Devi morire
L'espressione devi morire è l'essenza dello sport nella sua parte sana, genuina e socialmente costruttiva, come la stretta di mano prima e dopo un incontro, gli inni nazionali, gli spogliatoi separati, la disdetta Sky e le prestazioni attoriali di Neymar.
Tale espressione affonda le proprie radici nel medioevo, come si vedrà in seguito, ed è stata utilizzata nell'arco della storia dell'umanità in maniera trasversale e nei modi più disparati, tutti riconducibili in ogni caso all'inesorabile esistenza fugale, e sostanzialmente inutile, dell'uomo.
Lo sport come valore
Si tratta in sostanza di una sorta di buon auspicio, rivolto al rispettato avversario il quale, a seguito di infortunio subìto a seguito di azione di gioco, giace a terra, contorcendosi in preda a dolori talmente acuti che Katia Ricciarelli a confronto è il guaito di un anziano Rottweiler con la raucedine in un fusto di birra vuoto.
Contrario ad ogni sorta di sofferenza, la tifoseria avversaria intona questo augurio a gran voce, come soluzione ultima alle indicibili sofferenze del malcapitato avversario.
Lo sport, infondo, è anche questo.
Origine e storia
Come anticipato, l'origine dell'espressione Devi morire affonda le sue radici nel medioevo, epoca in cui il dibattito filosofico/linguistico sulla morte, sul destino, e su Luca Giurato infuriava nell'ambito delle corti e dei bordelli nei quali, rispettivamente, la cultura e l'igiene costituivano concetti obsoleti.
Nel dettaglio, un contributo prezioso quanto un diamante su 55 Cancri e[1], viene offerto da un misterioso viaggiatore del tempo il quale, assorto in profonde riflessioni circa il destino dei calzini bucati, affacciato ad una finestra, riceve la rivelazione da un anonimo passante, rivelatosi più tardi essere Gigi Marzullo travestito da Ezio Auditore da Firenze.
Il passante, accortosi della serenità dipinta sul volto del viaggiatore, lo ammonisce circa la fugacità dell'esistenza umana con la frase "Ricordati che devi morire".
Il viaggiatore, ricevuta tale rivelazione, nel timore di non riuscire a trattenere a lungo nella sua circoscritta mente un concetto così fine ed articolato, rispose incerto "Si... mo me lo segno" e si confidò subito con il primo che capita il quale strappò un pezzo di carta igienica (che nel medioevo, dato il concetto di igiene ormai superato, veniva ormai utilizzata esclusivamente per formali epistole) e ne vergò il contenuto, giunto poi ai giorni nostri.
Intepretazioni alternative
Contrariamente alla tradizionale declinazione sportiva, che è esatta in quanto in accordo con i più nobili principi, è diffusa l'erronea tendenza a credere che tale intonazione sia elevata dai tifosi ai danni dell'avversario infortunato, approfittando di un momento difficile, per augurargli la morte, possibilmente lenta e dolorosa, come conseguenza delle ferite riportate sul campo; non come soluzione alle sue pene quindi, ma come augurio che lo stesso scompaia dalla faccia della terra in quanto la sua esistenza in vita è ritenuta intollerabile.
Se tale credenza dovesse clamorosamente trovare mai riscontro, risulterebbe assai odiosa l'intonazione del coro, specie in considerazione del momento drammatico, già vissuto dal malcapitato destinatario. Ciò sarebbe in forte contrasto con i principi sani dello sport, pertanto l'interpretazione è da ritenersi assolutamente arbitraria ed infondata.
Variante dei Fratelli d'Italia
Celebre è la variante, geniale quanto semplice, di un malcapitato tifoso il quale, ravvedutosi della indeterminatezza del suo schierarsi fra milanesi, romanesi e poliziesi durante una storica ed accesa disputa calcistica, sul ciglio della propria sorte che stava per compiersi, invoca il Devi morire riferendosi al proprio Io, tramutandolo così in un drammatico ed inesorabile "Devo morire", come accettazione risoluta della propria sorte.
In quell'occasione, il tifoso si immolò divenendo suo malgrado epicentro di una colossale rissa che, per una volta, mise d'accordo le tifoserie avversarie e le forze dell'ordine le quali, facendo confluire il proprio disappunto contro il tifoso incerto, ne cagionarono il decesso per esaurimento nervoso.
Solo recenti indagini sembrano far luce sul fatto che probabilmente i calci e i pugni accidentalmente raccolti dal tifoso, congiuntamente ai manganelli ed agli anfibi con punta contro i quali la testa del tifoso inspiegabilmente impattava a più riprese, oltre che a catene e coltelli di varia natura misteriosamente filtrati fra le maglie colabrodo della sicurezza, potrebbero in effetti aver contribuito in quantità non trascurabile all'infausta sorte.
Variante del VHS
E' diffusa una nota e triste leggenda metropolitana secondo la quale se guardi una cassetta VHS, dopo 7 giorni Devi morire.
Questa interpretazione in effetti risulta inesatta, in quanto intenderebbe ricondurre il decesso ad eventi esoterici e demoniaci quando in realtà la logica conclusione è che se ancora guardi cassette VHS nel 2019, specie se si stratta del filmino del tuo matrimonio, probabilmente morirai di lì a breve, semplicemente perchè sei vecchio.
Note
- ^ Pianete extrasolare, orbitante intorno alla stella Cancri 55. Sotto la superficie di grafite, secondo uno studio del 2012, il pianeta presenterebbe uno strato di diamante. Dai, cazzo, lo sanno anche i muri.
Filmografia
- Non ci resta che piangere - per ricordarsi che...
- The Ring - ... ma solo fra 7 giorni
- Fratelli coltelli d'Italia