Gaio Cassio Longino
Gaio Cassio Longino, meglio conosciuto come Gai Longino, è stato un artista, porno-attore, e finto legionario romano del tempo che fu. La sua fama oggi ci è però data dalla sua introvabile Lancia.
L'infanzia
Nato in uno sperduto villaggio della Sardegna in seguito ad una mitica unione tra un pastore ed una capra, Longino dimostra subito di avere delle notevoli capacità artistiche: riesce infatti alla tenera età di due anni a scrivere "Ti amo" sulla sabbia, con il solo aiuto della sua urina, e senza intervenire con le mani.
Successivamente con l'aiuto di suo fratello Gai Mattiolo egli cominciò a scoprire il vero potere che aveva dentro di sè e ad espletarlo in tutte le sue forme.
Si dedicò infatti alla creazione di sculture di merda con le quali ottenne i suoi primi guadagni, e potè finalmente comprasi un auto: la tanto agognata Lancia.
Una lancia, o due lancie?
Ma a questo punto, il mistero si infittisce. Studi scientifici, sostengono che in realtà Longino fosse dotato non solo di una Lancia, bensì di una seconda lancia.
Questa seconda lancia era nascosta in una fodera, e si ritiene contenesse un fallo di dimensioni spropositate.
Pare infatti che per arrotondare egli si dedicasse a girare numerosi film porno amatoriali, con le migliori attrici dell'epoca, tra le quali spiccavano le Tre Marie, e le Tre Grazie, note ai più con gli pseudonimi di Grazia, Graziella, e Grazia al Cazzo.
Cominciò a divenire molto noto nella società, ed in breve tempo divenne una celebrità molto nota.
Ma non sapeva che in realtà, un figlio di un falegname stava per rovinargli la carriera. Quest'uomo era Pinocchio.
La crisi e gli ultimi anni
Ben presto Pinocchio gli rubò il lavoro sul set, diventando l'unica star (bella forza essendo di legno...).
Longino si ritrovò senza lavoro, ed anche la sua attività di scultore cominciò ad andare in crisi, poiché quando si recava in bagno per creare, non riusciva più a concentrarsi, preso come era da questo senso di vergogna.
Fu allora, che decise di dedicarsi ad una lavoro, che aveva sempre desiderato fin da piccolo: fare il deficiente, vestito da legionario romano, vicino al Colosseo.
Prese lezioni di romanesco presso la scuola serale Francesco Totti e cominciò così per lui una nuova vita.
Ma dopo qualche mese, scoglionato dai sorrisi beoti dei giapponesi, maturò la soluzione definitiva: uccidere Pinocchio.
Prese la sua Lancia, e cominciò a girare di città in città chiedendo se per caso lì alloggiasse un figlio di un falegname.
Giunse infine a Gerusalemme, e lì dopo un'estenuante ricerca gli fu detto, che in cima ad un monte, su di una croce stava espiando i suoi peccati un figlio di un falegname.
Longino non ci pensò su due volte. Prese la sua Lancia e a tutta velocità si diresse verso la montagna. Imbufalito, non si accorse che sulla croce in realtà non vi era Pinocchio, e con molta veemenza si sfracellò con la sua Lancia sul costato del pover uomo, da cui sgorgò sangue ed acqua.
Costernato per l'errore Longino si scusò, e poi provvide a far sparire la sua Lancia per sempre.
Da allora non si ebbero più sue notizie.