Fan di Harry Potter
Il fan di Harry Potter (o potterhead, letteralmente testa di vasaio) è un individuo morbosamente attratto da tutto quello che riguarda l'omonima saga fantasy.
Le origini
I fan di Harry Potter nacquero da un esperimento di controllo mentale del dr. Josef Mengele. Il medico nazista, fuggito in Sud America in seguito alla caduta del Terzo Reich, trascorreva le sue giornate mangiando würstel, bevendo birra bavarese e, qualche volta, sfogliando il Mein Kampf in nome dei bei tempi andati. Fu così che gli venne l’idea: "Se il führer è riuscito a rincoglionire tanta gente con un libro, cosa si potrebbe fare con sette?" pensò. Per questo motivo, cambiò il suo nome in Josef Kaiser Rowling, si mise una parrucchetta bionda in testa, assunse un'espressione perennemente rassegnata e si trasferì nella un tempo detestata Inghilterra.
Nel giro di qualche anno, il nostro eroe riuscì nell'impresa di creare un individuo in cui convivessero l’assoluta mancanza di spirito critico del bimbominkia e l'incrollabile sicumera dell'intellettualoide. Il risultato fu un essere completamente privo di cervello e senza paura: il fan di Harry Potter. Il dr. Mengele, terrorizzato dalla sua stessa creazione, fuggì nuovamente in Sud America.
I fan appena nati, privi di una guida, iniziarono a comunicare tra loro con suoni gutturali e privi di senso come "Babbano", "Avada Kedavra", "Ammirevole" e "Potrei vomitare". Nessuno sa cosa significhino veramente queste espressioni, poiché i fan di Harry Potter rispondono a stimoli simili utilizzando l'una o l'altra.
Comportamento
I fan di Harry Potter sono sostanzialmente simili ai fan di Justin Bieber o degli One Direction, ma a differenza di questi ultimi si proclamano dei bibiofili più brillanti di Umberto Eco. Le esponenti di sesso femminile di questo fandom, inoltre, sono spesso dedite alla scrittura, attività cui si dedicano con la stessa passione che alcune loro coetanee riversano nella fotografia (ottenendo peraltro risultati molto simili).
Nonostante la saga di Harry Potter sia piena di buchi narrativi, i personaggi siano perlopiù dei Gary Stu e delle Mary Sue con meno spessore di un foglio di carta velina e le battute che vorrebbero essere spiritose inducano sovente al suicidio, il fan di Harry Potter non vuole sentire la minima critica riguardo ai suoi libri preferiti. Per quanto riguarda i fan di sesso maschile, va aggiunto che nonostante Emma Watson abbia meno sex appeal di un muro di cemento armato, il fan di sesso maschile ci si masturba sopra da quando (lei) aveva dodici anni (e lui ne aveva molti di più).
A differenza di altri fan, che in certi casi difendono i propri beniamini a spada tratta, o al limite vanno a piangere dalla mamma, i fan di Harry Potter stroncano sul nascere qualsiasi dibattito urlando frasi come "Babbano!", "Crucio!", "Stupeficium!" e, più raramente, "Hai solo un difetto: respiri".
Per prepararsi a questi scontri, i fan di Harry Potter seguono un addestramento degno dei migliori Viet Cong, sottoponendosi per giornate intere al lavaggio del cervello insieme ad altri fan in apposite pagine facebook, dove si passa il tempo facendo battute divertenti come un calcio nelle palle riguardo alla saga e disegnando saette e triangolini in ogni dove. Nei casi peggiori, questo trattamento può indurre a pensare che Harry Potter sia in qualche modo paragonabile a Il Signore degli Anelli solo perché in entrambi i libri compare un tizio con la barba e il cappello a punta.
Curiosità
- Un fan di Harry Potter è in grado di smascellarsi dalle risate per mezz'ora dopo aver udito la battuta "Quanti anni avrà Silente? Centocinquanta?"
- Un fan di Harry Potter ci tiene a chiamare i personaggi della saga coi loro nomi originali perché in italiano sono brutti, meglio in inglese. Purtroppo per lui, la sua pronuncia inglese è tale da non consentirgli nemmeno di ordinare un caffè.
- Harry Potter difende i babbani, quindi tecnicamente un fan di Harry Potter che chiama "babbani" tutti quelli che gli stanno sulle palle è come un fan di Martin Luther King che chiama tutti quelli che gli stanno sulle palle "neri di merda".