Fotomania
La fotomania è un disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta nella continua necessità di fotografare qualsiasi cosa almeno 10 volte. Sono fotomani, ovvero gente che fa foto ogni 2 secondi, coloro che infliggono tale piaga all'umanità.
Per il fotomane la fotografia è un'ossessione, dato che ha un bisogno paranoico di fotografare qualsiasi cosa che catturi la sua attenzione. Questo perché il fotomane non considera una fotografia come un banale ricordo di un momento - come accade per la maggior parte della popolazione mondiale per cui, anche se la foto non viene proprio bene, chi se ne frega, l'importante è il ricordo. NO! La foto è una tela su cui dipingere un momento magico, uno scrigno in cui imprigionare in eterno una sensazione, da conservare per poterla tirare fuori ogni volta che si desidera rivivere quella precisa emozione. Peccato che si viva benissimo anche senza ricordare quella volta in cui i tuoi amici sembravano personaggi di una boy band e tu dovevi fotografarli per forza, ma questo il fotomane non l'ha ancora capito.
Sintomatologia
Se durante una festa tutti ballano e si divertono, il fotomane li fotografa. E si stressa perché deve catturare tutto quello che succede e deve fotografare in modo che le foto vengano bene e con la giusta luce. Alla fine della festa se ne va più stressato di prima, ma non è finita, perché una volta a casa deve controllarsi tutte le fotografie, cancellare le peggiori, riordinarle e, nei casi più patologici, aggiustarle con Photoshop o rinominarle una ad una. Spesso il lavoro di catalogazione viene procrastinato a tempo indeterminato, con la conseguenza che il fotomane vive perennemente con il peso di "un giorno devo riordinare quelle foto". Dopo un qualsiasi evento in cui si è portato la macchina fotografica, anche il più stupido, il fotomane si ritrova con un carico di lavoro arretrato pari a una settimana di fatiche nelle miniere della Ruhr.
Una volta che il fotomane ha sistemato tutte le foto, gli si romperà l'hard disk dove le aveva memorizzate facendogli buttare nel cesso intere giornate di lavoro, e sopratutto di stress.
Relazioni sociali
In un gruppo di amici, essendo (a volte) oggettivamente bravi a fare foto, i fotomani vengono considerati i fotografi ufficiali di eventi importanti, come vacanze, braciate, comunioni e feste di laurea, salvo poi tenersi tutte le foto per sé e non mostrarle mai perché:
- "sono troppe e non le ho ancora selezionate"
- "sono sfocate/poco illuminate e non le ho ancora aggiustate"
- "no, mi vergogno"
Non commentare mai negativamente le foto di un fotomane: il fotomane è molto permaloso e potrebbe non rivolgerti più la parola per ben un'ora.
Spesso si autoproclamano fotografi ufficiali del gruppo anche se nessuno gliel'ha chiesto, dato che nonostante la Reflex da 800 euro continuano a fare foto di merda. Inoltre si rifiutano di appaltare il servizio fotografico (e la stessa macchina fotografica) ad altri, in quanto questi eventuali altri non potranno mai e poi mai esprimere con le foto il loro punto di vista sulla società, la vita e la morte. In altre parole, disprezzano l'opera altrui e sono ultrapossessivi.
Festività varie
Durante un evento, i fotomani costringono tutti gli altri ad aspettarlo per permettergli di fare le foto:
Il fotomane vuole catturare la sensazione di quel preciso istante, salvo poi rimetterti nella stessa posa di prima perché non è riuscito a fotografarti. Così ti costringe a stare mezz'ora nella stessa posizione mentre fa 200 foto sperando che almeno una esca decentemente e con un minimo di spontaneità. Invano.
In vacanza
Durante una vacanza, mentre le persone normali vivono il posto in cui si trovano godendosi ad esempio il panorama, loro preferiscono fotografarlo. Il fotomane deve fare una foto di ogni luogo visitato da tutte le angolazioni possibili e in tutte le condizioni di luce possibili. Ma ciò non vale solo per i monumenti o i luoghi che vale effettivamente la pena fotografare, vogliamo per caso trascurare quel raggio di sole che aveva fatto quegli interessanti giochi di luce attraverso le finestre della chiesa? O quel momento romantico in cui la luna si specchiava nel lavandino otturato? Come si fa a non fotografarlo.
Se tutto ciò può sembrare innocuo per la salute mentale del resto della comitiva, in realtà i fotomani costringono tutti gli altri ad interminabili soste per fare le foto, o interminabili soste per cancellare le foto più brutte se hanno riempito la scheda di memoria della loro fotocamera: questo perché è oggettivamente inutile andare in un luogo se non è possibile fotografarlo.
Nel quotidiano
C'è poi chi si mette la sveglia e tappezza la casa di post-it, per ricordarsi che, se c'è il sole, deve assolutamente andare a vedere se quella tale cosa che ha visto portando a scuola i ragazzi, fa l'ombra giusta, per poi fotografarla.
Soggetti preferiti
A seconda del tipo di soggetto solitamente ritratto, la rivista Rizla Psicosomatica suddivide i fotomani in categorie.
Gli umanisti
Degni eredi del Rinascimento, questi fotomani considerano l'Uomo come il centro dell'Universo. Di conseguenza la loro opera fotografica solo all'Uomo è dedicata, quale immensa elegia della grandezza umana. Vedremo quindi:
- Gente che ride.
- Gente che si abbraccia.
- Gente appena svegliata, con gli occhi pesti e struccata.
- Gente che sbadiglia.
- Gente che mangia.
- Gente che fuma.
- Gente che mette una mano davanti all'obbiettivo della macchina fotografica perché si è stufata di essere fotografata.
Inutile dire che tutta questa "gente" sono sempre i quattro amici in croce del fotomane in questione. Si avrà quindi una serie interminabile di album fotografici con sempre le stesse persone, sempre con le stesse espressioni. Mai, tanto per dirne una, un'indicazione fotografica del luogo dove questi capolavori dell'antropocentrismo siano stati scattati.
I misantropi
A questa categoria appartengono i più acerrimi nemici degli umanisti, da cui sono separati da una radicale differenza nella visione del mondo. Nessuno degli appartenenti a questa schiatta potrà mai nemmeno lontanamente immaginare di immortalare con la sua preziosa macchina fotografica una di quelle noiose ed effimere forme di vita al carbonio. Quindi, piuttosto che fotografare persone, il misantropo ritrarrà:
- Montagne.
- Alberi.
- Chiese.
- Bandiere.
- Cartelli con scritte divertenti.
- Insegne di negozi.
- Targhe di auto straniere.
- Le proprie scarpe.
- La lampada del comodino della camera dei suoi genitori.
Gli album di questi fotomani paiono essere stati scattati da cavalieri solitari in lande desolate, mentre in realtà tutt'intorno c'era un codazzo di un centinaio di amici che implorava, stracciandosi le vesti e offrendo vergini in sacrificio, di avere almeno una foto ricordo di loro stessi. La risposta del fotomane, carica di disprezzo verso l'umana miseria, di solito è: "compratevi una macchina fotografica e poi fate un po' le foto che volete!".
I figli dei fiori
Attenzione: non s'intendono qui con il termine "figli dei fiori" gli esponenti del movimento degli hippies, con il loro messaggio carico di pacifismo e amore verso il prossimo. No: si intende un gruppo di persone che ha uno stretto rapporto di parentela con le piante e che casualmente ha sviluppato la passione compulsiva per la fotografia. Questi personaggi mezzi uomini e mezzi piante non vedono l'ora di accrescere il loro album di famiglia, e perciò passano il loro tempo a fotografare foglie, aghi di pino, petali caduti per terra, fiori di varie fogge e forme, ulteriori foglie, ulteriori fiori. E basta. C'è da dire che però le piante apprezzano.
Gli storici
Gli storici si sentono investiti di un'altissima missione: quella di documentare minuziosamente l'evento che stanno vivendo. La loro opera fotografica ha senso SOLO se racconta una storia, la storia della vacanza. Se per esempio il fotomane è uno scout in uscita, nelle foto vedremo:
- Il treno che arriva in stazione.
- Immagini mosse di persone sedute nel treno in una galleria.
- Gente che scende dal treno.
- Eloquenti foto alla stazione.
- Gente che cammina con lo zaino, dando le spalle al fotografo.
- Gente stravaccata a terra stanca per la camminata.
- Immagini mosse di gente dentro una tenda.
- Immagini sfuocate di persone intorno a un fuoco.
- Gente che mangia panini.
- Qualche montagna.
- Gente che cammina con lo zaino, dando le spalle al fotografo.
- Gente che sale sul treno.
- Immagini mosse di persone sedute nel treno in una galleria.
- La stazione del ritorno.
Se lo storico si rende conto di stare esaurendo la memoria delle foto, cancellerà senza alcuna pietà tutte quelle immagini che non sono abbastanza narrative ed eloquenti.
Soggetti più fotografati
Oltre ai soggetti descritti precedentemente, i fotomani che si credono più artisti, essendo tutti molto originali, fotografano sempre le stesse cose, vale a dire:
- Sé stessi.
- Il proprio occhio.
- Il proprio occhio o sé stessi riflessi a uno specchio.
- L'occhio di un amico in cui si riflette il quadro posto sulla parete opposta, il tutto riflesso in uno specchio.
- Una tazza.
- Un oggetto vintage.
- Un insetto.
I più fricchettoni amano fotografare anche:
- Gente vestita con abiti tradizionali.
- Danzatori di balli estinti da 2 secoli.
- Gente che fuma appoggiata a un muro.
Uno dei soggetti più curiosi tra i fotomani meno artistici e più rozzi è il cibo, in particolare le portate dall'aspetto più invitante e abbondante che vengono servite a tavola. Questo feticismo culinario trova spesso il compiacimento degli amici che non arrivano a comprendere che i cibi in foto non si possono mangiare.
Patologie correlate
Fotomani analogici
Un sottogenere di fotomane è individuato dagli appassionati di foto analogiche, i quali sostengono che "la vera fotografia è analogica" - salvo poi scannerizzarle tutte sul PC perché devono farle vedere agli amici - e che "con la macchina digitale è tutto troppo più facile e non c'è sentimento". Dicevano lo stesso anche gli amanti della macchina da scrivere non appena fu commercializzato il PC, poi per fortuna si sono estinti.
Videomane
Altro tipo di patologia dalle caratteristiche simili, i videomani hanno sempre con sé un tablet, uno smartphone o una videocamera, pronti a cacciarla per registrare video che poi non si guarderanno mai, né loro né i loro amici, dalla durata variabile tra i 10 e i 20 minuti, contenenti:
- performance di artisti di strada che è bello vedere dal vivo, ma sul monitor da 10 pollici NO.
- i bellissimi colori di un tramonto, che possono essere belli visti ad occhio nudo, ma poi rivederlo a casa davanti al PC non ha proprio senso.
- qualcuno che fa qualcosa di strano - ma in realtà è normalissimo - commentato con frasi come "Guardate come sta facendo questa cosa", e che in fin dei conti non frega a nessuno neanche se lo vedi dal vivo.
Cure
Non è raro sentire il fotomane lamentarsi così:
La verità è che il fotomane non sa che esiste una scelta che gli permetterebbe di vivere rilassato e senza ossessioni: NON fotografare tutto in maniera compulsiva.
Allora, se conosci un fotomane, fa un'opera buona.
Rompigli la macchina fotografica!