Circoncisione di Gesù
La circoncisione di Gesù, avvenuta l'ottavo giorno dopo la nascita del nostro simpatico beniamino, è una tappa fondamentale nel processo che ha portato Gesù ad odiare l'umanità intera, soprattutto gli ebrei. Da alcuni ritenuta una mera leggenda, da altri festeggiata alla pari del Carnevale, la sacra circoncisione viene raccontata in modo diverso in ogni vangelo, cosa che ha fatto sorgere non pochi dubbi nei fedeli sulla sua reale esecuzione.
Cenni storici
Come sappiamo agli ebrei piace da sempre sminuzzare in allegria il pene dei neonati. Mentre l'infibulazione degli amici arabi è ritenuta da sempre una pratica inumana, la circoncisione viene vista da tutti come una grande festa. Da tutti tranne che dal festeggiato, evidentemente. Questo perché, come ci spiega Wikipedia, squartare il glande di un bambino indifeso è tra le sette esperienze più belle che un uomo possa vivere nella propria vita. Davvero, provateci anche voi se siete in dubbio.
Cristo, prima di convertirsi al cristianesimo (nome omen), era ebreo. E un vero ebreo oltre a farsi crescere ridicole treccine, disprezzare il Natale, lucrare sulla pelle degli altri e invadere la Palestina con una scusa risibile è tenuto a farsi tranciare il prepuzio con un rasoio ben affilato, sterilizzato nel latte caldo di una capra appena munta. Così mentre Maria si faceva in quattro nel tentativo di fermare il rito, temendo giustamente che Gesù, nato da appena otto giorni, si sarebbe potuto un attimo incazzare e con la sua ira avrebbe potuto radere al suolo Betlemme, i saggi del tempio compirono la simpaticissima amputazione genitale al piccolo principe.
Tracce di questa operazione chirurgica in effetti sono arrivate fino a noi. La sacra sindone, ad esempio, riporta un evidente segno a forma di circoncisione all'altezza del pisello di Gesù. E poi ci sono i miliardi di crocifissi prodotti negli anni che mostrano esattamente come stanno i fatti. Provate a guardare sotto il lenzuolino che ricopre il piccolo Cristo in croce che tenete appeso nella vostra camera da letto per farvi un'idea. Se non riuscite a rimuoverlo, usate un martello. Ma la testimonianza fondamentale, come sappiamo, ci arriva da Mel Gibson che nel suo film La passione di Cristo ripercorre in due lunghe ore di pellicola i patimenti che il piccolo Gesù dovette subire durante la circoncisione.
Testimonianze e ricerche storiche effettuate dal "Coro degli Angeli della Morte" hanno dimostrato che nel mondo, conservati in svariate basiliche, ci sono ben 18 santi prepuzi originali attribuiti a Gesù. Evidente dimostrazione che Egli aveva 18 pistolini.
Un'unica verità, tante versioni
Perché, ci chiediamo, i vangeli hanno riportato tante versioni diverse di questo incredibile avvenimento? Non c'erano abbastanza testimonianze attendibili all'epoca? La gente non voleva parlare? Betlemme era gemellata con Corleone forse? Queste domande poste dai più eminenti teologi non hanno tuttora avuto risposta. Neanche noi, nonostante i due libri scritti da Benedetto XVI, abbiamo modo di stabilire quale delle varie versioni sia quella più attendibile, visto soprattutto che sembrano tutte trovare riscontro nella realtà storica dell'epoca.
Certo, tutti ormai si sentono di scartare i miti più fantasiosi, come quello dell'intervento di Padre Pio o la trasformazione del chirurgo in un tostapane un secondo prima dell'incisione. Ma se cerchiamo una fonte davvero attendibile, la Bibbia rimane come sempre l'unica vera risposta alla nostra sete di sapere. Vediamo quindi in dettaglio cosa ci dicono i quattro vangeli.
Vangelo secondo Matteo
In queste poche righe vergate da Matteo, ci viene presentato un Gesù che si autocirconcide e condivide con i presenti gli scarti organici del proprio corpo, fatto che ripeterà da adulto durante l'ultima merenda con gli amici. Dal punto di vista scientifico, questa ricostruzione è la più plausibile giunta fino a noi, poiché si basa a tutti gli effetti su una indiscutibile realtà: nessun essere umano è in grado di circoncidere Dio. Solo Dio ha il potere di circoncidere se stesso. Essendo Gesù Dio, egli è l'unico in grado di amputarsi il glande. E così è stato. Chiaro e semplice.
Naturalmente sono in molti che riconducono l'eucarestia (l'atto di mangiare l'ostia) a questo evento, rinnegando che si tratti della rievocazione dell'ultima cena. Perciò se anche voi facendo l'eucarestia avete la spiacevole sensazione di mangiare un pene, è probabile che inconsciamente, grazie alla fede, abbiate sempre saputo questa verità. O forse si tratta semplicemente di uno scherzetto del vostro parroco, a cui piace arricchire il gusto delle ostie con alcune spezie.
Vangelo secondo Luca
Luca usa lo stratagemma più in voga tra gli scrittori di fantascienza: non essendo un drago in anatomia, e non sapendo minimamente cosa sia la circoncisione, salta l'argomento e passa ad altro senza approfondire. Eppure ad una più accurata analisi non si limita solo a questo. Il simpatico Luca infatti ne approfitta per legare il nome di Gesù all'atto stesso dello sminuzzamento del sacro prepuzio, come a lanciare un messaggio lievemente blasfemo contro il povero Cristo. Insomma come a dire "Gesù si chiama Gesù solo perché è stato circonciso". Cosa ci vuole dire Luca con queste sue misteriose parole? E soprattutto come usavano chiamare Gesù negli otto giorni successivi alla nascita, visto che non aveva nome?
- Re Magi: “Presto diteci il nome del Salvatore!”
- Maria: “Ehm...”
- Re Magi: “Il... nome?”
- Maria: “È che non è ancora circonciso...”
- Re Magi: “Ah... vabbé, e chi è il padre?”
- Maria: “Ehm... ”
- Re Magi: “Ce l'avrà pure un padre, no?”
- Maria: “Sì... beh... Ma lasciare l'oro e levarvi dai coglioni, pare brutto?”
Vangelo secondo Marco
Marco non ha raccontato nulla sulla circoncisione di Gesù, ma in compenso ha trascritto una intera puntata di Dottor House per dare comunque un tono al suo vangelo. Che, diciamocelo, per il resto è scritto davvero da cani (a parte il plagio a Battlestar Galactica quando parla dei cyloni).
Vangelo secondo Giovanni
Giovanni non parla della circoncisione nel suo vangelo omonimo, ma dedica un intero libro a questa pratica intitolandolo Apocalisse. Le visioni avute da Giovanni circa la fine del mondo sarebbero avvenute proprio durante il taglio del prepuzio del santo bamboccio, cosa invero piuttosto plausibile.