Conflitto di interessi

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Conflitto di interessi

Gli interessi fanno fuori i pochi nemici rimasti, per avere la strada completamente sgombra.
Luogo: Bananaland
Data:

Un giorno di Maggio che dirvi non so

Esito:

Vittoria degli interessi su tutta la linea

Casus belli:

Interessi in conflitto

Fazioni in guerra
Interessi
Società civile
Comandanti
Troppi per essere menzionati tutti

Perdite
Nessuna
21.963 morti, 15.518 dispersi, 12.921 catturati
« ...Eh, sì, mi dovrei curare... Ma comunque sto bene anche così...  »
« Questo è chiaramente conflitto di interessi: non è casuale che l'avvocato che difende Zappadu sia un eurodeputato dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. C'è una doppia veste, avvocato e parlamentare, che non si dovrebbe confondere. »
(Ghedini sul non vedere la trave nell'occhio.)

Il conflitto di interessi è una malattia degenerativa che colpisce particolari categorie di persone: gli imprenditori, i cavalieri, i possessori di emittenti televisive, gli editori di giornali, i possessori di banche e assicurazioni, i presidenti di club sportivi, i politici, i venditori di fumo, i nani, i trapiantati e i portatori di rialzi.

Tale malattia genetica si manifesta con evidenti sintomi sul paziente, che comunque ne guadagna in salute, e ne produce parecchi altri su tutti coloro che gli stanno vicino, compresi tutti quelli che vivono nella stessa nazione. L'effetto per eccellenza sul paziente sarà una forte produzione di leggi ad personam, seguita dalla sensazione che tutti lo additino come un approfittatore o addirittura come un dittatore.

È causata dalla degenerazione o addirittura la scomparsa del gene interesse pubblico, che in tale modo provoca lo sbilanciamento dell'equilibrio verso il gene interesse privato.

Cos'è un conflitto di interessi

Un fantaccino impegnato in una violenta fase del conflitto.

Il conflitto di interessi si verifica quando un individuo che ricopre una particolare carica, pubblica o privata, utilizza i suoi poteri per trarne vantaggio.

È in conflitto di interessi quindi l'imprenditore privato che, divenuto (supponiamo) presidente del consiglio di uno stato, eserciti pressioni sul Parlamento perché legiferi a favore delle sue imprese. Mentre non rappresenta un caso di conflitto di interessi quello dello stesso imprenditore che, divenuto presidente del consiglio, lasci decidere liberamente ad un parlamento composto da suoi ex-dipendenti, con i quali si trova a cena tutte le domeniche, riguardo le sorti delle sue aziende.

Altri casi di conflitto di interessi possono essere:

  • Un giudice o pubblico ministero che giudichi un suo parente, amico, affine o presidente del consiglio.
  • L'imprenditore che, lanciata una gara d'appalto, vi partecipi egli stesso o vi faccia partecipare il suo stalliere.
  • L'imprenditore privato che abbia interesse in un determinato settore produttivo e contemporaneamente ricopra cariche pubbliche che regolino lo stesso settore. Non costituisce conflitto in questo caso il semplice fatto di ricoprire la carica, bisogna che ci sia un'azione di pressione affinché la propria azienda sia favorita; ancora una volta nominare un proprio dipendente ministro dell'industria è un ottimo modo per lenire i gonfiori dovuti alla malattia[1].
  • Una mucca che venda hamburger.

Il conflitto di interessi nel mondo

Nel mondo civilizzato questa malattia ormai appartiene alla storia, insieme alla peste bubbonica e al vaiolo. Infatti nei decenni precedenti al nostro i vari governi si sono impegnati per corazzare il sistema immunitario dei loro cittadini con anticorpi rapidi ed efficaci nell'agire contro il virus.

Negli Stati Uniti, ad esempio, era in uso la pratica di mozzare le gambe e le braccia a chiunque fosse stato colto in posizione di conflitto di interessi, compresi i genitori che ricoprivano il ruolo di giudici nei concorsi di bellezza per bambine di cinque anni nell'Illinois. Tutto questo, unito ad una politica di ristrutturazione dei sistemi fognari e ad una migliore alimentazione della popolazione ha debellato il conflitto d'interessi quasi del tutto.
Quelli che, ancora oggi, si trovano preda di questa malattia sono di solito ricoverati in apposite strutture mediche, denominate "tribunali" per la prescrizione di terapie intensive di riabilitazione: di solito in piccole isolette nella baia di San Francisco.

Il conflitto di interessi in Italia

Un individuo colto con le mani nel vasetto della marmellata.

In Italia una terapia per il conflitto di interessi non è mai stata oggetto di studi approfonditi, essendo questo un paese con una popolazione che possiede il DNA con più alta percentuale di geni di latrocinio e corruzione, il problema semplicemente appariva in secondo piano rispetto agli altri.

Tutto cambiò nel 1993 quando Romano Prodi tentò di farsi nominare presidente del consiglio mentre ricopriva la carica di direttore dell'IRI (Istituto Recupero Idioti). Ovviamente tutto questo era incompatibile con una moderna democrazia e i camici bianchi andarono a scavare in vecchi tomi ammuffiti, come il Codice Civile, per trovare un rimedio efficace. Furono fortunati: infatti un articolo pubblicato sulla rivista di divulgazione medica Costituzione venne in loro soccorso; in base a tale articolo era ineleggibile colui che ricoprisse una carica amministrativa di un'azienda.

Quindi se, per assurdo, il proprietario di un'industria di televisioni lasciasse la carica di amministratore delegato ad un amico, mantenesse però il controllo sul pacchetto azionario e gli telefonasse ogni giorno per dirgli che fare questo non sarebbe conflitto di interessi.

Fu così che Prodi fu condotto in una casa di cura e al suo posto fu eletto Silvio Berlusconi.

Il conflitto di interessi e Silvio Berlusconi

Un comodo riassunto visivo per chi è troppo pigro per leggere tutta la pagina.

Ritenuto da molti l'uomo più malato del mondo, Silvio Berlusconi ha una folta schiera di dottori e specialisti che non vedono l'ora di mettergli le mani addosso per poterlo curare. Magari in via definitiva.
Inspiegabilmente, però, il paziente sembra non solo aver sviluppato un ceppo virale resistente ai normali antibiotici ma anche una certa refrattarietà al farsi curare; sicuramente identificabile come dottorofobia, o qualcosa del genere.
Nel corso dei suoi mandati come primo ministro in Italia ha però proposto una forma radicale e rivoluzionari di cura per risolvere il suo problema seguendo il teorema del: "se non c'è regola, non c'è reato" tramandata del celebre medico egizio Mora-ha-tthi[2], nella forma:

Che diventa, grazie all'introduzione del fattore abrogazione

Vi è stata quindi nel corso del tempo una proliferazione di norme volte ad abrogare ogni legge che prevedesse un conflitto di interessi di qualunque tipo, si prevede a breve una riforma del codice civile per rendere il conflitto di interessi obbligatorio per tutte le cariche dello Stato.
Inutile dire che tale sistema è da ascriversi nel novero delle cure omeopatiche e quindi non viene riconosciuto dalla stragrande parte della comunità scientifica.

Voci conflittuate

Note

  1. ^ Se i sintomi persistono consultare il medico.
  2. ^ Sindaco di Mil-ha nel 2459 a.C.