Dama (gioco)
La dama è un antichissimo giuoco da tavola. Conosciuta fin dai tempi di Andreotti, la dama è ora disponibile anche in versione portatile da viaggio e in versione semplificata per Ignazio La Russa.
Le origini del giuoco si perdono nella notte dei tempi. La più antica damiera pervenuta fino a noi risale al lontano 1999. Si dice che perfino Socrate si dilettasse con il suo amico Gianni Baget Bozzo nell'antica e nobile arte della dama.
Posizionamento
Le pedine (12 bianche e 12 nere, o comunque di un colore molto scuro) si posizionano come nella figura a lato.
Inizia sempre il giuocatore che muove le bianche, a meno che chi possiede le nere non sia Obama, in questo caso iniziano i neri.
Regole del giuoco
Il gioco della dama si divide in quattro fasi, durante le quali i giocatori devono far valere tutta la loro abilità mentale.
Mosse tattiche
I giocatori muovono le loro pedine a turno, spostandole (solo in avanti) con movimenti diagonali.
Le pedine dell'avversario possono essere mangiate. Questo produce delle piacevoli lesioni interne all'esofago dei giocatori, in quanto l'avversario avrà certamente provveduto a foderare di cocci di vetro le sue pedine.
Ad un certo punto, nel gioco di mangiamenti e contromangiamenti, un giocatore rimane con almeno una pedina in meno dell'altro. A questo punto il resto della partita è pressoché inutile in quanto vincerà sicuramente il giocatore in vantaggio numerico.
Si passa quindi alla fase successiva:
Provocazione e Casus Belli
Il giocatore che sta perdendo inizia a sbuffare, dicendo che questo è un gioco di merda e che vince sempre chi muove per primo (o chi muove per secondo, se ha iniziato lui).
Poi passa alle accuse vere e proprie, dicendo che l'avversario ha barato, e che ha spostato a suo favore le pedine mentre lui era in bagno in preda a una devastante diarrea tossica a grappolo.
L'avversario comincia a innervosirsi, e il perdente rincara la dose rifiutandosi di eseguire il suo turno di gioco e borbottando continuamente "va rifatta! questa non vale!". Un po' come Berlusconi quando perde per pochi voti le elezioni.
A questo punto il giocatore che sta vincendo urla: "mi hai rotto le palle!". L'avversario risponde sbattendo con veemenza la damiera sulla parte frontale sinistra della testa del nemico.
Lancio di pedine e di altri oggetti contundenti
Qui inizia la vera partita. I due giocatori si trincerano dietro divani e poltrone, lanciandosi contro ogni sorta di oggetto. Il punteggio ottenuto dai due giocatori si calcola a seconda dei danni provocati all'avversario:
- Lieve lesione superficiale o intontimento momentaneo: 3 punti;
- Grave lesione profonda con urlo di dolore corredato da bestemmia: 8 punti;
- Perdita dell'uso del braccio sinistro con amputazione parziale o totale di una delle due gambe: 20 punti;
- Accecamento permanente dovuto a pedina lanciata a 200 Km orari nella cornea, decapitazione tramite oggetto tagliente e crollo della casa mediante molotov ricavata da un bottiglia di birra: 150 punti.
Conclusione
La partita si conclude con KO o morte di uno dei due giocatori. Vince l'altro, che si reca subito a ritirare il premio nel più vicino pronto soccorso.
Varianti
Il gioco della dama ha numerose varianti, perlopiù originarie di nazioni sottosviluppate come l'Inghilterra e l'Italia. Di tali variante non ce ne frega una benemerita mazza.
Giuocatori famosi
Il Campione Mondiale di dama è naturalmente Lady Oscar, famosa dama che riuscì a battere il mago Silvan dopo un'estenuante partita (durata 6 secondi e 12 centesimi).
Altri famosi damisti sono:
- Adolf Hitler, celebre per la sua tattica "blitzkrieg";
- Sbirulino;
- Vanna Marchi;
- Topo Gigio.
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