Festa della donna

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Un gruppo di donne emancipate che celebrano l'8 marzo.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Festa della donna
« La festa ve la faccio io! »
(Rocco Siffredi sull'8 marzo)
« Io sono donna tutti i giorni dell'anno. »
« Parità dei sessi? Ma non fatemi ridere! Avete mai visto un clitoride di 32 cm? »
« Festa della donna? No, io l'8 marzo festeggio la scoperta della terza legge di Keplero »
(Maschilista su festa della donna)
« Per la festa della donna regaleremo una cucina nuova a tutte le donne d'America! »
(Donald Trump che ha capito benissimo lo spirito della festa)

La Festa della donna è stata istituita nel 1912 quando 140 operaie protestarono per i loro diritti e vennero arse vive per questo. Ancora oggi, in tutto il mondo, numerose donne sono soggette a vessazioni e soprusi. È dunque per solidarietà che l'8 marzo le donne del mondo libero si ubriacano e vanno agli spogliarelli.

Descrizione

Nata ieri, questa particolare festività laica prevede un rituale ben preciso:

  1. La Donna può fare tutto quello che vuole. Quindi non cambia nulla rispetto alla norma.
  2. Il maschio, per celebrarla adeguatamente, deve regalarle un profumato mazzo di mimose, che non deve essere stato comprato dall'albero più vicino, bensì dal fioraio più raffinato di tutta l'Olanda.
  3. Volendo, lo zerbino può donare altri regali inutili che non toccheranno minimamente l'attenzione della donna, dato che starà già pensando al ballerino di strip-tease.

Tradizioni nel mondo

Italia

Notare come le festeggiatrici siano impegnate in riflessioni sulla parita dei sessi e la dignità della donna.

In questo giorno la leggiadra femmina italica viene degnamente ricompensata per i servigi che rende al maschio e alla Patria. È il suo stesso marito a premiarla virilmente e fortissimamente, offrendole del buon sesso romano[1], che le piace tanto, e concedendole di preparargli un pranzo ancor più abbondante e dovizioso del solito, ben conoscendo il di lei amore per i fornelli, le pentole e gli altri strumenti donneschi.

Afghanistan

Durante la dittatura talebana l'8 marzo in Afghanistan non esisteva. Non la festa, proprio il giorno: si andava a dormire il 7 sera e ci si risvegliava il 9. Oggi invece, grazie alla democrazia importata a poco prezzo dagli USA, anche qui è concesso celebrare la Festa della Donna: in questo giorno, in via del tutto eccezionale, alle ragazze afghane è concesso di indossare un burqa speciale che lascia scoperto il culo (il viso no, non esageriamo). Un altro passo avanti sulla via dell'emancipazione.

Iran

Anche l'8 marzo le donne iraniane vengono lapidate: però, siccome è la loro festa, le pietre utilizzate sono intrise di vernice colorata, così alla fine il cadavere è ricoperto di festose macchie variopinte.

Cuba

Cuba è tristemente[2] nota come meta di turismo sessuale a basso costo. Ma l'8 marzo le donne cubane hanno finalmente un'occasione di riscatto. La tariffa è doppia.

Africa Subsahariana

Un'accusa forte contro il silenzio e l'indifferenza verso l'oppressione delle donne

Nei paesi in cui è praticata, le bambine subiscono l'infibulazione dalle loro madri proprio l'8 marzo. Per loro non è una gran festa ma per le madri sì, visto che è l'unico giorno dell'anno in cui si mangia carne.

India

Nel subcontinente indiano la vacca è considerata sacra mentre la donna è trattata da essere inferiore, mero strumento sessuale. Tuttavia, in occasione della Festa della Donna i due ruoli si ribaltano: alle donne è concesso di pascolare in santa pace, mentre le vacche vengono costrette ad accoppiarsi con gli uomini.

Pakistan

In Pakistan la festa della donna è una specie di carnevale. Amici e parenti combinano dei simpatici scherzi ai danni delle donne: la burla più tipica è un gavettone di acido, i più estrosi invece usano il coltello.

Cina

La mimosa: il tipico regalo per la festa della donna.

In Cina c'è già l'uguaglianza tra uomini e donne: non solo uguaglianza di diritti (zero per entrambi) ma anche di aspetto[citazione necessaria].

Simboli

La Festa della Donna è associata ai fiori di mimosa. Sono molteplici le ragioni per cui tale fabacea è stata scelta per rappresentare questo giorno. Innanzitutto perché è brutta, non ha un buon profumo e cresce a quintali, per cui costa poco; poi per via del nome, che rimanda all'abilità femminile di mimare crisi isteriche, sonno, orgasmi, svenimenti, ubriachezza e shock anafilattico per allergia al polline.

Voci correlate

Note

  1. ^ Il sesso italico è rapido, futurista, maschio, efficiente, senza baci e carezze: quella è roba da donnicciole plutoborghesi
  2. ^ Tranne per te.