Fuffa

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La fuffa è l'entità che compone la maggior parte dell'universo. Ha la curiosissima caratteristica di presentarsi in tante forme, in base al contesto: può essere un oggetto fisico, un concetto astratto, una forma della materia o addirittura un essere vivente come una persona. Si riconosce per la sua caratteristica determinante: la totale mancanza di utilità.

Alcuni scienziati pensano che sia la fuffa la famosa materia oscura che sta rallentando l'espansione dell'universo, ma anche questa teoria è pura fuffa. Per approfondire meglio il concetto è opportuno mostrare le varie forme della fuffa nel corso del tempo.

La prima fuffa

Il dibattito su quale sia stata la prima forma di fuffa conosciuta dall'uomo è ancora in corso tra gli storici, ma il recente rinvenimento di una tavoletta di pietra risalente all'epoca fenicia sta aiutando a capire meglio quanto accaduto. La tavoletta reca scritto:

« Egregio signor Grande Sacerdote
Le scrivo la presente per informarLa della presenza nel villaggio di Fg'rfa di un individuo che mostra dei comuni sassi spacciandoli per "diffusori bio-energetici", barattandoli per oggetti di valore come carote, patate e vasellame. Augurandomi che Lei intervenga presto a far luce sulla vicenda, le mando i miei saluti.

Sinceramente suo, Swy'pr
P.S.:Mi sono accorto di aver omesso i saluti verso sua figlia Gkl§de quando ormai avevo inviato la tavoletta, mi perdoni. »
La fuffa allo stadio primordiale, secondo la rivista figus.

Questo testo ci fa capire come già ai tempi dei Fenici ci fossero delle manifestazioni sotto forma di sassi del principio fuffico, forza universale che insieme a gravità, elettromagnetismo, forza nucleare forte e debole può spiegare ogni fenomeno dell'universo conosciuto. Quei sassi erano poco evoluti rispetto alle maestose e raffinatissime forme in cui si palesa la fuffa ai giorni nostri, ma già spiccavano per la loro peculiarità: erano inutili. Questa inutilità completa, e non dovuta a un fattore spazio-temporale come un momento o un luogo inadatti al loro utilizzo proficuo, ci fa ora capire con facilità come essi fossero in realtà dei veri pezzi di fuffa materializzata. Nella loro mancanza di conoscenze gli uomini del tempo chiamarono erroneamente sassi questi oggetti, senza comprendere pienamente la loro natura fuffonica. Il Grande Sacerdote di Fg'rfa rispose infatti con questa tavoletta ora custodita al British Museum:

« RE:sassi strani
Gentile signor Swy'pr,

La ringrazio per la segnalazione di cui gli Dei le saranno riconoscenti. Il fenomeno è sconvolgente nella sua stranezza, e indagherò a fondo per determinare cosa si nasconda dietro a quei sassi.
P.S.:Non preoccuparti per mia figlia, sta bene e non te la darà mai.

--Tavoletta controllata con SPAMFIGHTER 1340aC visita il nostro sito(disponibile ora anche in tavolette flash e Ipad)-- »

La leggenda dei sassi viaggiò di città in città, andando pure sui giornali dell'epoca, che non volendo parlare del processo per corruzione e falso in bilancio a carico del Re si concentrarono su questa cosa altrettanto importante, che chiamarono inizialmente caso sassopoli. I sassi furono chiamati sassi di Fg'rfa, ed entrarono così prepotentemente nell'immaginario collettivo che in tutta la Fenicia si diceva "è un po' un sasso di Fg'rfa" per riferirsi a una cosa poco utile. La storia, intanto, varcava i confini del villaggio trasformandosi in leggenda: in alcune versioni anziché dei sassi c'erano dei lombrichi viola, in altre delle sfere di fuoco giganti, e in una il figlio di Dio che camminava sulle acque. Ma questa è un'altra storia.

Il nome Fg'rfa, a causa di difficoltà di pronuncia nei dialetti etruschi, venne trasformato dapprima in Fu'rfaf e infine in Fuffa, quando ormai la leggenda aveva perso ogni barlume di verosimiglianza.

La scoperta della verità

La parola fuffa, relegata ai miti e alle dicerie, rimase così un'entità misteriosa fino ai giorni nostri, al pari del Gadano. Dopo l'episodio dei sassi, infatti, non si ebbero più manifestazioni fuffiche di rilievo, a parte la cosiddetta arte barocca, primo caso di fuffa sotto forma di arte, destinato a verificarsi nuovamente solo vari secoli più tardi con il futurismo.

Solo nel 1800 la fuffa ricominciò a manifestarsi con estremo vigore, in varie forme di natura molto evoluta rispetto ai sassi.Vediamo brevemente quali furono le materializzazioni più eminenti.

La psicanalisi

La psicanalisi di Sigmund Freud è stato il primo e più eclatante caso di Fuffa[1] nel caso della storia umana. Egli creò, a partire dal nulla, una serie di teorie indimostrabili sulla natura dell'inconscio, descrivendone la struttura grazie a sue personalissime trovate come il super Io, l'ego e l'Io, che agivano secondo alcuni impulsi di natura anche sessuale che facevano attraversare al bambino le fasi orale, anale e genitale della crescita. Non paga di questa materializzazione, la fuffa si manifestò ancora meglio in alcuni manoscritti chiamati topiche. Questi capolavori del genio creativo della fuffa raccolgono tutte le idee sublimi di Freud in alcuni testi che organizzano i concetti in forma geometrica. La fuffosità dell'opera colpì molto la gente dell'epoca, e alcune menti, che solo ora si è scoperto essere state manipolate dalla fuffosità, la apprezzarono e le ampliarono, creando l'ipnosi regressiva, aggiungendo ulteriori contenuti sessuali alle teorie e modificandole per includere concetti fuffosi sull'interazione tra un'Io e l'altro.

L'orgone

Attendibile ricostruzione dell'orgone. Almeno è ciò che si vuole fare credere.

L'orgone è un altro caso di fuffa passato alla storia per la sua purezza intrinseca e la sua genuinità fuffica. È un'altra teoria fuffica, al pari della psicanalisi, ed è degno di nota il fatto che a inventarla sia stato proprio uno psicanalista, Wilhelm Reich, e quindi alcuni esperti considerano questa concretizzazione del principio fuffico come un diverso aspetto della psicanalisi, altri invece considerano la psicanalisi come il seme di questa nuova materializzazione, e parlano di un fenomeno noto come fuffogenesi. La teoria dell'orgone prevede che esista un'energia di colore blu[2] che permea lo spazio e ha a che fare con l'orgasmo. Reich, al pari di Freud, non si limitò all'ipotesi iniziale, chiamata dagli esperti seme di generazione fuffico, ma andò avanti a scrivere libri su libri e articoli, fare esperimenti su ogni cosa e progettare apparecchi misteriosi come l'ORAC, l'accumulatore di orgone, e il leggendario cloud buster, che non è un piumino rotante venduto su rete A come potrebbe sembrare dal nome, ma è un'incredibile macchina in grado di usare l'orgone per spostare le nuvole, per non parlare delle ricerche sugli alieni e sul cancro. Fuffa pura, insomma. Si noti che anche in questo caso il principio fuffico influenzò le menti di alcuni individui predisposti portandoli ad aderire alla teoria fuffica aggiungendovi altre idee, dal Grande Complotto Internazionale ai rettiliani alla mitica acqua diamante per elevare lo spirito alle dimensioni parallele.Questa grande concretizzazione fuffica tuttavia è messa in dubbio dagli esperti fuffologi, che contestano il fatto che queste innovazioni non siano pure espressioni della Grande Fuffa ma solo speculazioni economiche sulle teorie iniziali puramente fuffose.

Il sito fuffa

Con la nascita del Web la Fuffa apparve in una ancor più nuova forma: la fuffa digitale. Molte persone, indubbiamente influenzate dalla fuffa, si convinsero di essere degli abilissimi webmaster e iniziarono a pubblicare siti fuffosi sia in proprio che per conto di piccole e medie aziende. Questi siti si riconoscono per alcuni elementi sostanziali:

  • La presenza della frase "Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer 5.0 o successive", che individua con precisione la fuffa digitale.
  • Uso intensivo di animazioni in flash di rara bruttezza che fanno sì che l'utente debba sorbirsi un'animazione con dissolvenze e barre di caricamento a ogni clic, e non possa selezionare il testo o tornare indietro di una pagina.
  • Totale misconoscenza di ogni standard del W3C, dei criteri di indicizzazione di google o semplicemente del buon gusto.

I fuffologi fanno notare come questi siti tendano a copiarsi tra loro e rendere ancora più fuffosi gli elementi che li compongono, collegandosi a vicenda e generando delle straordinarie reti fuffiche in costante crescita.

Le prime analisi

Un'altra delle mille forme in cui si manifesta la fuffa

Alla fine del 1800 alcuni scienziati iniziarono a chiedersi quale fosse il principio alla base della fuffa. Anche l'opinione pubblica e gli umanisti si avvicinarono al tema in seguito alla pubblicazione del best seller La fuffa e l'Io a opera del famoso frate Pancrazio, autore anche del videocorso sui condimenti mediterranei in sei volumi.Ma nonostante gli studi, l'argomento sembrava avvolto nel mistero più misterioso.

La chiave di volta per comprendere la natura della fuffa arrivò nel 1898 grazie all' epistemologo Isaac von Montalcini, con la sua ipotesi della fuffodiffusione semantica. La teoria, estremamente complessa nella sua formulazione formale teorica, non verrà trattata in questa sede, e ne verrà data solo una spiegazione intuitiva.

La fuffodiffusione semantica

Tutte le teorie fisiche che spiegano i fenomeni naturali, come la gravità, l'elettromagnetismo e le forze nucleari, tengono in conto solo le caratteristiche fisiche delle cose, persone comprese. Ad esempio, se Gandhi, Hitler, Marco Carta e Isaac Asimov venissero lasciati cadere nel vuoto essi si muoverebbero con la stessa accelerazione ben determinata. Lo stesso se venissero esposti a un campo magnetico potentissimo: lo subirebbero allo stesso modo. Per non parlare dei processi nucleari.

Perché accade ciò? Perché le leggi fisiche non hanno valore semantico, stanno a guardare solo a cazzate come la massa(tsk), la velocità(grr...) o lo spin (BLEAH!) e non al significato delle cose.

Ora che abbiamo esposto questo concetto, prima di andare avanti, è necessario esporre la relatività di Einstein, uno sciocco che non comprese appieno l'importanza della fuffa, per capire appieno come si manifesti la fuffa nella realtà soggettiva dell'individuo. La velocità di un oggetto è sempre relativa a un sistema di riferimento, ad esempio una persona che cammina in un treno in movimento verrà vista muoversi lentamente da chi si trova nella carrozza, e velocemente da chi la vede da fuori. Le onde, invece, hanno una velocità relativa al mezzo in cui si trovano, quindi se io urlo dal finestrino di un treno il mio suono si espanderà alla velocità di 349 m/s indipendentemente dalla velocità del treno.

Allora, la luce che fa? Se la osserviamo da terra la vediamo andare a circa 300000 km/s, se la osserviamo su un treno o un altro mezzo avrà sempre la stessa velocità, anche se è emessa da un oggetto che si muove e misurata da un punto fermo [3]. Questo assurdo paradosso scoperto a fine '800 è chiamato da fisici esperti legge del ma che cazz..., che enunciamo formalmente lasciando la dimostrazione come esercizio al lettore:

« Ohh... finalmente abbiamo compreso, descritto e organizzato tutte le leggi fisiche che governano l'universo. Ci abbiamo messo millenni ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Toh, guarda che cosa curiosa che fa la luce, ora la spiego alla luce delle mie formule perfette.
Ehi...
Ma che cazz...! »
(Un fisico qualunque del 1800)

Ecco, Einstein capì come stavano le cose, e scoprì che non solo la velocità è relativa all'osservatore, come si sapeva già, ma lo sono anche la misura del tempo e delle distanze, e addirittura la massa. Quindi la diffusione della luce era descritta in modo abbastanza valido dalle teorie di allora, solo che non è possibile percepire la posizione o la velocità effettiva della luce in maniera oggettiva: ognuno la vede in modo suo a seconda della sua velocità, e l'unica cosa che hanno in comune le visioni è la velocità della luce. O almeno questo è quello che ho capito dal filmino dell'enciclopedia Encarta.

Ora che abbiamo visto questi due concetti torniamo al nostro discorso. La fuffa non si diffonde secondo i parametri che contano in fisica, come la massa o la carica elettrica, ma secondo la semantica, ossia secondo il significato che diamo alle cose. La fuffa quindi non si manifesta in correlazione con la massa o i parametri fisici, ma solo in base al significato delle cose, che è relativo al soggetto osservante. Questo ha tra le sue ovvie conseguenze che la fuffa può viaggiare più veloce della luce, se si verificano le opportune condizioni semantiche. Alcuni scienziati hanno dunque tentato di costruire un apparato in grado di ricevere e trasmettere dati a grandi distanze usando la fuffa, ma il progetto fallì perché era fuffa pura.

Dalle ricerche di Isaac von Montalcini emersero in seguito altre proprietà fuffiche prima d'ora ignorate.

la soglia di pinch-off della fuffa mentale

Isaac, aiutato dal suo assistente Aigor[4], scoprì che il cervello umano possiede dei meccanismi parafuffici, che gli permettono di filtrare la fuffa sia al momento della ricezione che dopo, nel momento in cui si forma spontaneamente nella mente. Questi meccanismi si manifestano anche a livello sociale, portando le persone a una cooperazione per contrastare la fuffa, che in questa forma è detta anche sega mentale. Lo scienziato non si limiò a questa atroce scoperta, ma determinò anche l'esistenza di un livello critico di fuffosità, detto livello fuffico di pinch-off, oltre il quale questi meccanismi si "arrendono" e la fuffa inizia a crescere arrivando alla soglia di saturazione. Un individuo con un livello fuffico sopra il pinch-off inizia a credere a tutto assorbendo la fuffa all'ambiente circostante: orgone, Santo Graal, scie chimiche, rettiliani e religione sono solo alcuni dei filoni fuffici che saturano il soggetto, che ben presto inizia a diffondere la fuffa attorno a sè, nella ricerca eterna di qualcuno che vada oltre la soglia di pinch-off.

la nucleazione fuffica

Un'altra sconcertante scoperta del grande von montalcini fu la nucleazione fuffica. Questa permise di capire meglio i meccanismi con cui la fuffa mentale nasce in maniera solo apparentemente improvvisa. isaac lo spiega con il divertente aneddoto della mela:

« Un giorno stavo sotto un albero del mio giardino a bermi una pepsi gasata, quando improvvisamente mi cadde in testa una mela.

La cosa mi stupì alquanto, e non solo perché era un pero. Durante l'urto, infatti, per una misteriosa e oscura concatenazione di idee tutta la mia mente si concentrò solo ed esclusivamente sulle bollicine, e fu allora che capii:

Così come le bollicine si formano dalla fusione di bollicine invisibili a occhio nudo che sono in minuscole irregolarità del vetro, anche la fuffa mentale si forma dalla fusione di microseghe mentali in seghe mentali più grandi e articolate. »

Questo fenomeno venne chiamato nucleazione fuffica, o fuffonucleazione. Alcuni IT account manager lo chiamano col termine tecnico "The Automatic Atomic Expandible generation of the basic principle of the fuffa oh yeah" che non vuol dire un cazzo ma che fa fare bella figura di fronte al capo. È tutta fuffa, ovviamente. Alla luce di questa scoperta, molte cose appaiono chiare:

  • La fuffa non era mai sparita ma era solo nella fase di preparazione: si credeva erroneamente che tra i sassi di Fg'rfa e la psicanalisi la fuffa fosse misteriosamente sparita senza un motivo plausibile. Ora sappiamo che non era affatto così. Nascosta prima nei lavori degli ammanuensi, poi nelle corti dei mecenati, poi nelle università e infine nelle industrie, la fuffa aveva continuato a evolversi e ad aumentare di complessità, finché le microfuffe formatesi nei vari ambiti non si fusero per fuffonucleazione.
  • La fuffa gode di autosomiglianza[5]:Ebbene sì. Tornando all'analogia delle bollicine, appare chiaro come grande e piccolo siano concetti relativi all'osservatore (come appare ovvio alla luce della fuffodiffusione semantica) e quindi un elemento di fuffa formatosi da alcuni elementi minori può a sua volta dare origine a fuffe più grandi che a loro volta possono dare origine a fuffe più grandi e così via.Si nota con chiarezza questa proprietà anche nelle reti fuffiche citate sopra.
  • La nucleazione fuffica fa superare la soglia di pinch-off di colpo: Dato che le fuffe si uniscono all'improvviso, quando la loro fusione è tale da superare la soglia di pinch-off si ha un doppio effetto devastante. In un colpo solo l'individuo partorisce una sega mentale gigantesca e perde pure la capacità critica di discernere la fuffa dalla realtà.A volte questo fenomeno si verifica a livello di gruppo sociale, e un intero insieme di persone si mette a credere in qualche cazzata immensa, tipo che la fine del mondo sia vicina o che le foto arricchite coi glitter siano gradevoli.
    In questi casi l'unico modo per evitare che la fuffa si diffonda è bruciare gli individui saturati e ripetere tre volte "Shamalayan".

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Questo articolo contiene una disquisizione lunghissima e approfondita su una cazzata gigantesca, e quindi è fuffa.

Note

  1. ^ In questo caso richiede la maiuscola in segno di rispetto per cotanta fantasia
  2. ^ Si ipotizza che il blu sia il colore della fuffa allo stato grezzo
  3. ^ Che poi alla luce di quanto detto sopra non ha senso, ma tanto siamo su Nonciclopedia
  4. ^ Si pronuncia Igor
  5. ^ Che parola figa