Francesco Schettino

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«Io penzo alle vittime tutti ggiorne, ma che bbuò?»
« Non ho abbandonato la nave! Dopo aver sbattuto sono inciampato e mi sono ritrovato dentro la barca di salvataggio insieme a numerosi passeggeri. »
« Ricorderete questo giorno come il giorno in cui avete quasi catturato Capitan Schettino! »
(Schettino saltando giù dalla Costa Concordia.)
« Ma chi l'ha fatto capitano? Spongebob? »
(Il comandante De Falco della capitaneria di Livorno.)
« È stato solo un banale incidente, proprio come Ustica. »
(Francesco Schettino nell'intervista fruttatagli 50000 euro)
Comandante De Falco : E che vuol fare Comandante? Vuole tornare a casa?
Comandante Schettino : No, certo che no comandante... ma perché, posso?

Francesco Schettino (Meta di Sorrento, 1960 - Isola del Giglio, 2012) è un noto stragista e spaccone italiano appartenente alla sigla armata dei CAM (Coglioni d'Alto Mare). Data la sua capacità di spiegare correttamente i fatti, si dice che in futuro sia previsto per Schettino un ruolo nel PdL come Sottosegretario del Punto di Vista Alternativo.

Vita e opere

Un giovane Francesco Schettino durante l'esame per diventare comandante.

Vanaglorioso e vanesio, dalla sua biografia[2] leggiamo che sarebbe nato da madre vergine e padre Superman. Fin da giovane aveva già cominciato a manifestare un ego spropositato e un'innata capacità di raccontare balle:

  • a 6 anni racconta ai suoi amici di aver comprato uno yacht, ma di non poterlo mostrare perché sempre dal meccanico
  • a 12 anni afferma di essere stato il primo navigatore a doppiare il Capo di Buona Speranza
  • a 13 anni va in giro a dire di essersi "inzuppato" la figa della scuola con il suo "sottomarino". L'unica che ha visto è quella di sua madre ovviamente.
  • a 15 sostiene di aver scoperto la Sardegna. I suoi compaesani confermano la veridicità di questa affermazione

Dopo aver fatto le elementari nella Scuola Statale Achille Lauro e le medie nella Scuola Paritaria Andrea Doria, si iscrive all'Istituto Nautico Edward Smith. Sua mamma Lusitania non è molto contenta della scelta, ma il padre, Exxon Valdez, ne è entusiasta.

Dopo aver superato l'esame di teoria copiando dal compagno di banco sordomuto, iniziò a fare pratica. Il suo istruttore, Capitan Findus, gli insegnò a parcheggiare, a partire in salita e soprattutto ad usare le scialuppe di salvataggio, abilità che sarà fondamentale nel prosieguo della sua vita. Tuttavia non si presentò mai all'esame pratico sicché non gli fu rilasciata la patente nautica. Ma, si sa, la fortuna aiuta gli incapaci e, rispondendo ad un annuncio sul Rigoletto di Napoli: "Scambiasi patente nautica con figurine di Volpi e Poggi.", riuscì ugualmente a patentarsi.

A 22 anni vive una traumatica avventura: in una casa di villeggiatura assieme a degli amici, nel cercare di accendere una sigaretta con un accendino e un deodorante spray per le ascelle, dà per sbaglio fuoco alla casa. I suoi amici dormono, ma lui preso dal panico scappa alla ricerca di una scialuppa di salvataggio. Moriranno tutti. «Avevo fame, ero solo andato a comprare un panino» - Schettino giustificherà così la sua immotivata fuga.

Una vita sulle navi

A 25 anni sale sulla sua prima imbarcazione, un pedalò, di cui sarà il nostromo per 17 anni. Grazie a qualche calcio in culo, viene promosso a capitano della Costa Concordia. La prima cosa che fa, una volta salito a bordo, è chiedere dov'è il frigorifero con gli alcolici. La gestione di Schettino della nave ammiraglia della Costa Crociere è eccellente: feste tutte le sere, incidenti nascosti e spacconate a non finire. Alla guida della Concordia nel 2008 fa una scommessa con una turista svedese e attraversa lo Stretto di Messina contromano; nel 2010, sempre per una scommessa, parte dal porto di Marsiglia durante un uragano[3] e usa la scatola nera per registrare le musiche dei Bee Gees. I suoi marinai lo acclamano e lo adorano per come porta il timone bendato. Ma è nel 2011 che darà il meglio di sé, quando con la Concordia decide di risalire il Po.

Il naufragio della Costa Concordia

Schettino mentre dirige le operazioni di salvataggio della Concordia.

Il 13 gennaio 2012, un venerdì 13 per giunta, Schettino diviene vittima di una ingiusta mala sorte che infangherà la sua pura memoria. Nei pressi dell'Isola del Giglio uno scoglio beffardo che stava al posto sbagliato nel momento sbagliato, e che in realtà era Samara per chi non l'avesse capito, colpisce alle spalle la Costa Concordia, mentre Francesco Schettino, Capitano e Gran Visir del suddetto piroscafo, tentava una manovra spericolata tirando il freno a mano solo per impressionare una sua amica moldava non ben identificata. Dopo aver sfidato la sorte il capitano, grazie ai suoi super-sensi di ragno, capta l'urto. Probabilmente avrò urtato il marciapiede - pensa inizialmente il comandante. Gli ufficiali in seconda accorrono subito, inutilmente preoccupati, nella sala comandi, dove il capitano Schettino stava giocando su internet a battaglia navale.

Marinaio : Capitano, abbiamo urtato qualcosa! La nave sta imbarcando acqua!

Comandante Schettino : Dia i seguenti ordini: virare a dritta, prua a babordo e fuoco alle polveri!

Tizio a caso : Ma io sono il cuoco.

Comandante Schettino : In coperta, nostromo, abbiamo bisogno di tutti gli uomini possibili! Non vedevo una tempesta così dall'inverno del '77!

La telefonata alla Costa Crociere

Dopo aver chiesto spiegazioni al marinaio di vedetta e dopo aver finito la partita a battaglia navale, il comandante ha ritenuto opportuno avvisare la Costa Crociere, fornendo informazioni nei minimi particolari.

Comandante Schettino : Pronto? Chi è? La Costa Crociere?

Centralinista : No, è MSC Crociere, ha sbagliato numero.

Comandante Schettino : Veramente?

Centralinista : No, stavo scherzando. Mi dica. Vuole prenotare una crociera?

Comandante Schettino : No, ma che prenotare! Io sono già in crociera!

Centralinista : Ah, vuole disdire?

Comandante Schettino : No, guardi, io sono il comandante Schettino. Avrei bisogno di parlare con un responsabile.

Centralinista : Ah, è il comandante! Perché non l'ha detto subito? Un attimo che le passo il presidente.

Presidente : Comandante, buonasera. Mi dica.

Comandante Schettino : Eh, buonasera presidente...

Presidente : Che succede? Mi dica.

Il capitano Francesco Schettino mentre spiega ai giornali come è sfuggito all'attacco degli squali martello.
Comandante Schettino : Eh, cioè... mettiamo il caso che... mettiamo il caso che qualcuno le avesse rigato la macchina: come la prenderebbe?

Presidente : Mi hanno rigato la macchina? Ma porca puttana! È terribile!

Comandante Schettino : Ah, ho una buona notizia allora: nessuno le ha rigato la macchina.

Presidente : Sì, ma mi faccia capire: lei mi ha telefonato per dirmi che nessuno mi ha rigato la macchina? Come prosegue il viaggio? Tutto a posto?

Comandante Schettino : Mah, diciamo... cioè, guardi presidente, io stavo camminando, no? Stavo camminando piano, non avevo messo neanche la terza, e uno mi ha tagliato la strada.

Presidente : Le hanno tagliato la strada? Chi?

Comandante Schettino : Un motorino!

Presidente : Un motorino le ha tagliato la strada in mare aperto?

Comandante Schettino : No, forse era un motorino acquatico, come si chiama? Un motoscafo, ecco!

Presidente : Ma lei è su una nave da 114.000 tonnellate, cosa vuole che sia un motoscafo?

Comandante Schettino : Sì, no, lo so presidente, è che io per evitarlo ho girato la cloche e... e secondo me ho preso il marciapiede.

Presidente : In mare aperto? Ma che sta dicendo?


Comandante Schettino : Eh, lo so, è difficile da spiegare. Io adesso però prendo una scialuppa e vado a vedere che succede.

Presidente : Aspetti un attimo, qua mi dicono di accendere la televisione.

Comandante Schettino : Ma che la accende a fare? Cioè, io lo dico per lei, i telegiornali danno solo brutte notizie. La crisi, gli scioperi, cioè uno poi si demoralizza... mi stia a sentire, non accenda la televisione.

Presidente : ...

Comandante Schettino : Pronto?

Presidente : Comandante... ma quella nave inclinata su un lato non è la nostra Concordia, giusto?

Comandante Schettino : Nono, veda bene che forse in TV stanno passando Titanic in 3D. Tu-tu-tu-tu-tu

La tragedia

Vedendo che le cose si mettevano male e che la nave iniziava a inabissarsi, il comandante ha pensato di salire su una scialuppa di salvataggio e allontanarsi dalla nave per controllare che le scialuppe funzionassero correttamente. Purtroppo questo suo gesto è stato molto criticato poiché alcuni maligni hanno ipotizzato che Schettino volesse darsela a gambe per mettersi in salvo, abbandonando la nave e i passeggeri rimasti intrappolati al loro destino. Durante quei minuti concitati, la capitaneria di porto di Livorno ha telefonato diverse volte alla Costa Concordia, cercando di capire quanti passeggeri fossero rimasti intrappolati e quanti invece si erano già messi in salvo. Schettino, dedito al suo dovere fino all'ultimo, inizialmente ha fatto rispondere la segreteria telefonica, poi ha risposto con chiarezza che all'interno erano rimaste circa diciassedici persone.

« Ho salvato migliaia di vite. »
(Il Comandante Schettino ogni volta che attraccava in un porto[4].)

Il mistero della moldava, ovvero: chi era quella donna?

Per rendere onore al coraggio di Schettino, la Findus ha lanciato una nuova linea di prodotti, i "Quattro salti in scialuppa" di Capitan Schettino. Specialità: Linguine allo scoglio.

Come tutti gli omicidi, i misteri e le stragi di massa, c'è una donna misteriosa che avvolge nel torbido tutta la vicenda. Ebbene, approfondite indagini e superficiali cacce alle streghe ci hanno svelato che si trattava di una banale donna delle pulizie, che lo accompagnava in plancia al momento dell'incidente per spolverargli la collezione di trofei tarocchi da mostrare alla strappona di turno.

I difensori di Schettino

I compaesani

« È un eroe che ha salvato oltre quattromila persone. »
(Un assessore di Meta di Sorrento su Francesco Schettino[5].)

Nel suo paese d'origine, Meta di Sorrento, tutti lo difendono poiché compaesano. Un po' come se i compaesani di Bernardo Provenzano si lamentassero dell'arresto del boss e lo definissero solo "un tipo un po' riservato". Per gli abitanti di Meta, è evidente che non può essere stato lui l'unico colpevole, qualcun altro deve averlo indotto ad avvicinarsi troppo all'isola del Giglio. Forse le sirene di Ulisse.

Giuliano Ferrara

« L'unico capro espiatorio di una tragedia incomprensibile »
(Giuliano Ferrara su garantismo[6].)

Per Giuliano Ferrara la tragedia della Concordia ha ancora dei lati oscuri, difficili da chiarire. Tale tesi potrebbe indurci a pensare che la giustizia italiana, così come l'informazione, sia solo schiava del pregiudizio che cerca un capro espiatorio da presentare al popolo. La realtà è che le colpe sono ben altre, colpe che la giustizia e la stampa non riescono ad individuare nella loro miopia e cupidigia di protagonismo, proprio come succede nella politica, dove la magistratura politicizzata dà sempre la colpa ai soliti noti senza andare a fondo nelle questioni. Quindi, quali siano le altre colpe nascoste in questa vicenda, le sa solo Ferrara.

Le altre responsabilità

La fiction Rai di prossima produzione.

A lungo Giuliano Ferrara e le casalinghe si sono chiesti dove potrebbero essere altre responsabilità di questa tragedia aldilà di un comandante pirla come pochi. E noi di Nonciclopedia ci siamo dati una risposta: perché le capitanerie di porto e la guardia costiera non sono mai intervenute contro le navi che si avvicinavano troppo alla costa? Non potevano far spostare gli scogli per tempo?
Grazie alla legge italiana, Schettino è già tornato a casa salutato dai suoi compaesani con una festa con ricchi premi e cotillon (sorteggiata una crociera con MSC), mentre lo scoglio è stato condannato a 30 anni per omicidio colposo plurimo, negligenza, oltre a 33€ di multa per sosta vietata e mancata esposizione del grattino.

La fiction TV

Come tutte le tragedie che avvengono in questo paese, purché non riguardino mafia, morti sul lavoro, macelli messicani polizieschi e inadempienze della classe dirigente, la storia della Costa Concordia verrà immortalata da una fiction Rai, che vedrà Beppe Fiorello nella parte del comandante De Falco, Pino Insegno nella parte del comandante Schettino, Elena Sofia Ricci nella parte della moldava, Giancarlo Magalli nella parte dello scoglio e Lando Buzzanca nella parte di Lando Buzzanca che va a farsi una crociera.

Nella fiction la tragedia verrà presentata come una fatalità poiché in Italia, finché non si arriva al terzo grado di giudizio, non si è ancora colpevoli, e in Rai è meglio essere garantisti.

Voci correlate

Altri progetti

Fonti

  1. ^ Schettino: “Sono inciampato nella scialuppa“
  2. ^ Io! Sì, sono proprio Io. Francesco Schettino, vita di un capitano ma soprattutto di un eroe dei nostri giorni, 2009, Napoli, Ed. Vir o' mar quant'è bell, ISBN 389 234 00 22
  3. ^ La follia di Marsiglia.
  4. ^ Ho salvato migliaia di vite.
  5. ^ Meta si schiera con Schettino
  6. ^ Giuliano Ferrara e l’onore del ‘povero’ Schettino
Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 22 gennaio 2012 col 39.5% di voti (su 38).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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