Gianvito Plasmati

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Il nostro eroe!
« Mi somiglia molto »
(Marco Capparella su Plasmati)
« Speriamo di no. »
(Plasmati a Capparella)
« È il nostro miglior fuorirosa. »
(Catania su Plasmati)
« Se non ci fosse lui non saprei chi mettere in panchina. »
(Allenatore del Catania su Plasmati)
« Con lui in campo tutta la squadra ne giova. »
(Allenatore della squadra avversaria a quella di Plasmati)


Gianvito Plasmati (28 gennaio 1965) è un calciatore (se così si può definire) italo-azerba-indiano, attaccante, centrocampista e mezzo panchinaro del Vicenza.

La sua carriera d'oro.

Due campioni a confronto: da notare la somiglianza tra maestro e allievo...Sarà un caso ?

Plasmati si fa notare subito a soli 26 anni dall'abile occhio del suo mentore, Marco Capparella, che vedendo in lui un grande potenziale lo propone ad uno dei più grandi club allora conosciuti: la Cremonese. Il Presidente della Cremonese Gianvito Maritozzi non perde tempo e lo acquista per l'ingente somma di 120 euro, rateizzati in cinque anni di contratto. Nei cinque anni di militanza nella Cremonese si fa conoscere a livello mondiale come uno dei più grandi bomber della storia del club, realizzando tre gol in 136 partite, di cui uno su rigore.

A soli 31 anni passa all'ancora più prestigioso club Poggibonsi, dove in due anni si proclama capocannoniere della squadra con 2 gol e 15 traverse, record anche questo. Infine viene acquistato dal Catania, pagato dal Poggibonsi per concludere la trattativa. Nella società etnea ha realizzato il record di quattro autoreti in un'unica presenza.

È passato, poi, alla Nocerina, dove ha firmato un biennale. Primo pensiero della squadra rossonera, neopromossa in B, è stato quello di cederlo (nonostante avesse costruito una rosa per puntare direttamente alla retrocessione). Dopo uno scherzo al Varese (che nel mercato di riparazione di gennaio credeva di aver preso in prestito il peruviano Merino ), nella stagione successiva Gianvito si è accasato al Vicenza.

Anche i giornalisti si divertono a prenderlo per il culo