Commodore 64
Il Commodore 64 è stato l'estremo tentativo di creare un computer utile all'umanità. Dopo di lui l'informatica è stata invasa da utenti poco furbi e sistemi operativi tutti colorati che crashano senza motivo.
Caratteristiche
Il Commodore 64, a differenza dei computer odierni, non costringeva l'utente ad aspettare i suoi comodi mentre caricava. Dopo aver premuto l'interruttore ti diceva 'READY' e aspettava che TU gli dicessi cosa fare. Ma ciò che lo rendeva veramente figo erano la sua stabilità, la facilità d'uso, la sicurezza e, soprattutto, i suoi giochi.
La stabilità
Un Commodore 64 non era in grado di bloccarsi per il semplice motivo che funzionava perennemente in modalità BSoD. Quindi per funzionare peggio avrebbe dovuto spegnersi da solo, cosa che non poteva fare dal momento che il pulsante on/off era saldamente nelle mani di un umano. L'unico modo per far bloccare un Commodore era creare un programma con un loop infinito, ma in tal caso voleva dire che chi lo usava o era stupido, o non aveva proprio nient'altro da fare.
In ogni caso qualsiasi cosa potesse andare male era facilmente risolvibile spegnendo direttamente [1] il tutto e riaccendendo. Ma poiché era una macchina bastarda, se non gli dicevi TU di salvare ciò che stavi facendo, alla fine della sessione ti cancellava tutto.
La facilità d'uso
Il Commodore 64 per fare qualcosa doveva essere prima programmato dall'utente [2], oppure si doveva caricare un programma apposito per ogni operazione. Nel primo caso la cosa era molto semplice. Riportiamo qui un Art Attack che ti insegnerà a compilare un programma che fa cambiare colore al bordo dello schermo secondo le istruzioni di chi lo usa:
1. Iniziamo col dire alla macchina lo scopo del programma:
10 rem Programma che cambia i colori
2. Poi creiamo un messaggio che chieda all'utente di scegliere il colore e assegniamo una variabile a ciò che viene inserito:
10 rem Programma che cambia i colori 20 input"Che colore vuoi";a%
3. Ora diciamo al computer di colorare lo schermo con il colore scelto:
10 rem Programma che cambia i colori 20 input "Che colore vuoi";a% 30 poke53280,a%
4. Adesso renditi conto che l'utente medio non sa nemmeno cosa siano i codici di allocazione e che "verde" non è una variabile comprensibile dal computer. Correggi quindi con:
10 rem Programma che cambia i colori 20 print"Nero=0 Bianco=1 Azzurro=2 Rosso=3 " 30 print"Marrone=4 Viola=5 Blu=6 Giallo=7 Ciano=8" 40 input"Scrivi il numero del colore che vuoi";a% 50 if a%<0 or a%>8 then goto 40 60 poke53280,a% 70 rem Qualche vero programmatore (vecchio,vecchissimo) si è permesso di renderlo funzionante 80 rem e sintatticamente corretto.
Solitamente dopo questo punto ci si accorgeva che:
- il programma non funzionava comunque
- il programma era inutile
- qualsiasi altra cosa caricata in memoria lo avrebbe cancellato.
Si optava quindi per il caricamento di un programma già fatto da qualcun altro e si lanciava il comando di caricamento
Load "nome programma"
Mentre si aspettava che il datassette finisse di caricare da cassetta[3] (e ce ne voleva di tempo) ci si preparava un panino, ecco spiegata la correlazione tra l'aumento dell'obesità legato all'aumento delle vendite del Commodore 64.
La sicurezza
Partendo dal presupposto che un virus è comunque un programma e che un programma richiede spazio nella memoria di un computer e considerando che qualsiasi programma in esecuzione satura la memoria ram di un Commodore 64, è impossibile prendere virus se non caricandoli di proposito. Inoltre spegnere il computer cancellerà inesorabilmente tutto ciò che sta girando, ergo il Commodore 64 è Impenetrabile.
I giochi
L'utilità di un Commodore 64 senza giochi è pari a quella di un blog su Netlog.
Con una risoluzione 160x200 e 16 colori (o persino 320x200 e 16 colori e 2 colori differenti su un quarto di area di un blocco in Minecraft), di cui otto in tinta pastello (il che rendeva le sue capacità superiori a quelle di una PSP, mentre nel modo 320x200 le rendeva superiori quasi a quelle di una Xbox One), esisteva una grande varietà di giochi per questo computer:
- Quelli dove correvi
- Quelli dove saltavi
- Quelli dove correvi e saltavi
- Quelli dove sparavi
- Quelli dove correvi, saltavi e sparavi
- Quelli dove correvi, sterzavi e suonavi il clacson
Molti affermano di aver passato la loro gioventù a giocare con il Commodore 64. Vero, ma va specificato che su una sessione di gioco di un'ora, 20 minuti erano impiegati per caricare il gioco, altri 5 per portare il nastro al giusto punto dopo essersi accorti di aver sbagliato il primo caricamento e altri 20 per ricaricare correttamente il gioco.
Accessori
Per poter usufruire propriamente di un Commodore 64 erano necessari alcuni irrinunciabili accessori:
- Lo Schermo. Eh già, il Commodore 64 andava attaccato a uno schermo che ti vendevano a parte. I più fighetti lo acquistavano originale, i pezzenti attaccavano la tastiera al televisore e ottenevano lo stesso risultato.
- Il Datassette, che molti oggi scambiano per un walkman difettoso perché non trovano la presa per il jack delle cuffie. Da notare che sono gli stessi che si lamentano del fatto che le cassette per Commodore che comprano ai mercatini non suonano nello stereo. Era il responsabile degli eterni tempi di caricamento di qualsiasi programma si volesse usare. Poteva essere accelerato con il Turbotape, ma era come sovralimentare il motore di una Panda.
- Il Disc Drive, per chi non aveva pazienza. Faceva un casino della madonna e non ti lasciava il tempo di andare a cena con gli amici mentre caricava i videogiochi. Ma averlo faceva figo.
- Il VicModem per connettersi a Internet. Ma senza poter visitare i siti porno perché occupavano troppa memoria. In compenso potevi chattare senza trovare emoticon, o faccine stupide e senza trovare fan dei Tokyo Hotel a intasare la pagina con i loro commenti.
Curiosità
- Checché ne dicano certi rosiconi, il Commodore 64 è meglio dello ZX Spectrum
- Sul Commodore 64 È si scrive E' e non puoi farci niente, gne gne
- Bill Gates ha usato un Commodore 64 per la prima versione di Windows. Anche per Windows $vista.
Voci correlate
Note
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