Cenerentola
Questa è la cruda storia di una ragazza che tutto il mondo conosce, miei cari venticinque lettori. Ma nessuno ha mai osato raccontarvi la vera versione dei fatti. Eravate troppo piccoli. Ho per caso ritrovato un manoscritto in latino arzigogolato e visto che sono modesta non mi prendo il merito della sua traduzione.
Personaggi
- Cenerantola: povera ragazza ingenua e anoressica che sogna il principe azzurro
- Analstasia: sorellastra baffuta
- Genovaffa: vagamente somigliante ad Olivia di Braccio di Ferro
- Matrigna: interessata solo a spennare il padre di Cenerentola
- Padre di Cenerentola: morto da tempo
- Fata Latrina: allucinazione dovuta agli eccessi d'alcool
- Madre di Cenerentola: deceduta da tempo
- Giac e Gus: due barboni che Cenerantola continua costantemente a scambiare per topi torturandoli incessantemente
Trama
C'era una volta... Questo è l'inizio di ogni fiaba. Ma è un mistero il perché si scelga sempre la volta invece che la cupola o l'arco.
C'era una volta una povera ragazza che aveva come sorelle due cessi, Anastasia e Genoveffa, figlie illegittime di Marco Masini e di Alda d'Eusanio in un loro impeto di passione. Si chiamava così perché era costretta ogni giorno a intossicarsi i polmoni con le polveri sottili della sua città, Milano. Per fortuna a Cenerentola rimaneva un fratello che le voleva bene. Cenerentola intratteneva una relazione con un topino ( in realtà era un barbone, ma soffrendo Cenerentola di allucinazioni, veniva da lei costantemente scambiato per un topo), dato che nel frattempo non poteva permettersi di meglio. Ma un giorno il Matrigno scoprì la tresca, e le vietò di andare al ballo del principe, in modo da non rubare il Principe Azzurro ai due cessi. Cenerentola, indifferente, continuò a farsi il topo nel tempo libero.
Ore 20 Pochi giorni dopo Cenerentola litiga furiosamente col topo sul riconoscimento del Kosovo come nazione distinta dalla Serbia, e chiama la Fata Madrina. Oltretutto si era stufata del topo, ed era incuriosita da altre forme di vita che non fossero roditori o trans. La Madrina arriva puntuale come un orologio svizzero e le dà in regalo un orologio a cucù ormai impolverato perché nessuno ha più avuto bisogno di lei (metafora a triplo livello di lettura). Dopo essersi incastrata in una zucca col suo grasso didietro, si vendica sull'ortaggio trasformandolo in una carrozza e prestandola alla fanciulla, dandole inoltre un vestito di cinque taglie più grandi, appartenutole quando voleva entrare nel mondo dello spettacolo. In cambio del favore Cenerentola dovrà pagare un pizzo su ogni entrata del futuro sposo e firmare un contratto di esclusiva con Mediaset.
Ore 20 e 30 La Fatina trasforma dei cavalli in topi, poi si accorge dello sbaglio e li ritrasforma.
Ore 21 Al suo arrivo alla festa tenta in tutti i modi di attirare l’attenzione del pubblico. Beve qualche bicchiere di troppo e va fuori di testa. Dopo aver cantato a squarciagola “Oh Happy Days”, corso per la stanza urlando “Satana è in me e io sono i lui” e aver tolto il parrucchino all’Illustrissimo ed Eccellentissimo Signor Juan Fernandez de Velasco, Contestabile di Castiglia, Cameriero maggiore di Sua Maestà, Duca della Città di Frias, Conte di Haro e Castelnovo, Signore della casa di Velasco e di quella delli sette Nani di Biancaneve, Governatore dello Stato di Milano etc., la sicurezza si è premurata di condurla fuori dalla reggia.
Ore 22 Il principe ritrova una scarpetta di cristallo sullo scalone reale, e poco piu in là trova Cenerentola a fare il bagno nella fontana. La saluta: lei gli chiede se vuole scritturarla per un suo film. Il principe si innamora di una così volgare gentildonna e decide di impalmarla, così, su due piedi. Cenerentola non capisce niente perché il vino rosso si è impadronito del suo cervello.
Fino alle ore 24 Il principe stordisce il già fragile cervello di Cenerentola con i discorsi sui suoi soldi, la sua macchina nuova e la nuova moda delle maniche a sbuffo. Le chiede poi se trova sexy la sua nuova acconciatura: una reticella verde attorno al capo che cade sull’omero sinistro, dalla quale esce un enorme ciuffo sulla fronte. Cenerentola non capisce niente.
Ore 24 Cenerentola scopre con amarezza lo scherzetto della Fata Madrina: si ritrova ignuda nel mezzo del ballo: I più meschini maniaci, giunti al ballo da tutto il regno per guardare le poppe delle cameriere, si fiondano su di lei. Nella fuga perde la famosa Scarpetta; a piede nudo scappa nel bosco e si rifugia nella casetta dei Sette (N)ani, che viene assediata dai suddetti maniaci. Per fortuna in quel momento arriva il Matrigno, avvertito dal topino, geloso della sua schiavetta umana e desideroso di cotanti maschi. Vladimir, dopo aver cacciato tutti i presenti si incavola da morire e rinchiude Cenerentola in un torre, dove le amputa entrambi i piedi ispirando gli sceneggiatori del film Saw. Cenerentola si fa portare ago e filo dal topino, dal quale contrae l'AIDS, e ricuce i piedi a mani nude. Ma Cenerentola è ignorante come un montone, e li sutura al contrario; sarà per questo ricordata come “ShitFoot".
Un po’ di tempo dopo Dopo che il principe la trova, la libera e si sposano a cavallo, all'horse drive-trought di Elvis sotto casa, dopodichè gettano il Matrigno e le sorellastre giù da un dirupo in una botte irta di aculei e spargono sale sopra alle loro teste per non far ricrescere i capelli. Cenerentola farà poi conoscenza col cavallo bianco, ma questa è un altra storia.
Epilogo Il principe cade da cavallo appena un anno dopo il matrimonio: stava inseguendo una quaglia quando il ciuffo, diventato ormai lungo, gli ostacola la vista e lo fa cadere in un burrone apertosi per sbaglio. La Fata Madrina nel frattempo muore di peste, liberando la principessa da ogni contratto con Mediaset. I sette figli affetti da (o)nanismo avuti in quell'unico anno di matrimonio sperperano ogni avere, prima in donne e champagne, poi in seghe e tavernello, poi finiscono a scavare miniere. Da vecchietti vedranno la loro prima donna, Biancaneve. Il Matrigno induista si reincarna nella cuoca di corte, realizzando il suo sogno di nascere donna. Cenerentola muore soffocata da una verza alla venerabile età di 35 anni, vent'anni dopo la morte del marito, forse in seguito all’avvelenamento da ortaggi da parte della cuoca. Che abbia mantenuto la memoria della vita passata?
Ma quel poco che vissero, vissero felici e contenti, su questo non c’è dubbio.