Cavalieri dello Zodiaco - Episode G
Episode G viene prima della prima serie dei Cavalieri dello Zodiaco ed è venuto dopo la prima serie. Cioè, è la seconda serie perché è venuta dopo, ma è la prima serie perché viene prima... in realtà non è neppure la prima perché ce n'è un'altra che viene prima di questa ma che è venuta dopo di questa e un'altra ancora contemporanea alla terza e proporzionale alla radice quadrata dell'altra... Un casino.
È un'opera di Masami Kurumada scritta, disegnata e realizzata interamente da Megumu Okada. Cioè, l'autore della serie è Kurumada, ma l'autore del manga è Okada... Nel senso: il manga è di Okada, ma l'autore è Kurumada... Ah, al diavolo.
Trama
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |
Un giorno, così senza un vero motivo, arrivano i Titani, riempiendo il mondo del loro cosmo oscuro: da quel momento dovunque si sono verificate guerre, rivoluzioni, stragi - prima invece si stava benissimo, eh! Uno splendore!
I Titani sono tizi vestiti di nero con una forza della Madonna che si divertono a malmenare altri tizi, i Cavalieri d'Oro, che indossano una corazza d'oro, emanano un cosmo d'oro, hanno capelli d'oro e sono ricchissimi... di speranza.
La prima parte della storia è una successione di scontri tra Titani e Cavalieri, che segue approssimativamente questo schema:
- Un Gigante e altre inutili carni da cannone fanno i gradassi con il Cavaliere d'Oro di turno, il quale li stermina schioccando le dita.
- Davanti al Cavaliere appare il Titano, che anziché dire "Ora ti apro il culo sì come farei con una succulenta albicocca", esclama: "Gli uomini devono piegarsi al destino scelto dagli dèi".
- Il Cavaliere, anziché piagnucolare "Ti prego, risparmiami, o Tu che puoi aprirmi il culo come una succulenta albicocca!", risponde "Dinanzi a dèi come voi, gli uomini hanno diritto di ribellarsi e scegliere il proprio destino".
- Il Titano apre il culo del povero Cavaliere come una succulenta albicocca.
- Il Cavaliere, applicando il III Teorema degli Shonen per cui , si rialza seppure versi in stato semicomatoso e, gridando "Anche gli uomini possono compiere miracoli!", sferra un colpo permeato di un cosmo così potente che riesce persino a graffiare l'armatura del Titano.
- Il Titano, che non sopporta di andare in giro con l'armatura sfregiata, si ritira per andarla a riverniciare.
- GOTO 1.
Tra un incontro e l'altro compaiono signori cosmici imprigionati nell'eternità, mostri mitologici che tornano in vita e divinità cosmogoniche che prevedono il futuro. Ma la pubblicità in genere dura poco.
La seconda parte del manga si ambienta nel Tartaro, il mondo oscuro popolato dai Titani e dai loro sudditi, i dentisti. Anche qui si va avanti a duelli, ma con un'interessante variazione: infatti, se prima i Titani erano solo 130 volte più forti dei Cavalieri, adesso grazie al Theos Sema e ai loro pianeti la loro potenza è aumentata del 250%. Malgrado questo, sentono inevitabilmente la necessità di compiere qualche sacrificio per incrementare il proprio cosmo del 780%. Eppure, adesso i Santi d'Oro sono più forti di loro e riescono a batterli - e senza aver usato la Stanza dello Spirito e del Tempo per allenarsi!
In più, è proprio quel pivello di Aiolia a sconfiggerli quasi tutti: infatti, nonostante al termine di ogni combattimento sia maciullato ed in fin di vita, nel duello successivo è di nuovo fresco come una rosa - e senza usare i fagioli magici!... forse...
Pian piano si va scoprendo che è tutto un complotto ordito dalla regia occulta di Gea, Ponto, Mnemosine e della CIA, e che il vero scopo della battaglia è di raccogliere l'energia per far risorgere Majin Bu.
Personaggi
- Aiolia
- Il protagonista. È la vittima preferita delle torture dei Titani in quanto, benché forte come una barzelletta, non crolla mai: anche con diciassette fratture multiple, uno pneumotorace, uno shock emorragico in corso, il diabete e il cosmo ridotto a un lumicino continua ancora a muoversi, perciò possono picchiarlo all'infinito. Anche in venti, uno dopo l'altro. In più è il prescelto da Crono, quindi hanno anche la scusa per non ucciderlo.
- Iperione
- Un Titano risvegliatosi da un sonno durato eoni per pestare Aiolia. Secondo Ponto è l'unico pirla che si è fatto battere da una divinità egizia. Si distingue dagli altri titani in quanto maneggia una spada.
- Aldebaran
- Anche noto come Cinzia, la lucciola della quinta strada. Ama tutti i suoi amici cavalieri, e davanti a loro sfoggia sempre con orgoglio il suo "grande corno"...
- Crio
- Un Titano armato di spada, a differenza dei suoi compagni.
- Mu
- Un Cavaliere prode e coraggioso. Quando c'è bisogno di combattere per salvare il Santuario, risponde "Eh, mi piacerebbe, proprio tanto... Ma... devo riparare le armature...". E quando tutti i Cavalieri si radunano per salvare il mondo, solo lui rimane a casa. Perché? "C'ho quest'armatura, qui, che mi dà problemi... Dài, sarà per un'altra volta". Meno male che c'è lui!
- Oceano
- Un Titano che è il Signore Unico dei Mari, proprio come Poseidone e Ponto. La sua peculiarità è quella di utilizzare una spada.
- Ponto
- Una divinità che possiede la Dunamis, parola colta per dire che è superonnimbattibilissimo. È detto anche Mario Tozzi in quanto lavora per Gaia.
- Ceo
- Un Titano risvegliato all'improvviso da Ponto riportando una paresi che gli ha garantito la stessa gamma di espessioni di un ornitorinco imbalsamato, a differenza dei suoi compagni la sua armatura ha la forma di una spada.
- Giapeto
- Unico tra i Titani (donne comprese) che si trucca con rossetto e mascara. Il suo potere è quello di aprire varchi dimensionali dai quali estrae e scaraventa sui suoi nemici universi di roba, dinosauri, creature mitologiche, cavallette, cani e gatti che vivono insieme e masse isteriche. Come arma ha due lame di un metro e venti come sopraguanti - praticamente delle spade, un'autentica rarità fra i Titani.
- Temi
- Titanessa protettrice dei fruttivendoli che attacca la gente scagliandogli addosso bilance che pesano garzillioni di tonnellate. Indossa un'armatura molto sadomaso con calze a rete in maglia metallica con spunzoni che fanno molto cilicio e push-up in uranio impoverito che sostiene e modella (altro che reggiseno col ferretto). Non si conosce la sua arma, ma dato il suo colpo "Brabeus Blade" è probabile che, a differenza dei fratelli, possieda una spada.
- Mnemosine
- Titanessa della memoria, la sua funzione nella storia è aggirarsi con lo sguardo allucinato e rispondere alle domande che le fanno. Nel tempo libero ordisce piani maligni per togliere la memoria ai titani e dare potere a Gaia. Sfoggia due codini alla Spice Girls tenuti dall'elmo invece che da due laccetti come Dio comanda. Alcuni fan sostengono che sia cieca visto che i suoi occhi sono disegnati senza pupilla, ma altri sostengono che sia invece effetto di qualche droga non meglio identificata. Non si sa che arma possieda, ma visti gli altri titani, andando per esclusione, i fan sostengono che sia l'ultimo tipo di arma disponibile per non creare doppioni: una spada.
- Saga
- Un Cavaliere estremamente buono che ogni tanto si trasforma nella sua metà malvagia e psicotica di nome Jessica.
- Crono
- Il Dio degli orologi, che si è messo in testa di far regredire la specie umana ai tempi in cui i treni arrivavano in orario. Siccome Mnemosine ha avuto la splendida idea di togliergli tutta la memoria, gira la clessidra del tempo con lo stesso sguardo di un cerebroleso, finché Lithos non si sveglia, lo vede, lo prende per un bimbominchia come lei e allegramente se lo porta via senza che nessuno se ne accorga.
- Rea
- Moglie e sorella di Crono, questa titanessa si aggira tranquillamente per il castello e il mondo scatenando ogni tanto un mostro mitologico contro i cavalieri. Non ha mai palesato nè il suo pianeta nè la sua arma, ma secondo alcuni sarebbe una spada con cui falcerebbe le vite, un'arma mai usata tra i titani, tra l'altro.
- Oceano
- Unico e vero dio del mare (non come Ponto o Poseidone) e del flusso costante ed eterno. Si scontra più volte con Camus, signore delle energie fredde difronte al quale tutto il moto cessa armato delle sue due spade.
- Lythos
- Il personaggio più anormale del manga. È una femmina convinta di essere un ragazzo. Suo padre è una statua. Cosa più strana, la sua età cambia in continuazione perciò se in una vignetta ha 5 anni, in quella dopo ne ha 16 e in quella dopo ancora 12. Ciò causa alcuni grattacapi ad Aiolia, poiché in Grechia sotto i 13 è pedofilia.
Interpretazione sociologica
Secondo il professor Guido Vespa dell'Università di Milano sul Tevere, dietro quest'opera apparentemente leggera e d'intrattenimento si celerebbe una sofisticata metafora della visione marxista di lotta di classe nell'epoca preindustriale. I Titani sarebbero infatti i nobili decaduti, mentre i Cavalieri rappresenterebbero la borghesia in ascesa. Non a caso i primi indossano sobrie e austere armature scure, i secondi invece vestono pacchianissime corazze dorate, da cafoni arricchiti della domenica.