Facoltà di scienza dei materiali

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La facoltà di Scienze dei materiali è la facoltà che si crede più figa e difficile di Chimica, di fisica e di matematica messe insieme.

Descrizione del corso

Stai sbavando guardando quest'immagine? Allora studi sicuramente Scienze dei Materiali!
La ragion d'essere di uno scienziato dei materiali.

Qualunque studente di Scienze dei materiali vi dirà che il suo corso è enormemente più difficile di quello di Chimica: si fa più Chimica dei chimici, più fisica dei chimici, più Matematica dei chimici, più Informatica dei chimici, ma a causa di tutto questo tempo perso si tromba molto meno dei chimici. Infatti, gli studenti di Scienze dei materiali sono in genere dei Nerd assoluti. Il corso di studi si articola nel modo seguente:

Primo anno

  • Chimica
  • Matematica
  • Chimica
  • Chimica-Fisica
  • Fisica-Chimica
  • Chimica della Fisica
  • Fisica della Chimica
  • Chimica Analitica
  • Fisica
  • Informatica
  • Fisica
  • Chimica
  • Chimica
  • Fisica
  • (Inglese: opzionale, per quei pochi che hanno voglia di studiare)
  • Chimica
  • Fisica

Il piano dei corsi degli anni successivi è molto semplice da definire: basta prendere tutti gli esami del primo anno e combinarli con le espressioni "dei materiali" e "laboratorio". Di conseguenza, negli anni successivi gli esami avranno nomi tipo:

  • Fisica dei materiali
  • Chimica-fisica dei materiali
  • Informatica dei materiali
  • Laboratorio di chimica inglese dei materiali
  • Laboratorio di chimica fisica dei materiali
  • Informatica del laboratorio dei materiali
  • Fisica della chimica dei materiali.
  • ecc.

La parola "laboratorio" implica aggiungere una montagna di ore, durante le quali l'esperimento più importante è bersi mezzo litro di alcol etilico al 95%. Un caso a parte è Mineralogia, che con il corso c'entra come Silvio Berlusconi in un governo democratico.

Studenti

Una giovane ricercatrice studia le caratteristiche dei materiali.

Come in tutte le facoltà, la gamma è ampia. Ma per descrivere lo studente di Scienze dei materiali valgono sicuramente alcune regole generali:

1) È Nerd, in qualunque forma possa esistere. Può essere un fanatico dell'informatica, un fanatico della matematica pura (raramente un fanatico della chimica!), ma sempre Nerd rimane. In genere non si lava, perché non ne ha tempo a causa della gran quantità di azioni che occupano la sua giornata: ruttare, mangiare, dormire, scaricare materiale sul disastro di Chernobyl, scaricare film culturali, grattarsi. Oppure potrebbe avere vizi ben peggiori, tipo i giochi di ruolo.

2) È poco simpatico. Uno studente di Scienze dei materiali NON FA RIDERE, nemmeno se lo pagate. Le sue battute fanno accapponare la pelle nel migliore dei casi, e nel peggiore provocano dolorose fitte al colon. In genere le sue barzellette spaziano dalle freddure sui Chimici (Esempio: "Un chimico risolve sempre i suoi problemi, perché ha sempre in mano la SOLUZIONE!") a quelle sui matematici, che non fanno ridere nessuno.

3) È morto di figa. In effetti può essere considerato un ibrido tra l'ingengnere e l'informatico: dal primo eredita la passione per le approssimazioni (tipo pi greco=3 o pH basico=5,5) e per la matematica applicata ("Che figo! La curva di saturazione è un'iperbole!"); dal secondo il fatto di essere nerd (vedi sopra) e il mangiare qualunque schifezza la natura (e non) gli ponga di fronte alla faccia, oltre ovviamente il fatto di essere all'oscuro di cosa sia una donna.

Insegnanti

Questo è il punto più interessanti. Gli insegnanti si dividono in due sostanziali categorie:

  • Quelli che hanno studiato Chimica. Insegnano materie come Chimica Generale e Chimica Analitica. Sono fermamente convinti della superiorità della chimica al corso di Scienze dei Materiali, e prendono in giro i loro studenti fino al logorio totale delle loro menti. Qualunque argomento viene trattato "più velocemente" e "in modo meno approfondito" che in Chimica perché noi, cioè gli studenti di Materiali, "Non siamo Chimici".
  • Quelli che non hanno studiato Chimica. Categoria inversa, inverse posizioni. Sono fermamente convinti della superiorità di Scienze dei Materiali a ogni altro corso esistente nell'Universo, e si applicano affinché i loro studenti immagazzinino una quantità di nozioni pari a quella di Rita Levi Montalcini e Piero Angela sommati. Pertanto, i loro esami risultano essere lunghissimi, difficilissimi e sostanzialmente impossibili da passare (voto medio: 12), perché sono "atti alla vostra formazione di tecnici professionali". E tante grazie.

Il risultato è nella maggior parte dei casi una totale sensazione di spaesamento, dovuta all'essere contemporaneamente istruiti da docenti pro-chimica e anti-chimica. Come se non bastasse, molti docenti relegati alla facoltà come ultima alternativa al pensionamento anticipato, sono generalmente più nerd degli studenti, vivono in mondi propri e non sanno parlare lingue umane.