Catarismo

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Disambiguazione – Oops! Forse cercavi la gioiosa secrezione nasale, vedi catarro.
Un cataro sta per adorare Dio (scatarrando).
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Catarismo
« Troppo magri per i miei gusti. »
« I miei idoli! »
(Lama, non l'animale.)
« Groaaghpchuu! »
(Cataro mentre sputa.)
« Groaaghpchuu! »
(Cataro mentre ordina una pizza.)
« Groaaghpchuu! »
(Cataro su praticamente tutto.)

I catari fostero (passato colliativo del verbo furre) un gruppo di fanatici religiosi che, almeno secondo alcuni, adorerebbero Dio, ma in verità ciò era solo una scusa per bestemmiare.

Etimologia

Secondo fonti accertabili, quali gli Umpa-Lumpa e mio cuggino, il termine cataro rappresenta sia il fedele che la tecnica di culto. Infatti, cataro deriva dal klingoniano "katharòs", che significa catarro. Un'altra fazione, originaria della mitica Padania, ovverosia i Catari di Vicenza, sostengono che in realtà il nome deriva dal giapponese katà, cioè "gatto", il quale è stato scelto in onore della succulenta pietanza[1] veneta.

Culto

Come tutti hanno già capito, il culto dei Catari si basa sull'adorazione incondizionata di un qualche Dio (uno qualunque) tramite l'esaltazione dell'escreato. Per rendergli omaggio, i fedeli si esibiscono in ogni momento possibile in grandiosi cori di gargarismi, che raggiungono l'apice della cacofonia con lo scatarramento. In questo modo, essi danno a Dio ciò che è di Dio, secondo la famosa massima di quel buontempone di mio Figlio. Essi condannano fortemente qualunque omaggio al Signore che non sia il catarro, visto come la più perfetta espressione dell'uomo, in accordo con la loro personale traduzione della Bibbia:

" E il sesto giorno Dio guardò ciò che aveva creato, e disse: Porca vacca, che orrore!, e per suggellare questa esclamazione, sputò in terra, e dall'argilla mista al catarro divino sorse l'uomo, degno figlio di tale materiale.

Un aspersorio, lo strumento per spargere il catarro.

I miracoli delle Spa catare

Per non fare brutta figura davanti alle altre religioni, anche i Catari decisero di fare dei miracoli. Per decenni, i più grandi tra i loro uomini si arrovellarono la loro contortissima mente per inventarsi dei miracoli. La soluzione venne trovata nel 1900 a.C., quando il reverendo/padre/imano/checcacchionesò Giovanni Qualcuno, inciampò su una Bibbia e aprì una pagina del vangelo che diceva: "Gesù allora scatarrò a terra, fece un pastone con la sabbia e lo spalmò sulla faccia del cieco, dicendo: Va, lavati barbone. Quello andò alla fontana bestemmiando il Signore, si lavò e miracolo! Ci vedeva."
Da allora, gli spregiudicati industriali catari usano la scusa del miracolo per aprire lussuosissimi trattamenti termali in tutta Europa, facendo pagare fior di quattrini (quattrini=denaro) a signori, regine e ministri per farsi gettare fango addosso, cosa ridicola, se pensiamo che oggi giornali e televisioni lo fanno meglio e gratis, ma così va la vita. Insomma, questi religiosi stavano facendo grana a palate finché un ispettore dell'igiene scoprì che sia nel fango che nel grana c'era un altissimo tasso di feci[2] e costrinse a chiudere tutti gli stabilimenti. Il metodo del fango si è però tramandato fino ai giorni nostri, e viene utilizzato in ogni stabilimento che si rispetti.
Donne, attente a quello che vi mettono in faccia!.

I Catari e la Rivoluzione americana

Se fino a qui avete considerato i Catari come un gruppetto di religiosi un po' strambi, o al massimo un gruppetto di imprenditori un po' stronzi, ricredetevi. Se non siete pronti ad affrontare la rivelazione sconvolgente, scappate subito da questa pagina ed emigrate in Cambogia. La nostra storia comincia nell'anno 1492, quando Colombo approdò nelle Indie Occidentali. A sua insaputa, nel suo equipaggio si era infiltrata una spia catara, che tra tutti quei marinai grevi e rudi[3] si confondeva a meraviglia. Sbarcato, non cominciò a elemosinare e corteggiare le ragazze[4] come tutti i suoi amici corsari, ma si interessò ad una pianta che veniva essiccata e fumata. Tanto per vedere se fosse velenosa, ne prese un morso, e il piacere lo pervase: il suo catarro era 10 volte più denso e schifoso, la gittata era almeno 5000 volte superiore. Aveva scoperto il tabacco.

Quel burattino di Washington.

Quando tornò in patria con il suo prezioso carico, il Gran Consiglio dei Catari restò estasiato dal tabacco, e cominciò a elargire bustarelle qua e là per incentivare l'esplorazione delle Indie. Pochi lo sanno, ma dei 102 puritani che salparono sul Gayflower, ben 349 erano Catari. In poco tempo edificarono varie colonie, e con la scusa di "nuovi orizzonti e libertà", continuarono a importare schiavi neri dalla Cina per coltivare il tabacco in tutta la cintura nord-sud-giù-ovest dell'America. Anche in questo caso, i Catari si sono macchiati di uno dei più gravi crimini dell'umanità. La schiavitù? Naah. Forse l'opportunismo sfacciatamente materialista? Acqua, acqua. Essi furono i primi a utilizzare lavoratori cinesi, quando tutti sapevano che quelli Inuit costavano meno e lavoravano molto di più. Intollerabile! Nelle colonie del nord si arrivava anche a riconoscere loro dei diritti (orrore degli orrori!). Per fortuna oggi abbiamo aziende come la Fiat che non fanno più certe cose. Ma ritornando ai nostri Catari, essi erano schiacciati dalle tasse inglesi, così una sera come tante, nella città di Boston, si travestirono da indiani (con tanto di turbante) e gettarono in mare tutte le casse di tè. Vi eravate mai chiesti perché non vennero buttate anche le casse di tabacco?!??. Consapevoli di ciò che avevano provocato (forse), i Catari utilizzarono dei burattini come G. Washington, B. Franklin e R. Nixon per capeggiare una quanto mai inesistente rivoluzione, che aveva lo scopo di facciata di garantire la libertà e la giustizia per tutti. Una traccia di tutto ciò è tutt'ora nel nome di quella nazione: United STAtes of AmeRICA = CATARI. Un caso???.

I Catari e il sesso

I Catari hanno un rapporto veramente particolare con il sesso. Sì, ho detto sesso, moralista bigotto che non sei altro! Comunque, loro condannavano l'atto sessuale in sé stesso, il pensare a questo, l'ipotizzare l'esistenza di questo, e tutto ciò che poteva essere anche lontanamente collegato ad esso. I più estremisti arrivavano perfino ad auto-evirarsi pur di non guardarsi i gioielli. Una cosa banale che deriva da questo pensiero, anche se definirlo pensiero è esagerato, è il rifiuto nel mangiare qualsiasi cosa derivante da atto sessuale. Esatto. Pazzi. Vi erano anche altre motivazioni, in quanto il cibo limitava la salivazione, impedendo in questo modo lo scatarramento, e portava invece alla produzione di altri omaggi al Signore[5], condannati dalla chiesa catara per motivi che dovresti sapere se avessi letto il paragrafo 2.

Un "Perfetto" Cataro.

I "Perfetti"

I "Perfetti" erano la crème de la crème dei Catari. Si poteva avere questo rango solo se la gittata del catarro arrivava almeno a 30 metri, colpendo magari qualcosa lungo il tragitto. Il loro catarro infatti aveva assunto negli anni una particolare acidità. Altri loro poteri erano la rigenerazione dell'appendice e la capacità di cagarsi nei pantaloni a comando. Essendo perfetti, questi ragazzacci rifiutavano ogni cibo, perfino la melantuga cucurbitacea, mangiata dalla maggior parte dei Catari. Si capisce quindi che non avevano una vita molto lunga, ma se non altro era una vita felice. Aspettate. Niente cibo (anche la patata), niente alcool, scatarrare continuamente... OK, era una vita di merda. Questi fantasmagorici tizi però erano un pozzo di scienza, conoscevano tutte le risposte; peccato che ad ogni domanda rispondessero con una scatarrata colossale, tanto che l'infedele richiedente affogava nello sputo, tra atroci sofferenze. Altra caratteristica (piuttosto inquietante) era la terribile magrezza che li distingueva dagli alquanto pasciuti contadini medievali.

I rapporti con la C.H.I.E.S.A. e l'Inquisizione

La grigliata di riconciliazione.

La Chiesa non vedeva di buon occhio i Catari, perché il loro continuo scatarrare inumidiva tutto il territorio del Lazio, impedendo così la mattutina battuta di caccia[6] tra i boschi della Maremma, in più l'opulenza nella quale vivevano era un affronto alla sobrietà di costumi della Curia romana. Insomma, per anni il Papa continuò ad accusare questi sporchi plutocrati di tenere una condotta scorretta, di adorare un Dio strano e di dire le bugie a mamma e papà, col risultato di ricevere altro catarro in faccia. La situazione si risolse quando sua Santità passò la patata bollente all'Inquisizione. Questa splendida associazione, già organizzatrice della festa di compleanno di Giordano Bruno e del colloquio d'esame di Galileo, preparò una fantastica grigliata nella bellissima località di Montsegur, in Francia. Furono invitati tutti gli ordini più fichi della cristianità, come i Francescani e i Benedettini. Questi misero il carbone per la fiamma, ricavato dai più bei libri d'Europa, bruciati per l'occasione, mentre i Francescani diedero i loro sandali, andando da quel giorno scalzi. Quando arrivarono i Catari, stavano per fare una grandissima figura di merda: avrebbero dovuto portare la carne, ma si erano rifiutati a priori, convinti che qualcun altro ci avrebbe pensato. Per rimediare al silenzio imbarazzato che si era creato e non perdere la stima degli amici, si misero loro stessi sulla griglia, risolvendo in questo modo due problemi del Papa: loro stessi e cosa dare da mangiare a tutti quei dannatissimi poveri (ah, la povertà, che flagello!).

Curiosità

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Voci correlate

Note

  1. ^ No, non la polenta.
  2. ^ Già, era pieno di merda.
  3. ^ Bestie.
  4. ^ Saccheggiare e violentare.
  5. ^ Merda e piscio.
  6. ^ Caccia alle streghe, ovviamente.