Festa della Repubblica Italiana
La Festa della Repubblica Italiana è un festa nazionale italiana escogitata per motivi politici che nessuno ricorda ma che è molto apprezzata perché dà un assaggio di ferie estive prima che inizi il caldazzo boia.
Si festeggia ogni anno il 2 giugno per celebrare l'anniversario del referendum del 1946 che sancì l'inizio della storia Repubblicana d'Italia, con la deposizione di una corona funebre all'Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana e, per qualche motivo, uno sfoggio di truppe e mezzi militari che non si capisce se deve far cagare addosso i nemici o il popolo. Comunque fa figo.
Storia
Il 2 e il 3 giugno del 1946 gli italiani vengono chiamati a scegliere se restare nella tristissima monarchia che ci ha dato l'illusione di essere tutti fascisti, o diventare una gioiosa repubblica dove avrebbero regnato la democrazia, la giustizia e il sesso prematrimoniale.
Questo referendum fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia, nonché la prima prova tecnica di broglio elettorale, purtroppo sgamata subito.
Cerimoniale
Il cerimoniale, che nessuno va a vedere perché non si può mica aspettare agosto per la prima abbronzatura, inizia con il solenne Cambio della Guardia dei corazzieri, e l'alzabandiera del Presidente davanti all'Altare della Patria. Se non ce la fa, il cerimoniale prevede l'uso di farmaci per la disfunzione erettile (nei decenni precedenti era concesso far indossare uno strap-on dildo al Presidente per salvare le apparenze).
A seguito, il Presidente sale sulla sua Lancia Flaminia e viene attorniato dalla sua guarnigione personale di centauri armati e incazzati, per tenere a distanza il volgo e investire eventuali monarchici imboscati nella folla. Raggiunta via dei Fori Imperiali, il Presidente si unisce a vari politici a caso con indosso il Tricolore (a parte i leghisti che ancora ci credono) per assistere a un'interminabile sfilata di uomini (e qualche lesbica), e mezzi militari. È importante che i mezzi militari siano più moderni dell'anno prima o i monarchici si fanno delle idee.
Nel pomeriggio si va tutti al Quirinale per sorbirsi un bel concerto di marcette militari, rese un po' meno noiose dall'introduzione, nel 2022, di un DJ set con le hit dell'estate.
Storia della parata
La parata militare viene aggiunta solo nel 1950 perché il popolo cominciava a fare troppo il disinvolto. La gente ha iniziato solo allora a cagarsi la celebrazione, ma il costante tira e molla fra gli anti-militaristi e i veri patrioti ha varie volte indotto a ridurre o eliminare la parata.
Nel 1976 viene sospesa per il terremoto del Friuli, in modo che i militari potessero finalmente rendersi utili facendo qualcosa di concreto.
Dopo un paio di decenni in cui s'è fatta tanto per non dare agli americani l'idea che ci stessimo trastullando, viene abolita nuovamente nel 1989, sostituita da una mostra storica che non venne visitata neanche dal Presidente stesso.
Nel 2000 torna in essere per iniziativa del Presidente Ciampi, cui serviva un po' di popolarità aggiuntiva perché dopo essere stato ministro e presidente, ambiva a diventare anche Papa.
Nel 2006 il governo decise di non far sfilare più i mezzi per il caro benzina, con gli artiglieri costretti a marciare facendo "brum brum" a voce. Peggio ancora nel 2012, quando per non offendere i terremotati dell'Emilia si decise di fari sfilare i Corazzieri senza cavalli, dotandoli di gusci di noci di cocco.