato vicino agli spurghi delle fogne del lungomare vicino a Bari Vecchia il giorno dopo la finale dei mondiali del 1982. In quel giorno passò vicino alla Terra un asteroide, esso passò per la prima volta quell'anno e si mormora che faccia il suo ritorno ogni 24 anni, il secondo passaggio dell'asteroide avvenne infatti il 9 luglio dell'anno 2006. Gli effetti dell'asteroide sebbene studiati dai più illustri studiosi sono del tutto sconosciuti. In ogni caso pare che Antonio Cassano abbia ereditato qualcosa dal suo passaggio.
Da bambino il piccolo Tonino è colpito da una rara malattia venerea (contratta, pare, per aver ingurgitato un mix di tartufi di mare radioattivi, cozze pelose, ricci ammuffiti e datteri di mare pescati illegalmente) che gli devasterà, stranamente, la sola faccia e la già debilitata mente. Molti scienziati ipotizzano che il virus abbia confuso la sua faccia con il glande.
Tuttavia la malattia gli donò un'intelligenza superiore addirittura a quella degli organismi monocellulari.
La giovinezza
Soprannominato amichevolmente da tutti "Faccie d'plmon" (faccia di polmone), il giovane Cassano passa la sua vita fra uno scippo di autoradio e l'adunata dei boyscout, attività questa che non gli riuscirà bene perché durante le escursioni in montagna gli animali fuggivano via terrorizzati alla vista della sua faccia.
Questo ferì a morte il cuore del sensibile Tonino che decise quindi di dedicarsi alla sua attività preferita: la pesca ai polipi tramite rutti, che egli produceva in quantità dopo l'ingurgitazione di svariate casse di birra Peroni.
Da piccolo, inoltre a scuola provando a fare una semplice operazione di matematica (1+1) si slogò il cervello e da quel momento non riuscì più a utilizzarlo.
Mentre pescava di frodo in questa maniera venne addocchiato dal mecenate e benefattore della città di Bari, Antonio Matarrese.
Accortosi dai suoi gesti che il giovane mostrava una gran capacità calcistica decise di ingaggiarlo per la prossima retrocessione della sua squadra, insieme all'abilissimo medico gastroenterologo Rachid Neqrouz.
La carriera calcistica
Bari
Il nostro calciatore incominciò la sua carriera nei pulcini del Bari pur avendo 21 anni, perché il suo Q.I. non gli permetteva di comprendere la differenza fra le palle di cuoio e quelle dell'allenatore, che ricambiava le pedate di Tonino con delle fragorose randellate nei denti (da qui la dentatura impeccabile del nostro).
Dopo aver segnato un paio di goal esso ebbe la fortuna di segnarne uno contro l'Inter (all'epoca una squadra che avrebbe perduto anche con la nazionale del Vaticano, casomai ne avesse avuta una). Nell'intervista post partita dichiarò:
Molti sostengono che appena udite queste parole, Dante Alighieri si sia rivoltato nella tomba.
Roma
Fortuna volle che sugli spalti ci fosse Franco Sensi, presidente della Roma, che lo prese in baratto da Matarrese per due caciocavalli e una pecora viva.
Una volta arrivato a Roma fu accolto bene, ma dovette allenarsi con un lenzuolo addosso e un campanaccio al collo perché Francesco Totti si convinse che avesse la peste, guardandolo in faccia.
Nella Roma segnò una decina di goal, tutti palesemente inutili (per lo più goal contro squadre colabrodo ultime in classifica o in partite perse con cinque gol di scarto) e riuscì nell'impresa di farsi dare dell'idiota più volte dallo stesso Totti (il che dà da pensare).
Real Mandrilli
Ceduto al Real Mandrilli per disperazione, il nostro eroe non combinò assai meglio, a parte ingrassare di 2 quintali in 2 mesi a causa delle succulente bistecche di toro che si faceva arrivare direttamente da Pamplona.
Samp & Doria
Tutt'ora Antonio Cassano, dopo aver sbarcato il lunario facendo il manichino per crash-test di vespini da scippo, è stato regalato con affetto alla Sampdoria pare come controfigura del marinaio genovese del Tonno Insuperabile. Durante il soggiorno ligure si è dedicato ad alcuni dei suoi principali hobby. Primo fra tutti il flippare il dito all'arbitro, sperando ovviamente di non essere beccato, coprendosi la bocca col ginocchio. Tuttavia spesso viene scoperto e scoppia in un pianto degno delle migliori puntate di C'è posta per te. Il tutto è spesso seguito da una delle sue frasi più celebri:
Mondiali del Sudafrica 2010
Grazie allo straordinario rapporto di fiducia e rispetto con il cittì Marcello Lippi, Antonio Cassano ha potuto realizzare il suo grande sogno di diventare il più forte giocatore italiano ai Mondiali di calcio. In Sudafrica 2010 Antonio ha giocato tutte le partite, segnando 8 gol nell'esordio col Paraguay, uscendo però per infortunio al terzo minuto di gioco. Saltata la seconda partita con la Nuova Zelanda (persa dall'eroica Italia sul filo di lana per 3-0), è tornato nel match decisivo contro la fortissima slovacchia in cui, dopo essersi sostituito per i primi 45 minuti al Commissario Tecnico (rimasto negli spogliatoi insieme ai giovani infortunati Buffon, Cannavaro, Criscito, Chiellini, Marchisio, Camoranesi, Iaquinta, Gilardino), schierata la squadra con un offensivo 1-1-8 ha concluso il primo tempo in vantaggio di 12 gol a 1 sulla Slovacchia. Mentre i compagni andavano a festeggiare Antonio è rimasto per giocare da solo i restatnti 45 minuti in cui, complice l'infortunio, è riuscito a portare la squadra alla qualificazione solo all'ultimo minuto, con uno spettacolare gol da centrocampo, dopo aver parato un rigore ed essere ripartito in velocità. Concluso il match per 22 a 21 l'Italia ha potuto qualificarsi prima nel girone grazie alla differenza reti, ed incontrare i favoriti del Giappone agli ottavi. Dopo le dimissioni del cittì per divergenze tecniche con l'ormai conclamato nuovo leader degli Azzurri, Cassano ha rivoluzionato il modulo e messo in campo forze fresche per la sfida contro i Kamikaze d'Oriente. Schierando Zoff in porta, Maldini e Baresi in difesa, De Rossi e Pirlo a centrocampo, Balotelli - Miccoli - Quagliarella - Paolo e Giuseppe Rossi e ovviamente se stesso, Antonio ha riportato una schiacciante vittoria sui giapponesi, umiliati per 6 a zero con triplette dello stesso Cassano e Rossi (l'uno o l'altro, fate un po' voi). Incrociata ai quarti la Nazionale Iberica (nata dalla fusione decisa d'ufficio agli ottavi tra Portogallo e Spagna), l'Italia nuovamente priva del suo fuoriclasse barese (era il giorno delle nozze), è riuscita comunque a cavarsela e vincere con un match dignitoso e a tratti spettacolare, conclusosi zero a zero, deciso dalla semplice appartenenza di Cassano al gruppo, giudicato dalla FIFA più meritevole ad honorem. Tornato in campo per guidare le Furie Azzurre nella semifinale col Brasile, Cassano ha segnato lo storico gol durante gli inni nazionali che ha poi deciso il match. Partito dal ritiro del Sudafrica alla vigilia della finale per il titolo, causa luna di miele, Cassano ha risposto alle ovvie critiche con un "che me ne fotte a me quagliò". A causa di questo contrattempo la finale per i Mondiali Sudafrica 2010 è stata rinviata ad interim, in attesa che Antonio decida quando, e se, gli avversari potranno mai contendere all'Italia il titolo di Campione del Mondo 2006, con la nuova denominazione di Campioni del Mondo Ad Interim Che Ce Ne Fotte A Noi Quagliò.
Milan
Dopo gli splendidi Mondiali Cassano venne messo fuori rosa dalla Sampdoria per aver pestato di brutto Garrone, reo di avergli detto che aveva il pene piccolo. Allora Galliani lo vide in una camera a piangere e gli suggerì di trasferirsi al Milan a parametro 0. Il suo fu un esordio trionfale: si beccò 11 sputi in bocca dai compagni più uno dall'allenatore perché aveva passato la palla al portiere. Le partite successive furono splendide, al punto che Antonio riuscì a fare 23 panchine consecutive senza mai entrare in campo... Però riuscì comunque a segnare un autogol. Dopo le tante panchine cercò di pestare di brutto Allegri, che però si difese facendogli venire un infarto quando si spogliò davanti i suoi occhi. Dopo 6 mesi Cassano tornò in campo giocando per circa 1 secondo.
Curiosità
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- Grazie alla sua non partecipazione alla spedizione azzurra, è stato universalmente giudicato il miglior giocatore italiano ai Mondiali Sudafrica 2010.
- È il primo Testicolo ad aver giurato di rompere la bandierina del calcio d'angolo dopo un gol e di conseguenza ad averlo fatto!
- È di madrelingua barese e ha ancora qualche difficoltà a imparare le lingue straniere come l'Italiano.
- Solo una volta non è finito sul podio al classico gioco della birra che si teneva ogni sera al suo Panemmerda di fiducia.
- Le sue buone maniere sono talmente rinomate che in confronto Vittorio Sgarbi è un villico del più basso rango.
- I capelli di Cassano non sono ingelatinati, non se li lava dalla nascita.
- Possiede mutande foderate in kevlar dopo aver conosciuto Rachid Neqrouz negli spogliatoi del San Nicola.
- Beve lo stesso vino che predilige Eugenio Fascetti (e gli effetti si notano...)
- È noto anche come "Vaiolo Ambulante".
- Per misurare il suo quoziente intellettivo è stato necessario ricorrere ai numeri negativi, ma anche questa soluzione non appare del tutto soddisfacente. Un gruppo di matematici sta attualmente cercando di porre rimedio al problema con l'ideazione di un nuovo sistema numerico, ma a oggi i risultati raggiunti sono sconfortanti.
- Ha così tanti brufoli, che se si spremessero tutti, si potrebbe ricavarne un tubetto di maionese.
- È l'unico calciatore al mondo che viene considerato forte per un gol fatto contro l'Inter dei record (negativi) circa 185732 anni fa.
- È soprannominato "faccia di focaccia" per i graziosi buchetti che ha nel viso.
- Ha aiutato involontariamente Pei Mei a fuggire dall'Italia in cambio di una bottiglia di Topexan vuota.
- Attualmente soffre della nota sindrome di Maradona.
- È l'unico essere vivente della Terra in grado di sfasciare 4 automobili di grossa cilindrata in 3 giorni, tra cui un Ferrari appena fuori dalla concessionaria.
- Il suo volto butterato è dovuto al fatto che a 12 anni ha limonato con un barbecue.
- Il suo volto butterato è dovuto anche dal fatto che sta tuttora imparando a mangiare con la forchetta.
- Ha ricevuto quattro premi Nobel: uno per il contributo alla letteratura italiana, uno per la pace, uno al gratta e vinci e uno per il contributo alla gastronomia.
- Una volta fece una foto con Ignazio La Russa: la pellicola si impressionò davvero.
- Il suo libro non è stato scritto da Cassano: lui ha dettato oralmente in barese due stronzate, il traduttore si è fatto un mazzo tanto per renderle in un italiano stentato, nella fedeltà della versione tradotta.
- Uno che conosco io assomiglia a Cassano, anzi è anche più brutto.
- Nella partita Sampdoria-Udinese conclusa 2 a 2 dopo il rigore traformato dal barese si nota sugli spalti un tifoso friulano che si lancia dai gradini tentando inutilmente di evitare il gol, non riusciendoci rimedia comunque diverse fratture.
- Il suo hobby è vantarsi di aver avuto 700 donne.
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