Giasone

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Bhe, vuoi non tirare fuori un film da questa storia?
« Uomini, ci imbarcheremo su una nave, abbandonando le nostre donne. Andremo incontro a millemila pericoli, belve, tempeste e chissà cosa! Ma, alla fine, avremmo la gloria! »
(Giasone incita i suoi)
« SI!EVVIVA GIASONE! »
(Gli Argonauti il giorno prima dell'inizio dell'impresa)
« Ma chi ce lo ha fatto fare? »
(Gli Argonauti il giorno dopo l'inizio dell'impresa)

Giasone è l'ennesimo eroe greco protagonista di uno dei millanta miti antichi pieni di bestie feroci e fighe che si concedono sempre al protagonista. Questo eroe è alla ricerca del Vello d'oro. Interessante, anche se non sappiamo cosa sia un vello.

Vita, morte, stronzate e miracoli

Inizio del viaggio

Giasone è un figlio di papà a cui è stato usurpato il trono dal fratellastro Pelia[1] e che decide di avere vendetta; così parte per andare a prendere il vello d'oro, in modo da vincere la scommessa fatta con Pelia e prendersi il trono. Così raccattò alcuni eroi greci, caduti in depressione quando i loro miti passarono di moda, una nave[2] e si imbarcò.

Prima tappa: L'isola di Lemno

Isola misconosciuta, posizionata in un qualche punto dell'oceano. L'isola era abitata, guarda caso, da simpatiche donne che avevano trucidato i loro mariti quando essi si erano scordati dell'anniversario. Gli Argonauti, pensando di essere in paradiso, si diedero da fare e generarono prole; l'unico che preferì rimanere in un angolo a guardare fu Eracle[3] che, con il polso slogato, riportò i compagni sulla nave e li costrinse a ripartire.

Seconda tappa: Cizico

Gli Argonauti arrivano, vengono accolti felicemente ripartono. Perdono l'orientamento, tornano indietro e ammazzano tutti gli abitanti credendoli nemici. Poi ripartono.

Terza tappa: Misia

Gli Argonauti sbarcano e lasciano Eracle e Ila, un tizio di cui a nessuno importa, soli sull'Isola. O almeno, così credevano: l'Isola era abitata da tante Ninfe gnocche. Chissà come mai, non si ebbe più notizia ne di Eracle ne di Ila.

Quarta tappa: Fineo

Giasone e compagnia sbarcano, ammazzano qualche ibrido donna-uccello e se ne vanno.

Quinta tappa:Le Simpelgadi

Due rocce in perenne collisione; Giasone libera una colomba e, vedendo che passa, decide di rischiare. No, non muore[4] ma in compenso rompe un pezzo di barca.

Arrivo: Clochide

Giasone chiede cortesemente al Re di cedergli il Vello d'oro. In tutta risposta il Re gli dice di superare 3 prove e, dopo averle sapute, Giasone cade in depressione.

La morte di Giasone in un mosaico del millemila a.C.

Ma, su sull'Olimpo, dopo una catena di eventi tanto intricati da far paura a Beautiful, si decide di far innamorare Medea, la figlia bonazza del Re, di Giasone. Con l'aiuto della bonazza, Giasone supera le prove, si fotte il Vello e riparte con lei, mandando a fare in culo il re.

Morte

Saltando tutto il ritorno, si passa alla fine. Giasone dopo aver violato Medea la ripudia e si sposa con un altra. Medea, da brava donna tradita, da fuoco alla sposa e a suo padre e se ne va ad Atene. Giasone, dopo aver bestemmiato contro Era, muore mentre dormiva sulla nave, solo, senza un soldo e sfigato[5].

Note

  1. ^ In ogni mito greco è obbligatorio un usurpazione di trono.
  2. ^ La chiamò Argo
  3. ^ da allora diventò lo zimbello della nave, in quanto sospettato di essere dell'altra sponda
  4. ^ Per la disperazione di tutti gli studenti del Liceo Classico
  5. ^ Ebbene sì, muore schiacciato. Che modo del cazzo di morire eh?