Clericus Cup

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« La messa è finita, andate in campo. »
(Arbitro prima dell'inizio della gara)
« Andiamo ora con la schedina del Totocalcio... »
(Benedetto XVI durante l'angelus)

La Clericus Cup è il massimo campionato di calcio della Città del Vaticano. Esso è riservato agli iscritti agli istituti pontifici di Roma e ai battezzati. È organizzato dalla Federazione calcistica vaticana e riceve i finanziamenti dall'otto per mille dai milioni di fedeli che lasciano le loro offerte a San Pietro.

Il simbolo della Clericus Cup tra le due divinità: Gesù e il pallone.

Storia

Era il 2007 quando il presidente della Federazione vaticana giuoco calcio e preghiera Joseph Ratzinger ebbe l'idea di realizzare un campionato di calcio della Città del Vaticano. L'idea fu un successo, e nel febbraio partì la Clericus Cup, che vedeva 16 squadre divise in due gironi danteschi da 8.
Lo scopo di tale manifestazione, come ha detto lo stesso Ratzinger, è diffondere il gioco del calcio nel Vaticano, per finanziare la nazionale vaticana, e, perché no, un giorno ospitare i mondiali di calcio!
La CEI fondò subito la sua squadra, la CEI Football Club, composta unicamente da vescovi, mentre nella zona di Castel Gandolfo è nato il Deportivo Castel Gandolfo. A queste si sono unite l'Unione Sportiva Cardinali e l'Atletico Guardie Svizzere.
Arrivati al massimo di 16 squadre, la Clericus Cup è partita, vedendo subito in testa la CEI FC, che, forte del suo bomber Camillo Ruini, ha subito messo a segno una striscia di 4 vittorie consecutive. Le partite vennero giocate il sabato, per fare in modo che la domenica il Papa possa annunciare i risultati durante l'Angelus alle folle di tifosi accorse in piazza San Pietro.

Camillo Ruini nell'Album Panini 2007.

Verso la fine del campionato in coda si creò una bagarre per non retrocedere in Serie B, con partite che sfociavano spesso in risse e scomuniche. La cosa venne risolta quando si scoprì che non esisteva nessuna Serie B.
Finito il campionato 2007 (vittoria della CEI con Ruini capocannoniere), il 2008 partì con l'addio al calcio giocato di Camillo Ruini, leader indiscusso della squadra della conferenza episcopale. Al suo posto venne chiamato Angelo Bagnasco, che tuttavia non seppe fare bene quanto il suo predecessore. La Clericus 2008 vedeva quindi un nuovo duello in testa: l'US Cardinali, la Iuventude e l'FC Internazionale (Fratellanza Clericale Internazionale). Lo scudetto venne vinto in volata dalla Iuventude, forte del suo capitano Don Piero. Tuttavia ci furono molte polemiche sulla vittoria, specialmente riguardo ad alcuni favori arbitrali a vantaggio della Iuve. La cosa sfociò in "Clericopoli" il processo nato dopo l'ascolto delle intercettazioni e le confessioni di Don Moggi, cardinale di Napoli e proprietario della Iuventude, che portò la squadra alla retrocessione in B per la prima volta e all'assegnazione dello scudetto d'ufficio all'Inter.
La Clericus Cup 2009 vide il ritorno della CEI FC, forte di un ritrovato Bagnasco. Sin dalle prime giornate si capì che la sfida si riduceva a due sole squadre: la già citata CEI e l'US Cardinali capitanata da Dionigi Tettamanzi, ai quali ancora bruciava la sconfitta dell'anno prima. Dopo un'accesa sfida, si arrivò al decisivo scontro finale, in una piazza San Pietro gremita di fedeli tifosi, che si concluse con la vittoria della Conferenza Episcopale per 2-0.
La Clericus Cup 2009-2010 ha visto invece un grande inizio della squadra dell' Avvenire, forti della loro stella Dino Boffo. Tuttavia dopo l'editoriale del direttore del quotidiano sportivo italiano "Il Giornale" Vittorio Feltri a proposito dell'utilizzo di sostanze dopanti da parte dello stesso Boffo, quest'ultimo si è dimesso da calciatore e ha lasciato il mondo del calcio. L'Avvenire ha poi perso la vetta a favore del Real Pellegrinos, un gruppo di pellegrini venuti da Madrid per giocare.

Immagine di una partita nel nuovissimo "Stadio Dio ".

Squadre 2009-2010

Religione Nome
I 16 Benedetti[1]
CEI Football Club
Unione Sportiva Cardinali
Chierichetti United
Gli 11 per mille
Guardie Svizzere
I Seguaci di Padre Pio
Real Pellegrinos
Deportivo Castel Gandolfo
Pii XI (Pii Undicesimi)
I Crocifissi
SSC Salesiani
I Valori Cattolici o Vu Cì
[2] Grandi Fratelli

Regole

La Clericus Cup dura dal giorno di Ognissanti a Pentecoste. Le regole sono diverse da quelle laiche e miscredenti del campionato italiano:

  • Le partite durano quanto una messa, perciò l'arbitro deve fischiare in latino. Il direttore di gara ha a disposizione, oltre che a quello rosso e giallo, il cartellino nero, per espellere dalla comunità cristiana, chiunque bestemmi in campo (per un goal sbagliato o per un rigore contro).
  • Il campionato dapprima accettava gli atei, ma con la "chiusura delle frontiere" è stato vietato a qualsiasi non-cattolico di partecipare.
  • Le borracce devono contenere acqua santa.
  • Al triplice "Alleluja" dell'arbitro la partita è finita.
  • Sia lodato Gesù Cristo.
Sandro Piccinini si fa il segno della croce prima di mandare il treno dei servizi.

I Diritti TV

Per la stagione 2007 i diritti televisivi per le partite della Clericus sono state comprate da Tele Padre Pio, che trasmetteva le immagini dei goal durante il programma Domenica In Chiesa. Dopo l'incredibile successo anche RAI e Mediaset hanno tentato di accaparrarsi i diritti, in particolare la TV nazionale. Tuttavia, a seguito delle polemiche riguardanti il rifiuto del conduttore Franco Lauro di mettere il crocifisso in studio e cambiare la sigla con l'Ave Maria, è saltato tutto. Per la stagione 2009-2010 Controcampo ha acquistato i diritti, ceduti a Mediaset a patto che tra gli ospiti ci sia sempre un esponente della Chiesa e che Elisabetta Canalis se le copra. Nonostante l'iniziale rifiuto da parte della società, la Canalis ha infine deciso di mettere un cappello, per coprirsele. Le orecchie. Così antiestetiche.
Per quanto riguarda la radio, su Radio Vaticano è possibile ascoltare le partite in diretta in Tutto il clero minuto per minuto.

Le strutture

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Clericus Cup

Ciò che ha colpito di più della Clericus Cup è sicuramente il grande numero di impianti presenti in uno stato così piccolo come il Vaticano, costruiti, inoltre, in pochissimo tempo. Ciò ha fatto pensare a qualche speculazione edilizia, ma sarebbe impossibile per uno stato dai fondamenti così religiosi fare cose del genere. È come dire che i preti possono stuprare i bambini.
Lo stadio più grande è sicuramente lo "Stadio Dio"[3] il quale è composto da una navata centrale (o centrocampo) e due arcate di rigore. Un cupolone simile a quello di San Pietro è la tribuna d'onore, mentre a bordocampo gli allenatori e i panchinari siedono nelle cappelle, dove poter pregare il loro santo protettore affinché li faccia vincere.
Altri stadi importanti sono: lo Stadio Giuda, lo Stadio Padre Nostro, lo Stadio Paradiso, lo Stadio Padre Pio, lo Stadio Bonifacio VIII, e lo Stadio Elvis Presley (che ci protegge da lassù).

I Tifosi

Due cardinali contenti per la vittoria della loro squadra.

I tifosi, o i "fedeli (alla loro squadra)", sono sempre stati tranquilli e pii. Siedono su delle panche simili a quelle della chiesa e mentre guardano la partita pregano (che l'arbitro gli dia un rigore a favore). Ultimamente però, un commando Ultras della CEI ha seguito la squadra in ogni partita, intonando cori come "Ollellé, Ollallà, Dio ci salverà, Dio ci salverà!" o "Non mollare mai, non mollare mai, non mollare mai, non mollare mai, prega Cristo alé!".
I tifosi, per la maggior parte cardinali e arcivescovi, che si fanno chiamare il Commando Fedeli Curva Sud, perlopiù facevano solo cori da chiesa e preghiere da stadio. La situazione è venuta a complicarsi quando hanno cantato: "E se tu salti, muore Tettamanzi!" indirizzata verso l'arcivescovo, che ha fatto arrivare alla società una multa di 3 Ave Maria e un Padre Nostro. Nonostante le ripetute richieste di moderare i toni, la Curva ha continuato, e la Federazione ha minacciato la scomunica del campo per 4 giornate.

Voci correlate

Note

  1. ^ La squadra finanziata direttamente da Ratzinger
  2. ^ Come potete vedere sono tutti pii e fedeli giocatori cattolici.
  3. ^ Il nome venne dato in onore dell'onnipotente dopo aver scartato le ipotesi Karol Wojtyla e Franco Sensi.