Farmacista
- Tu : Salve, vorrei un pacchetto di preservativi.
- Farmacista gnocca fresca di laurea : Glieli incarto?
- Tu, ammiccando : No grazie, li consumo qui.
Il farmacista è il professionista che si occupa della corretta dispensazione dei farmaci e che, essendo in possesso dell'apposita laurea (o un diploma di shampista di cani), è addetto alla preparazione, al controllo e allo spaccio dei medicinali.
Per svolgere questo mestiere è necessaria una grande forma atletica, a volte occorre salire 2-3 gradini della scaletta per arrivare al cassetto in alto, piegarsi per raggiungere quello in basso e sollevare pesi notevoli come lo sciroppo per la tosse (che può arrivare anche a 150 grammi). Il farmacista è l'unico mammifero terrestre privo di ghiandole sudoripare.
Cenni storici
La figura del farmacista vanta origini remote e si sovrappone spesso all'attività di medico. Il "Libro ermetico dei medicamenti", un antico papiro egizio, raccomanda l'uso del papavero da oppio come sedativo. Poi ci stupiamo se costruivano le case a punta.
Nell'antica Grecia i rhizotomoi ricercavano e curavano con erbe e radici. In quasi tutte le civiltà della storia, gli sciamani preparavano medicamenti e, per entrare in contatto con gli spiriti, si sballavano come militari la sera del congedo.
La Galenica
Galeno di Pergamo de sura (129 – 216) fu un medico greco che, in ossequio alla tradizione ippocratica che sosteneva che nella natura ci fosse il rimedio di ogni male, parla di piante aventi funzione curativa. Il Galenos era una soluzione di alcol ed oppio con effetti analgesici per quasi tutti i mali dell'epoca. Purtroppo però questo preparato aveva effetti collaterali, rese dipendente dalla sostanza l'imperatore Marco Aurelio che, non a caso, fu autore dei "Colloqui con sé stesso".
Molti secoli più tardi una discepola di Galeno (Vanna Marchi) ha tentato di curare con erbe e radici molte persone, ma inspiegabilmente è finita in galera.
Nell'antica Roma nascevano le prime vere e proprie farmacie, chiamate Tabernae medicinae: luoghi in cui ci si curava sbronzandosi. Il Pharmacotriba vendeva e realizzava medicamenti composti prescritti dai medici. Tra i ritrovati di maggior successo c'erano:
- "Member Languentes Suscitat", pomata che conferiva tono ai muscoli periferici a fibra cavernosa. Veniva applicata dalla "Ungi-Manubris" all'ingresso dei postriboli.
- "Infantem Necat Unguenti", da spalmare all'interno della vagina. Unguento indispensabile per meretrici e patrizie nottambule appassionate di gladiatori.
- "Post Copulam Lobortis", se non si era provveduto con l'unguento precedente, si poteva provare questo rimedio post-coito. Non era però affidabile, a volte nasceva un nano e spesso 4 gemelli deformi.
- "Caput Obfuscator", pozione spesso usata dai politici. Gaio Aurelio Cotta ne abusò durante una seduta al Senato. Infilatosi il manico di una daga nel sedere, camminò all'indietro gridando ripetutamente: largo al pescespadaaaaa!!.
- "Inhibitor Fatigatio", bevanda che il generale Gneo Giulio Agricola dava ai suoi legionari per non sentire la fatica in combattimento. Un suo discendente (Riccardo Agricola) fece lo stesso con i giocatori della Juventus.
Nell'Italia del XIII sec. lo speziale era considerato un semplice artigiano al servizio del medico. Federico I di Sicilia, regolamentò l'esercizio delle due professioni. Nell'interesse del malato, i primi dovevano approfondire gli studi, in modo da poter valutare (ed eventualmente confutare) le terapie dei secondi. Si rivelò un grossolano errore.
L'imperatore doveva recarsi all'udienza con Papa Innocenzo III ad Aquisgrana. La sua putris viscera era una patologia da tenere sopita, specie durante gli eventi di tal guisa. Il suo medico personale, gli suggerì di neutralizzare la produzione di gas intestinali con un preparato a base di origano, cumino e anice. Il saccente Percivalle da Serzana (speziale di corte), preparò un farmaco "equivalente" composto da aglio, curcuma e assafetida.
Forse il ritrovato non era stato sufficentemente provato, magari fu colpa della cenetta della sera prima a base di cinghiale e cavolo mantecato con i porri, ma gli scappò un peto spropositato di circa 47 secondi (un record ancora imbattuto) proprio di fronte a Innocenzo III. Il rombo fu sentito fino alla seconda cinta muraria, fu evacuata d'urgenza la Cappella di Aquisgrana, Federico I fu scomunicato dal Santo Uffizio e il comandante delle guardie svizzere Salomon Westinghouse lo prese anche a scapaccioni. Percivalle da Serzana fu condannato per "lesa maestà" e usato come fantoccio per allenare i feroci mastini del sovrano.
La Iatrochimica
Si sviluppò a partire dal XVI secolo, nella convinzione che la salute dipenda dal bilancio tra i componenti chimici dei fluidi corporei. I rimedi sono di natura essenzialmente chimica e molti restano ancora in uso nella moderna farmacopea. Il suo massimo esponente fu il medico elvetico Paracelso che, nel 1536 scoprì il laudano. Il monaco benedettino Uguccione della Fasolada, fu incaricato di valutare gli studi quest'ultimo e si recò a Salisburgo.
Il primo sorso fu privo di effetti, la sostanza era molto amara e decise di aggiungere un po di assenzio. Il secondo sorso fu prolungato.
- Paracelso: “Tutto bene?”
- Uguccione: “Si, ma ora sa di tappo. Diamine! Altro assenzio...”
- Paracelso: “Non so se...”
- Uguccione: “Ummhhhmmm bono bono, ora è preciso.”
- Paracelso: “Si però ha uno strano sguardo padre...”
- Uguccione: “Matilda, perché mi chiami padre? Chiamami Tigrotto, lo sai che mi ingrifa!!”
- Paracelso: “Ma padre, lasci stare la tonaca...”
- Uguccione: “Matilda, non fare la difficile... poniti a modino che ti smandrappo il tabernacolo!!”
Mentre approfittava del povero medico, il monaco fu colto da euforia compositiva musicale e iniziò a cantare: "Laudano sii, o mi' Signore... Laudano sii, o mi' Signore...".
Durante l'Ottocento la sostanza venne usata nella Guerra di secessione americana per alleviare il dolore dei soldati, ma anche per fronteggiare i disagi psicologici e le "tensioni da battaglia". Questa prassi causò la nascita dei primi veri morfinomani.
Nello stesso periodo, molti ciarlatani giravano per le città vendendo "Olio di Serpente" e altre pozioni improbabili. L'inafferrabile truffatore Ralph J.J. Waldon e il suo compare Comanche Bisonte con l'Herpes, tentarono di fregare il capo degli Irochesi Fiume che Sbotta, rifilandogli una mistura per la gastrite in cambio di 10 Mustang. Il mattino dopo il capo indiano fu informato dalla squaw Manza Arida del colore "pitonato" dei suoi capelli.
La caccia durò due giorni, i due malfattori (rallentati dal trascinare i Mustang) furono raggiunti a Coyote Creek e, come ordinato, catturati vivi. Fiume che Sbotta si occupò personalmente di loro, li fece a pezzi con l'ascia e si baloccò a mischiare e ricomporre a casaccio le varie parti, suscitando l'ilarità dell'intera tribù.
Il farmacista oggi
In Italia per poter diventare farmacista occorre appartenere ad una delle seguenti categorie: figli di farmacisti, nipoti di vescovi, cugini di camorristi affermati, parenti di deputati. Oppure frequentare la facoltà di Farmacia (in questo caso auguri per l'accesso poiché, essendo a numero programmato, è preda delle categorie menzionate prima). Dopo aver superato i vari esami, essere stato schiavo tirocinante in una farmacia pubblica per 6 mesi, aver preso la laurea e superato l'esame di stato, potrete iscrivervi all'ordine. Sbancare il Casinò di Saint-Vincent è di gran lunga più abbordabile.
Con il conseguimento della Laurea in Farmacia e della relativa abilitazione professionale, il/la laureato/a potrà svolgere:
- preparazione, fabbricazione, controllo e distribuzione dei
virusmedicinali; - diffusione di informazioni fuorvianti e consigli farlocchi nel settore dei medicinali;
- produzione, custodia e manipolazione dei gas tossici, dei veleni, del C-4, e intrugli per zootecnia;
- vendita di:
giocattoli, pannolini, vibratori, shampoo, creme, profilattici, prodotti dietetici, biscotti,tutto, tranne gomme per auto e mattoni.
L'albo dei farmacisti
Oramai è considerato un classico, l'edizione Panini dell'albo Farmacisti del '78, in tiratura limitata, è valutato circa 13.000 euro. A mio cugino mancavano solo le figurine di Alcide Pallenere farmacista di Pietrafitta (CS) e Amanda Zanoni di Marano sul Panaro (MO). Una figurina della seconda, fu battuta alla Casa d'Aste Pandolfini nell'ottobre 2006 per 2.400 euro, mio cugino aveva appena preso il mutuo per la nuova casa, si è dovuto arrendere ai rilanci di un perfido industriale brianzolo.
Codice Deontologico
Il farmacista deve dichiarare, al momento dell'iscrizione all'Albo, d'aver letto il Codice deontologico. Questo non significa averlo capito o addirittura condividerne le insane direttive.
Giuramento del Farmacista
Va effettuato su una gamba nella posizione "Airone StraFatto", la mano destra sulla milza e sforzandosi di restare seri.
GIURO
- DI PUFFARE L'ARTE FARMACEUTICA IN PUFFETÀ E PUFFEZZA, NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE LEGGI DEL GRANDE PUFFO;
- DI TRICCHETE E TRACCHETE CON RESPONSABILITÀ LA TERAPIA TAPIOCA COME SE FOSSE ANTANI CON SUPERCAZZOLA BITUMATA;
- DI ASSISTERE COLORO CHE RICORRERANNO ALLA MIA OPERA SENZA ALCUNA DISTINZIONE DI RAZZA, RELIGIONE, NAZIONALITÀ, ESCLUSI ROM E NERI OVVIO;
- DI PAGARE LE TANGENTI A DON GIROLAMO E RINGRAZIARE L'ONOREVOLE PAMPURI PER I FAVORI AVUTI, BACIAMO LE MANI A VOSSIA.
LO GIURO
Prodotti diversi dai medicinali
Nel corso degli ultimi decenni, le farmacie hanno ampliato la gamma dei prodotti venduti, finendo per assomigliare a un supermercato, solo più caro. Qualche esempio?
- un pacco di assorbenti da 10 va pagato in rubini,
- per la crema spiana-rughe (20 applicazioni) devi vendere un rene,
- acquistare un preservativo costa più di una escort per tutta la notte,
- per un giocattolo psicomotorio della Chicco devi lasciare il bambino al farmacista per due weekend.
Ma è solo dall'inizio del 2004 che hanno invaso un altro mercato, con la vendita dei vibro massaggiatori "terapeutici". Da allora, il fatturato dei sexy shop è calato del 35%[1]. Questi prodotti, venduti in farmacia, hanno risolto un grande problema delle donne (poterli acquistare senza doversi travestire da camionista), di contro, ha causato qualche imbarazzo al farmacista:
- Cliente: “Per la posologia come mi regolo?”
- Farmacista: “Signora, se è la prima volta che usa il prodotto, non andrei sopra le 2-3 volte al giorno”
- Cliente: “2-3 volte al giorno ?!? Ma l'ultimo l'ho fuso in 6 ore, deve essere roba scadente, meglio se torno da Karim”
- Farmacista: “Guardi che sono materiali anallergici approvati dalla FOFI[2]”
- Cliente: “A me serve roba robusta, approvata dalla topa!”
- Farmacista: “La casa garantisce che è antiurto”
- Cliente: “Ma almeno, le batterie sono incluse?”
- Farmacista: “No, però abbiamo le UltraFarma in offerta, 4 pile a soli 15 euro!”
- Cliente: “(andandosene) Si metta nello sgomberapranzi attrezzo e pile... brutto ladro!!”
A partire dal 2013 la FUFFI (Federazione Ultimi Farmacisti Furbi Italiani), ha annunciato la messa in vendita di film porno (sempre a scopo terapeutico ovvio) come rimedio per le disfunzioni erettili.
Liberalizzazioni e farmaci da banco
Le nuove disposizioni di legge, hanno fatto storcere il naso a molti farmacisti. La possibilità di vendere farmaci da banco nella grande distribuzione, secondo gli esperti del settore, porterà ad una progressiva diminuzione dei controlli e della qualità (nonchè dei soldi nelle loro tasche).
La controffensiva della Federfarma non si è fatta attendere, da marzo sarà possibile acquistare in farmacia le salcicce di cinghiale e il taleggio, per prosciutto e pajata dovremo attendere fino a giugno.
I media sottolineano il momento di grande confusione:
Note
Cioè, stai davvero leggendo le ♪♫note♫♪?? Maremma trifolata!! Ma sei curioso eh?! |