Castlevania (serie)
Quella di Castlevania è una serie di videogiuochi prodotta dalla ditta giapponese Konami, nota per titoli totalmente simili[citazione necessaria] come Metal Gear Solid e Silent Hill. Sbarcata inizialmente su NES e poi fattasi più o meno il giro di tutte le console esistenti e non, la serie è famosa per la sua ampia diversità di trama e gameplay, le quali cambiano in continuazione in ogni capitolo lasciando sempre i giocatori con il fiato sospeso. O quantomeno questo è quello che i produttori credono, visto che ben presto, la saga ha finito con il diventare l'antenata di serie come Kingdom Hearts, Sonic o Resident Evil, con caratteristica comune di avere una tonnellata di spin-off inseriti a forza in ogni console possibile.
Trama in soldoni
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo. |
La trama della serie è talmente variegata che si può descrivere solo con un banalissimo schema a più punti:
- Giornata media nella fredda e nevosa Valacchia; i lupi ululano, gli uccellini cinguettano e il perfido conte Vlad trama nel suo castello di rapire una giovane patonza a caso del villaggio più vicino;
- Non appena avviene ciò, improvvisamente tutto il mondo diventa oscuro e senza motivo il conte può ascendere ai poteri dell'immortalità;
- A un esponente a caso della prolifica famiglia Belmont viene affidata la missione di mettere a posto le cose[1];
- Tra mazzate e frustate varie, il rampollo Belmont arriva al castello e fa il culo nero al conte e ai suoi scagnozzi di bassa lega;
- Mentre il protagonista della missione torna a casa, ritornare al primo punto.
Ogni tanto, ma solo se si è particolarmente fortunati, i programmatori decidono di inserire una variante particolare come quella di stravolgere totalmente il gameplay per confondere i giocatori, o schiavizzare il povero Kojima per realizzare la trama, noncuranti delle sue tonnellate di lavoro già in corso.
Titoli assortiti
- Castlevania
Il primo, storico mattone della saga, divenuto una della pietre miliari del NES assieme a Megaman e Kid Icarus. Nella trama tocca al primo dei rampolli Belmont, il gagliardo Simon, affrontare e massacrare per bene il conte Vlad e la sua armata di nemici super-sgravati.
Al gioco è valso il premio "bestemmia dell'anno" classe 1986 grazie alla difficoltà così intuitiva tipica del NES.
- Castlevania II: Simon's Quest
L'originalità inizia a sprecarsi già qui, in quanto Simon scopre che se non si inceneriscono tutte le ossa di Vlad si torna punto a capo, così deve farsi tutto il giro del mondo a fare il cacciatore di tombe. La trama è stata così coinvolgente e ispiratrice da essere riutilizzata nel secondo capitolo della serie di Sly, e ha fatto meritare al gioco una bella recensione dell'Angry Video Game Nerd, con tanto di lancio finale della cartuccia del NES fuori dalla finestra.
- Castlevania III: Dracula's Curse
Tempo di un bel flashback provvidenziale per mostrare una delle tante morti di Dracula che, si sa già, saranno completamente inutili. Dal momento che ai tempi il povero Simon non era nemmeno uno spermatozoo, il testimone dei Belmont passa al saggio Trevor, il quale usa più saggiamente il suo cervello e invece di caricare a testa bassa il castello di Vlad, decide di allearsi con una sorta di circo ambulante che però gli è fondamentale per completare la sua missione. Se solo avesse saputo cosa sarebbe toccato ai suoi discendenti, forse Trevor avrebbe chiesto in anticipo la pensione da cacciatore di vampiri.
- Castlevania: Rondo of Blood
Stavolta tocca al giovane rampollo Richter l'eredità dei Belmont e l'ennesima scaramuccia con il conte; lungo la strada, lo sbarbatello caccia-vampiri libera qualche giovane donzella in pericolo anonima e infine fa affondare il castello di Vlad in mare, sperando di aver posto una fine alla serie. Il poveretto non immaginava il potere dei produttori della Konami...
- Castlevania: Symphony of the Night
Dopo qualche annetto di riposo, un arzillo Alucard che stava visitando le rovine del castello del padre per scattare qualche foto ricordo scopre che nel frattempo un prorompente architetto stava operando per ricostruire il tutto e già che c'era resuscitare il proprietario; tocca quindi a Dracula jr. salvare stavolta il mondo, già che c'è liberando nel processo Richter a cui è stato fatto un provvidenziale lavaggio del cervello per dare più sapore alla trama.
Una volta sistemati i casini e aver quotato anche un pezzo del Vangelo per apparire più figo, Alucard da bravo personaggio tenebroso sparisce verso l'orizzonte, ad espiare la sua presunta maledizione.
- Castlevania: Bloodlines
Passano gli anni, i mesi, e se li conti, anche i minuti[citazione necessaria], e nonostante sia stato ucciso, bruciato, impalato e annegato più volte, a quanto pare Dracula sta per resuscitare nuovamente, e per giunta durante la prima guerra mondiale. Dato che i Belmont in quell'occasione avevano finito le pagliuzze, tocca a uno sbarbatello di nome John Morris entrare in azione e fermare i primissimi nazisti semi-zombie prima che il rituale sia completato.
Fortunatamente, da tutto questo sembra che il conte abbia capito la lezione e abbia provato a resuscitare solo altre tre volte.
- Castlevania 64
Chiamato così come la stragrande maggioranza di titoli per il Nintendo 64, anche questo gioco non poteva esentarsi dall'assomigliare a Super Mario 64, The Legend of Zelda: Ocarina of Time o Banjo-Kazooie, rivoluzionando tutto con un'incredibile grafica treddì ma mantenendo in compenso la linearità della storia.
La trama consiste in un nuovo flashback che inizia a portare i primi cenni di instabilità nella continuazione della trama: in pieno ottocento, Vlad risorge nuovamente[2], e ancora una volta tocca salvare il mondo a una giovane coppia che passava per la Valacchia in gita turistica. Ma attenzione, in questo gioco c'è anche la componente dei finali multipli, quindi se per caso un giocatore non ne era a conoscenza avrà a disposizione ben due partite da giocare per vedere i finali. Quattro, considerato che ci sono due protagonisti.
- Castlevania: Legacy of Darkness
Altro titolo per Nintendo 64, ma in questo caso i produttori usarono un po' più di forza nello spremere il cervello, creando qualcosina di differente: primo, il protagonista, tale Cornell è un dannato lupo mannaro, e secondo, deve salvare sua sorella senza necessariamente dover salvare il mondo da Dracula, e terzo, possiede un rivale degno di questo nome che farebbe defecare nei pantaloni dalla paura perfino Vergil.
I due ovviamente si scazzottano il più possibile e sopra le righe la trama possa consentire, ma finalmente il protagonista ne emerge vincitore, regalando finalmente al giocatore un'esperienza nuova. Tuttavia i produttori rimediarono subito dichiarando il gioco non canonico.
- Castlevania: Lament of Innocence
Un altro bel flashback, ma stavolta bello indietro nel tempo, fino alle presunte origini delle scaramucce tra il conte/principe e i Belmont: il giovane capostipite Leon deve salvare la sua ragazza da Walter Bernhard, un vampiro sociopatico messo nel classico castello sinistro sul cucuzzolo di una montagna. Per arrivarci, il cacciatore di vampiri si fa aiutare da un alchimista di stato di passaggio di nome Rinaldo, che con la scusa di volerlo aiutare fa a scarica barile per vendicarsi dell'emofago in questione.
Ritrovata l'amata, Leon scopre tuttavia che quest'ultima è stata morsicata da Walter, e quindi in procinto di trasformarsi. A Rinaldo viene dunque una brillante idea, e decide di forgiare una cazzuta frusta satanica in grado di sconfiggere l'emofago, ma l'inghippo è che per forgiarla, serve un'anima pura e corrotta insieme e quindi, bisogna accoppare la sfortunata morosa. I due amanti acconsentono e Leon fa quello che deve, e dopo un urlo disumano che riecheggia per tutta la Valacchia, Leon si precipita di nuovo al castello.
Dopo la classica transizione in cui Leon uccide tutti i mostri del castello e tagliuzza in due Walter, appare dal nulla Mathias Cronqvist, caro vecchio amico di Leon, che con una pietra magica cattura[3] l'essenza vampiresca di Walter, utilizzandola su di sé, e si scopre che:
Dopo essersi grattato la testa per non averci capito un tubo, Leon pensa bene di scappare visto che tanto Mathias è fuggito, e la sua morosa è rimasta comunque uccisa, pronunciando il giuramento di vendetta che i suoi discendenti adoreranno tanto.
- Castlevania: Curse of Darkness
Ambientato tra un flashback e un altro, anche stavolta Vlad non riesce proprio a starsene morto e sepolto, ma essendo i Belmont andati in vacanza sull'isola di Dead Island, tocca stavolta allo sconosciuto di turno di nome Hector rimettere a nanna il conte.
L'unica variabile qui è che il protagonista ha quel qualcosa in più dato dal fatto che prima era cattivo, poi buono, con tanto di rivale/fratello e bla bla bla. Cose mai viste, insomma.
- Castlevania portatili
Una letterale marea di titoli per Game Boy e Nintendo DS che se venissero contati separatamente renderebbero il lettore dotato di barba bianca senza accorgersene; fortunatamente la maggior parte di questi sono titoli spin-off non canonici, quindi non si perde molto. Fatta eccezione forse per Sonia, l'unica gnocca dei Belmont e protagonista di un paio dei titoli.
Visto che con la trama si era arrivati a livelli di assurdità inverosimili con flashback e salti da montagne russe, ai produttori venne la bella idea di mischiare ulteriormente le cose con un bel picchiaduro, infilandoci dentro quanti più personaggi possibili e usando la classica scusa della distorsione temporale/dimensionale onnipresente nei crossover. Meglio ancora, per il character design venne chiamato non si sa per quale motivo Takeshi Obata, finendo così per dare, ad esempio, a Simon lo stesso identico aspetto di Light Yagami.
Come prevedibile, il titolo ottenne più bestemmie che successo, quindi la Konami decise di starsene buona per un po'...
...per poi organizzare un bel reboot in larga scala scopiazzando bellamente Devil May Cry e God of War, e piazzando il tutto sulle console di ultima generazione. Stavolta la trama vede un giovane e brizzolato Belmont di nome Gabriel in missione per conto del Signore[citazione necessaria] per uccidere qualche signore oscuro che semplicemente vorrebbe farsi i fatti propri nella sua terra. Ma si sa, il male va eliminato a qualunque costo, anche se nel processo Gabriel finisce per diventare Dracula in persona.
Visti gli andamenti delle trame precedenti, questa non è una cosa che dovrebbe stupire.
Personaggi
La famiglia Belmont
- Simon Belmont
Il primo protagonista in assoluto, fiero, spavaldo, e dal mento che farebbe impallidire come una fighetta Bruce Campbell, come discendente di generazione media dei Belmont, Simon è perfettamente in grado di badare a se stesso nella scalata del castello di Vlad, anche se è affetto come tutti i membri della sua famiglia da una zoppia particolare che lo fa volare nel burrone più vicino anche se graffiato leggermente.
Nel 1698 Simon si rende conto che prima di morire, il conte gli ha scagliato contro una bella maledizione che lo ha reso impotente, a meno che non riporti in vita il signore del male! Deciso più che mai a riacquistare la sua virilità e a uscire dalla dipendenza da viagra, il giovane Belmont si mette alla ricerca dei pezzi del suo nemico per poi giocarci all'allegro chirurgo.
- Scontri con Vlad: 1691, 1698.
- Risultato: 4-3 e 5-0 per Simon.
- Trevor C. Belmont
Nonno di Simon, a differenza del suo nipote, Trevor è molto più incapace nel compiere la sua missione, pertanto viene aiutato da altri tre personaggi: un barbone raccattato per strada, una maga bianca e il pargolo del cattivone in piena crisi adolescenziale.
Nel 1479, il decano Belmont torna e cerca nuovamente di fare il figo in un tentativo di emulare Dante, venendo però rimesso a posto da un ex servo del conte di nome Hector.
- Scontri con Vlad: 1476, 1479.
- Risultato: 3-2 con supporto della tifoseria e 0-2 contro Hector.
- Richter Belmont
Richter in teoria avrebbe solo 16 anni, ma sfiga vuole che la topa scelta da Vlad durante la sua puntuale resurrezione sia proprio la promessa morosa del virgulto Belmont. Grosso errore.
Richter, imbracciando la frusta di famiglia, parte per sconfiggere il Conte e salvare la sua bella, ma come unico risultato ottiene uno stupro mentale ad opera del leccapiedi personale di Dracula, cosa che lo costringe a diventare un cattivo minore, giusto in tempo perché Alucard arrivi a rimetterlo in sesto a spadate.
- Scontri con Vlad: 1792, 1798.
- Risultato: 4-3 ai rigori e 0-3 contro Shaft.
- Juste Belmont
Il Belmont dimenticato da tutto e tutti, nonostante dovrebbe essere il più importante: difatti è sia nipote di Simon sia padre di Richter, ma sembra che in realtà nessuno si caghi Juste, il quale semplicemente si reca al castello del conte ed effettua la sua bella uccisione, rapida e pulita. Morirà qualche anno dopo di depressione.
- Scontri con Vlad: 1748
- Risultato: 2-1 ai tempi supplementari.
- Julius Belmont
Il più recente esponente Belmont, vivente dell'età moderna e per questo ben più agevolato nello sconfiggere il conte, il quale dopo il 1999 si è rotto le palle e ha semplicemente preferito lasciar perdere la resurrezione a manetta, per optare invece nella reincarnazione. Difatti, giusto qualche anno dopo, Julius scopre che Vlad ha pensato bene di reincarnarsi nella versione maschile di Rei Ayanami, e pertanto si impegna nel voler squartare anche lui, tuttavia senza ottimi risultati.
- Scontri con Vlad: 1999, 2035, 2036
- Risultato: 1-0 solido, successivamente pareggi per 2-2 e 0-0 con Soma Cruz.
- Leon Belmont
Il capostipite di tutto il clan, e ironia della sorte, il primo ad aver iniziato l'allegra resurrezione in più tempi del conte. Leon però non ha mai occasione di incontrare Vlad, in quanto prima deve abbattere un vampiro generico e anonimo che guardacaso ha rubato proprio la fidanzata di Belmont[4], e poi vede il suo migliore amico trasformarsi proprio nel baffuto valacchiano.
Per fortuna, i discendenti di Leon non hanno molte informazioni su questi eventi, altrimenti probabilmente avrebbero ceduto la patata bollente del loro compito a qualcun altro. Cosa che è stata fatta in alcuni casi.
- Scontri con Vlad: Neanche uno.
- Risultato: Si è fatto accoppare come un idiota dal Tristo Mietitore.
- Sonia Belmont
La prima e fortunatamente unica rappresentante femmina dei Belmont, Sonia è una medievaleggiante Lara Croft che si destreggia tra i burroni e i condotti fognari del castello del conte prima di incontrare casualmente Alucard, squartarne il padre e festeggiare facendosi inseminare dal principino mezzosangue. Qualcuno dice che il risultato di ciò sia la nascita di Trevor, ma la sola idea sembra terrorizzare i fan.
- Scontri con Vlad: 1450
- Risultato: Un solido 2-0 derivato dallo shock del conte nel sapere dell'infrattamento di suo figlio con una Belmont.
- Gabriel Belmont
Gabriel è il protagonista del reboot della saga. Le sue epiche imprese causano complessi d'inferiorità in tutti gli altri membri della famiglia, visto il suo curriculum infarcito di creature mitiche e semidei sterminati. Purtroppo è anche il più sfigato di tutti i suoi familiari, visto che alla fine dell'impresa si ritrova solo e senza più patata fede.
- Scontri con Vlad: Lo è diventato lui stesso.
- Risultato: Attualmente in competizione con Alucard.
Altri villici buoni
- Adrian Fahrenheit Tepes
Per gli amici Alucard, è il tenero e allegro figlioletto del conte, avuto durante un rapporto post-ubriacatura con un'umana dai gusti facili; Vlad da allora cerca sempre di voler riconoscere ufficialmente il figliol prodigo per tentare di portarlo al castello e sacrificare il vitello grasso, ma Alucard a sua volta vuole persuadere il paparino a versare la quota degli alimenti che spettava alla moglie di Dracula dopo la separazione. Ovviamente il conte deve rifiutare sempre categoricamente e ad Alucard non resta che tirare fuori la sua spada lunga diecimila metri[6] e ogni tanto chiedere aiuto al Belmont di turno, primo tra tutti Trevor.
- Grant Danasty
Ex-ladro professionista, il suo colpo più grande era stato rubare i poteri all'Uomo Ragno per arrampicarsi in ogni posto possibili, ma sfortunatamente incappò in un bagno per ragazze posto al 50° piano di un palazzo e, venendo scoperto, si fece un bel volo fino a terra. Un necromante che passava di lì per caso ebbe la brillante idea di zombificare il deceduto Grant, ma anche Trevor stava passando di lì per caso, pertanto fu il Belmont ad appropriarsi del ladro zombie, facendolo divenire il suo primo schiavetto personale.
Con il passare degli anni, Grant ha preferito rubare i poteri dalla serie di Kingdom Hearts: difatti ora combatte con i chakram di Axel e il suo super-attacco è lo stesso di Xemnas. L'originalità fatta zombie.
- Sypha Fernandez
Maghetta incappucciata per benino, originariamente aveva intenzione lei di assaltare da sola il castello del conte, ma resasi conto a metà strada che essendo una donna nel medioevo, non ce l'avrebbe mai fatta al posto di un uomo forte e virile. E anche se Trevor non si applicava alla lettera alla descrizione, di certo la sua frusta era un'arma migliore delle bollicine magiche sparate dalla potente arte di Sypha, pertanto la maga divenne il suo secondo schiavetto personale.
Infine, per celebrare la vittoria contro Vlad, Trevor e Sypha iniziarono a sfornare figli per assicurarsi che anche le generazioni future avrebbero dovuto affrontare il conte. Molto gentile da parte loro.
- Annette e Maria Renard
Coppia di sorelle che si erano appena trasferite da Parigi nella Valacchia per una tranquilla vacanza, e che invece erano state rapite entrambe dal conte in quanto prime tope che passavano. Sfortunatamente, Annette si era appena morosata con Richter, e il giovane Belmont non poteva sopportare una cosa del genere, cosa che gli ha fatto intraprendere il giro dell'eterna giostra dei suoi parenti.
In compenso Maria è stata capace di badare a sé stessa grazie alla sua arma più micidiale: uno stuolo di animaletti pucciosi che sconfiggono il nemico a colpi di tenerezza.
- John Morris
Cugino americano dei Belmont, occasionalmente lui e la sua allegra famigliola hanno dato una mano usando la leggendaria frusta ammazzavampiri che tutto squarta; sfortunatamente, essendo del nuovo continente, la cosa tende a far dire alla gente intorno di aver visto Indiana Jones girare a caso per ammazzare vampiri. I Morris non si sono mai proccupati di ciò, anche se sono andati in pensione giusto giusto dopo un paio di generazioni di duro lavoro.
- Eric Lecarde
Ragazzino dall'identità sessuale altamente discutibile, non si sa come da piccolo ha ereditato una lancia che viene detto sia di Alucard[7], e da allora ha fatto da allegra spalla ai Morris nel loro periodo di rimpiazzamento dei Belmont, facendo a gara a chi abbia l'arma più figa. L'ultima volta che il capellone è stato visto non aveva più molta sostanza, visto che era stato ridotto a un fantasma, ma da allora non se ne è saputo più nulla.
- Cornell
Lo stiloso lupo mannaro protagonista del secondo titolo per Nintendo 64, si lascia coinvolgere in tutto il casino in quanto sua sorella guardacaso era la vittima di turno del conte, e in giro non c'erano al momento Belmont freschi di frusta. Così tocca a Cornell snudare gli artigli e andare in giro per il castello di Vlad sgozzando a destra e a manca.
Dovrebbe avere anche un rivale, una specie di chimera di nome Ortega, ma è comparso così poco che se ne dubita perfino l'esistenza.
- Shanoa
Suora di un ordine massonico supersegreto che deve entrare in azione in mancanza di Belmont freschi da spedire sul fronte, anche lei è protagonista in uno dei milioni di titoli portatili. È convinta di potersi potenziare con la magia facendosi tatuaggi su tatuaggi, ottenendo però solo l'effetto di sembrare quasi una punkettona scappata da un motoraduno del suo gruppo. Lo stesso Vlad ha avuto un'aria da WTF quando lei è riuscita a sconfiggere lui e tutti i suoi servetti[8].
- Aeon
Custode teoricamente immortale del tempo, è colpa sua se gli altri personaggi del picchiaduro Judgment si trovano invischiati l'un l'altro a pestarsi bellamente a vicenda. Ciononostante, questo personaggio riesce sempre a mantenere perfettamente un'aura di classe e stile che farebbero impallidire Enzo Miccio. Perché? Perché ha un monocolo e un orologio a cipolla, e questo sicuramente fa figo.
Non basta? Ha anche l'aspetto di un personaggio di Kuroshitsuji in un gioco dove tutti somigliano ai personaggi di Death Note, e questo lo porta ancora più avanti. Peccato solo che la sua storia sia ancora più vaga di quella di Trunks del futuro...
- Soma Cruz
Un bimbetto dai capelli color bianco pecora che crede di essere l'ennesima reincarnazione del conte, nonostante questa affermazione sia altamente discutibile. Dato che lo si controlla per un intero gioco, ci si chiede chi potrà mai essere il boss finale quindi; e invece si scopre che è proprio Soma il boss finale, che sorpresa.
Da allora non si è più fatto vivo, e così sembra anche essere per il conte; uhm, forse l'affermazione non era così sbagliata...
I cattivoni
Lui, il malvagio, l'unico e il solo. Nonostante muoia in continuazione ammazzato da qualcuno, riesce sempre a tornare in vita, deciso più che mai a non pagare gli alimenti all'ex-moglie. La sua anima è immortale e di solito a lui è data la vita una volta al secolo, ma questa regola non si può stabilire con certezza, in quanto le resurrezioni straordinarie superano di gran lunga quelle normali. Fortunatamente per ora, sembra che Vlad abbia deciso di starsene buono buono nel corpo di Soma Cruz senza più intenzione di rompere le palle all'umanità, o almeno si spera...
È da notare infine la tendenza del conte ad aiutare i nemici a sconfiggerlo, spargendo in giro per il suo castello acqua benedetta, crocifissi, sigilli e quant'altro. Molto gentile da parte sua.
Sì, esattamente quel Tristo Mietitore. Non si sa come mai, all'alba dei tempi della nascita del conte, lo scheletro incappucciato ha provato a giocare contro di lui a scacchi in puro stile del settimo sigillo. Il problema era che Vlad era il campione del torneo regionale valacchiano, e pertanto stracciò la Morte come se fosse un ignorante di bassa lega, costringendo l'entità a servirlo per sempre.
Da allora il Tristo Mietitore è sempre il boss da affrontare prima del conte, e anche se ogni volta che i Belmont lo frustano a sangue creano effettivamente un paradosso, non c'è niente da preoccuparsi, in quanto la Morte resuscita sempre assieme a Vlad.
- Shaft
Ex-prete di campagna, questo povero essere incompreso era stato scomunicato solo per aver confuso una volta il nome di Dio con quello di Baphomet[9]. Da allora ha giurato vendetta contro l'umanità cercando sempre di resuscitare il conte.
Prima semi-fermato da Richter, Shaft ha provato a inserirsi anche lui nel ciclo di resurrezione eterna di Vlad e della Morte, ma sfortunatamente ha trovato biglietti solo per un giro, finendo quindi disintegrato definitivamente da Alucard. Quantomeno nel suo curriculum è riuscito a fare il lavaggio del cervello al giovanissimo Belmont.
- Carmilla
Demonessa minore, le sue apparizioni potrebbero essere considerate ancora minori e irrilvanti di quelle di Gaap nell'anime di Umineko no Naku Koro ni; oltre a questo, Carmilla è semplicemente una succube che adora usare vergini di Norimberga a destra e a manca, eccitandosi per le torture e per il sangue spillato. Una specie di Morrigan versione Mortal Kombat insomma.
- Walter Bernhard
Quello che dovrebbe essere il vero cattivo di tutta la serie in quanto è lui a causare l'inizio di tutto il casino con il conte e i Belmont; sfortunatamente, a differenza di Vald, Walter aveva esaurito i biglietti per la resurrezione, pertanto è dovuto starsene morto e sepolto a vedere altra gente rubargli la gloria. In compenso nell'aldilà ora passa il tempo a giocare a dadi con shinigami di vario genere.
- Medusa
Una cozza. No, sul serio: Medusa è un'enorme testa volante con serpenti come capelli e ha una faccia talmente brutta, ma talmente brutta, che chiunque la guardi rimane pietrificato all'istante. Oltre a questo non parla molto, causa una visione della sua stessa lingua in uno specchio.
- Legion
Un ammasso non ben definito di cadaveri appiccicati uno con l'altro con abbondante colla vinilica, questo è il tentativo del conte di voler provare personalmente un attacco d'arte dopo aver visto la puntata giornaliera di Art Attack. Il risultato non è tuttavia dei migliori, visto che basta qualche colpettino per scrostare la colla vinilica e far cadere via tutte le salme. Un po' come con i modellini delle navi.
- Galamoth
Super-demone di altissimo livello che non si sa come, riesce sempre a imbucarsi nelle segrete del castello del conte[10], è diventato famoso per essere una delle nuove cause di bestemmia libera per i giocatori. La potenza di questo coso infatti è tale da farlo sembrare uscito da Demon's Souls, mentre di solito chi lo affronta sembra sempre essere al livello 1, non importa cosa equipaggi.
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Curiosità
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- Per aggiungere danno alla beffa, questa è l'unica serie dove il Konami Code non funziona o semplicemente fa comparire scritte ingannevoli: molto gentile.
- Simon è divenuto così popolare da meritarsi un ruolo nel prestigioso cartone animato Un videogioco per Kevin; peccato solo che i produttori avessero confuso il suo personaggio con quello di Johnny Bravo, trasformando l'eroe Belmont in un palestrato semi-gay.
- In uno dei molteplici Castlevania portatili, Soma Cruz deve sconfiggere tra gli altri cattivi un discendente di Renzo Bossi, il quale vuole diventare il nuovo Dracula solo per scacciare i viventi extracomunitari dal mondo.
Note
- ^ In casa Belmont generalmente tirano a sorte con la pagliuzza più corta.
- ^ Che sorpresa.
- ^ Senza un preciso motivo.
- ^ Altro grave errore.
- ^ Maria non conta; come si vede dalla faccia, la sua è una paralisi facciale.
- ^ Presa in prestito dal suo simile, Sephiroth.
- ^ Anche se nessuno ha mai visto Alucard con una lancia in mano, ma sono dettagli.
- ^ Vero anche che se ci era riuscito Richter poteva farcela chiunque...
- ^ Capita a tutti fare errori del genere, no?
- ^ Forse ha bisogno dell'umidità locale.
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