Futuro e Libertà

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
(Rimpallato da FLI)
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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Futuro e Libertà
« Futuro e Libertà è un partito di centro-destra, ma contro Berlusconi e antifascista, liberale ma non libertario, laico ma anche a favore della chiesa, legalitario, ma non troppo, patriottico qb... Insomma dai, è qualunque cosa ti possa piacere... Basta che lo voti...  »
(Risposta tipo di un candidato di FLI alla domanda: “Perché dovrei votarti?”)
Il simbolo del partito.

Futuro e Libertà per l'Italia, o più semplicemente Futuro e Libertà, o ancora più semplicemente “il nuovo partito di Fini è l'ottocentomillesimo partito italiano, che, come tutti gli altri, non ha un bel niente da dire, ma c'è, e già che c'è si ingozza con i rimborsi elettorali.
La formazione politica si segnala soprattutto per un curioso evento soprannaturale di cui è vittima, denominato dagli esperti: “entroesco”. Infatti, chiunque entri nei ranghi futuristi, è in seguito preda di un irrefrenabile desiderio di andarsene. I vertici del partito hanno cercato di arginare l'emorragia ponendo, all'ingresso di ogni circolo cittadino, delle guardie armate che hanno l'ordine tassativo di impedire ogni tentativo di fuga.
In tempi recenti si sono considerate le ipotesi “filo spinato” e “recinzione elettrificata”.

Una nascita gravida di promesse...

Quando un amore finisce è sempre molto triste.

Gianfranco Fini, dopo aver violentemente battuto la testa durante una partita di ping-pong, viene afflitto da un'amnesia selettiva che copre gli ultimi quindici – venti anni.
In particolare, il geniale stratega politico[citazione necessaria], si scorda del tutto di essere stato il principale alleato di un certo Silvio (lo conoscete? Sì, è uno di cui si parla poco...) quasi sin dalla sua discesa in campo. La provvidenziale amnesia permette a Fini di derubricare il suddetto da prode condottiero della destra italiana a figlio di Satana, così, in scioltezza.
All'inizio, Gianfry fa finta di voler riformare il PDL, di cui è co-fondatore (altro evento annebbiato dall'amnesia selettiva). Il burlone chiaramente finge pure di non capire che Berlusconi la dialettica politica la intende più o meno così:

« Sì, signor presidente... »
« Sono d'accordo con lei signor presidente... »
« TI AMO SILVIO! »

Com'è ovvio, lo smemorato di AN viene calciorotato alla velocità della luce fuori dal PDL...

Che fare adesso? Dimettersi da Presidente della Camera? Confluire in un altro partito già esistente? Finire in bellezza la metamorfosi con un ammirevole salto carpiato a sinistra? Nessuna di queste, bensì: FONDARE UN NUOVO PARTITO! Perché comandare è bello, e quel cattivone di Silvio vuole comandare tutto lui...

Barbareschi si guarda intorno... Hai fondato un partito? Lui potrebbe passare dalla tua parte.

Dunque, assieme, tra gli altri, ad un fenomeno del calibro di Luca Barbareschi, nasce Futuro e Libertà per l'Italia. Un partito che ha le idee un po' confuse sulla propria proposta, ma i cui componenti sono uniti nella consapevolezza che se aspettano Silvio, non conteranno mai un tubo, poiché, stranamente, fanno carriera solo quelli, e soprattutto quelle, che piacciono a lui.
Notare che tutti i componenti del FLI sono ex del PDL, che l'amnesia selettiva di Fini sia contagiosa?

Ma è una nuova AN?

La rinnovata avventura politica di Gianfranco, una seconda giovinezza, potremmo dire, suscita entusiasmo. Ex-fascisti, ma nemmeno troppo ex, sposano la causa con convinzione, al grido di: “Rifacciamo AN!”
Sorge però un problema: il 90% degli elettori di AN è anche pro-Berlusconi e si trova benissimo nel PDL, al riparo del grande ombrellone mediatico. E 'mo!?
Fini ci pensa un attimo, poi salta su dalla sedia, euforico:

« Raccogliamo l'elettorato antiberlusconiano che non voterebbe D'Alema nemmeno sotto tortura! »
Il lupo perde il pelo...

Quindi si decide di gettare l'esca con dei bei discorsi sulla legalità, che la sinistra “ufficiale” si rifiuta di fare da anni, si butta lì addirittura qualcosina sul conflitto di interessi! Non si parlava da anni del conflitto di interessi, se non funziona questo...
Insomma, tutti sembrano essere stati colpiti da un'illuminazione divina, dopo vent'anni, si accorgono di chi è davvero Berlusconi e della latrina etico-morale che è l'Italia, wow...
Quotidiani d'area come Il Fatto Quotidiano si mobilitano per supportare il progetto, nella speranza che la “terza gamba” della maggioranza riesca a deporre il re. Ingenui!
Non avendo beneficiato di una vera opposizione da eoni, l'armata politico-mediatica di Silvio attacca ferocemente FLI e il suo fondatore, non comprendendo che è un frullato di idee peggio del PD, e che in definitiva si squaglia da solo. Ma tant'è, quando si è abituati a fare in un certo modo...
I TG, i giornali e i rotocalchi gossippari di famiglia sparano a vista, innescando un colossale effetto boomerang. Difatti, se uno è aggredito forsennatamente da Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Alessandro Sallusti, Alfonso Signorini e Augusto Minzolini, ti viene proprio spontaneo parteggiare per quel qualcuno a prescindere, è una cosa naturale.

Non c'è trippa per gatti.

Sull'onda della grande popolarità che solo l'essere nemico del Giornale e di Libero può donarti, Fini e i suoi attaccano gli ex-amichetti del cuore in una memorabile battaglia parlamentare il 14 dicembre 2010. Fini, baldanzoso, dichiara:

« Ho le mie valide ragioni per credere che il governo cadrà... »

Evidentemente Silvio aveva delle ragioni ancora più valide, ragioni a sei zeri, perché l'assalto è un disastro.
Molti abbandonano i propri partiti di opposizione per passare al nemico, e fondamentalmente passare all'incasso. Ovviamente il FLI comincia subito a perdere pezzi e non riesce a concludere alcunché.
Fini inizia vagamente a rendersi conto che l'attacco andava portato subito, non bisognava aspettare dicembre, dando il tempo a Berlusconi di fare il calciomercato e comprarsi tutti con comodo. Ma quando un ex è ancora innamorato, anche se è un ex, non riesce a vedere le cose con lucidità.
Così, l'unica reazione di Fini, di fronte alla polvere che si deposita sul campo di battaglia, rivelando la disfatta epica a cui è andato incontro, è fuggire in lacrime dall'aula, gridando all'indirizzo di Silvio:

« Bastardo! Io ti amavo! Come hai potuto farmi una cosa del genere!? »
Prima alleato di Cicchitto e Calderoli, adesso con Buttiglione e la Binetti. Dalla padella alla brace.

Questo è il Terzo Polo, baby...

Il Terzo Polo è alquanto gelido ed inospitale.

Accorgendosi che forse i futuristi non sono poi così determinanti, i giornalisti–killer del Berlusca iniziano ad allentare la presa, e la popolarità del FLI cala inesorabilmente.
Il vice-condottiero Italo Bocchino fa del suo meglio per accendere qualche rissa, contro chiunque sia, purché se ne parli, senza risultato.
Il partito cade del tutto nel baratro della sua crisi d'identità, nessuno capisce la ragione sociale di Futuro e Libertà e molti iniziano semplicemente a sbattersene le palle. Barbareschi fiuta la brutta aria e sfrutta un po' la situazione per lanciare un suo film. Tuttavia, nemmeno il più fervido sostenitore di Berlusconi ha lo stomaco di sorbirsi un'opera di Barbareschi, anche solo per il gusto di far incazzare Fini.
Il FLI finisce con il diventare un colabrodo, e Gianfranco è costretto ad escogitare un nuovo modo per rimanere a galla: fare un patto col diavolo e accettare di dar vita, con Casini e Rutelli, ad una misteriosa entità nota come Terzo Polo.
Le elezioni amministrative provvederanno a mostrare che l'idea è una cagata pazzesca, il Terzo Polo finisce con l'essere stritolato tra i berluscones, la sinistra e i grillini. I futuristi condividono con Rutelli il triste destino dell'anonimato.

Un partito per tutti i gusti.

Prioritaria è la sopravvivenza, quindi, allo scopo, si mette in atto la “strategia dell'ambiguità”.
Il FLI, intuendo che il suo non essere né carnepesce può essere un punto di forza, inizia a strizzare l'occhio ad ogni tipo di elettorato: come una bimbaminkia ubriaca, ci vuole stare con tutti.

Tipo di elettore Slogan d'aggancio
Elettore antiberlusconiano/deluso di sinistra. Il FLI è la risposta ai tuoi problemi! Da oggi privo della caoticità del PD, più democratico dell'Idv! Vota la novità del FLI e non resterai deluso!
Elettore di estrema destra che odia Berlusconi. Il FLI è la vera eredità del Duce. Qui sei tra amici, noi non lo diciamo in pubblico per stare alle regole, ma l'MSI vive in noi!
Elettore ultra-cattolico. Noi siamo tutti Papaboys! Vota per noi e restaureremo l'inquisizione!
Elettore laico/ateo convinto. Libera chiesa in libero stato! Vaticano, pussa via!