Festa della donna
La Festa della donna è stata istituita nel 1912 quando 140 operaie protestarono per i loro diritti e vennero arse vive per questo. Ancora oggi, in tutto il mondo, numerose donne sono soggette a vessazioni e soprusi. È dunque per solidarietà che l'8 marzo le donne del mondo libero si ubriacano e vanno agli spogliarelli.
Descrizione
Nata ieri, questa particolare festività laica prevede un rituale ben preciso:
- La Donna può fare tutto quello che vuole. Quindi non cambia nulla rispetto alla norma.
- Il maschio, per celebrarla adeguatamente, deve regalarle un profumato mazzo di mimose, che non deve essere stato comprato dall'albero più vicino, bensì dal fioraio più raffinato di tutta l'Olanda.
- Volendo, lo zerbino può donare altri regali inutili che non toccheranno minimamente l'attenzione della donna, dato che starà già pensando al ballerino di strip-tease.
Tradizioni nel mondo
Italia
In questo giorno la leggiadra femmina italica viene degnamente ricompensata per i servigi che rende al maschio e alla Patria. È il suo stesso marito a premiarla virilmente e fortissimamente, offrendole del buon sesso romano[1], che le piace tanto, e concedendole di preparargli un pranzo ancor più abbondante e dovizioso del solito, ben conoscendo il di lei amore per i fornelli, le pentole e gli altri strumenti donneschi.
Afghanistan
Durante la dittatura talebana l'8 marzo in Afghanistan non esisteva. Non la festa, proprio il giorno: si andava a dormire il 7 sera e ci si risvegliava il 9. Oggi invece, grazie alla democrazia importata a poco prezzo dagli USA, anche qui è concesso celebrare la Festa della Donna: in questo giorno, in via del tutto eccezionale, alle ragazze afghane è concesso di indossare un burqa speciale che lascia scoperto il culo (il viso no, non esageriamo). Un altro passo avanti sulla via dell'emancipazione.
Iran
Anche l'8 marzo le donne iraniane vengono lapidate: però, siccome è la loro festa, le pietre utilizzate sono intrise di vernice colorata, così alla fine il cadavere è ricoperto di festose macchie variopinte.
Cuba
Cuba è tristemente[2] nota come meta di turismo sessuale a basso costo. Ma l'8 marzo le donne cubane hanno finalmente un'occasione di riscatto. La tariffa è doppia.
Africa Subsahariana
Nei paesi in cui è praticata, le bambine subiscono l'infibulazione dalle loro madri proprio l'8 marzo. Per loro non è una gran festa ma per le madri sì, visto che è l'unico giorno dell'anno in cui si mangia carne.
India
Nel subcontinente indiano la vacca è considerata sacra mentre la donna è trattata da essere inferiore, mero strumento sessuale. Tuttavia, in occasione della Festa della Donna i due ruoli si ribaltano: alle donne è concesso di pascolare in santa pace, mentre le vacche vengono costrette ad accoppiarsi con gli uomini.
Pakistan
In Pakistan la festa della donna è una specie di carnevale. Amici e parenti combinano dei simpatici scherzi ai danni delle donne: la burla più tipica è un gavettone di acido, i più estrosi invece usano il coltello.
Cina
In Cina c'è già l'uguaglianza tra uomini e donne: non solo uguaglianza di diritti (zero per entrambi) ma anche di aspetto[citazione necessaria].
Simboli
La Festa della Donna è associata ai fiori di mimosa. Sono molteplici le ragioni per cui tale fabacea è stata scelta per rappresentare questo giorno. Innanzitutto perché è brutta, non ha un buon profumo e cresce a quintali, per cui costa poco; poi per via del nome, che rimanda all'abilità femminile di mimare crisi isteriche, sonno, orgasmi, svenimenti, ubriachezza e shock anafilattico per allergia al polline.