Gianni Togni
Gianni Togni è, assieme alla moda dei paninari e al disastro di Chernobyl, uno dei ricordi più sgradevoli degli anni '80.
Si stima che Gianni Togni abbia venduto più di cento milioni di dischi, prima di venir arrestato dalla municipale di Roma con l'accusa di traffico di LP pirata.
La risibile carriera
Nato dal rapporto incestuoso tra Darix Togni, fondatore del Circo Togni, e la sua tigre albina Chantal, Gianni è iniziato fin da piccolo all'attività familiare. Grazie all'infimo livello di igiene personale si dimostra un ottimo addestratore di pidocchi.
A ventidue anni stabilisce che passare le giornate a far saltare i pidocchi dentro un cerchio di fuoco indossando una tutina fucsia non è sufficientemente umiliante per lui e decide di dedicarsi alla musica.
Apprezzato da Red Canzian più per la sua disgustosa abitudine di mangiarsi la pelle morta delle piante dei piedi che per le sue abilità canore, viene ingaggiato per aprire i concerti dei Pooh. Visto che nessuno vuole suonare con lui, Gianni Togni si presenta sul palco in compagnia di una sagoma di cartone, ma la scelta si rivela infelice perché la sagoma gli ruba ben presto la scena.
Il suo primo album è Il blues dell'orinatoio, nel quale si mette in luce per la capacità di ripetere dudududududu per cinquantadue minuti senza mai prendere fiato. La rivista Rolling Stone lo definisce:
Segue nel 1980 E in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m'invento..., un disco dal titolo talmente lungo che la copertina dell'album verrà finita di pubblicare solo nel 1995. L'album contiene il singolo Luna, che risulta la canzone più richiesta di sempre su Radio Kabul e che è uno dei tre motivi per cui Gianni Togni viene chiamato ogni tanto a I migliori anni di Carlo Conti.
Gli altri motivi sono la pietà e il fatto che c'è bisogno di qualcuno che pulisca lo studio.
Dopo tre dischi che vendono complessivamente ben due copie, Gianni Togni raggiunge l'apice dell'insuccesso con Capello unto, un'opera raffinata e complessa che si avvale della collaborazione di musicisti del calibro di Pino Palladino, Iginio Raziocinio, John William Cacciucco e della Royal Philharmonic Orchestra di Passalacqua di Sotto. Stavolta Rolling Stone lo definisce:
Nel 1989 inciampa sulle scale di casa e cade definitivamente nel dimenticatoio.
Nel 2013, per smentire le voci che lo vogliono morto in un conflitto a fuoco contro un ispettore di Equitalia, Gianni Togni pubblica l'album Ehi, sono ancora vivo!, ma non viene creduto.
Hanno detto di lui
Discografia
- Il blues dell'orinatoio (1975)
- E in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m'invento... (1980)
- Mi schifo da solo (1982)
- Aiutatemi, ho una moglie e cinque figli (1984)
- Moon of Blood - Gianni Togni feat. i Cannibal Corpse (1985)
- Capello unto (1988)
- I maggiori insuccessi di Gianni Togni (1992, contiene una versione di Luna suonata a peti ascellari)
- Una volta ero quasi famoso (1996)
- Ehi, sono ancora vivo! (2013)
Progetti recenti
Oggi Gianni Togni gestisce (male) un impianto di autolavaggio e gli unici autografi che firma sono le bolle ai corrieri che gli portano le taniche di detersivo.
Ha recentemente preso parte al concerto di Bruce Springsteen a Chicago in veste di spettatore.
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